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dalla redazioneIl pianeta calcio e le sue miserie
03/07/2005

Il pianeta calcio evidenzia, una volta di più, tutti i suoi limiti, le sue miserie in senso lato e, diciamocelo bello chiaro, la sua gravissima crisi di credibilità.


 

 


Doping. Zeman ha rotto l'omertà, guarda caso proprio la Juve è stata presa con le mani nella marmellata, però l'ex Ds della Roma è stato facile profeta, nessun processo in sede sportiva.

Gli arbitri. Non da oggi, sono sotto inchiesta per non essere insensibili a certe lusinghe.

L'IRPEF. C'è chi è costretto a pagarla in 36 ore e chi in 20 vent'anni. Altri se la cavano con fideiussioni false e, in altre parole, neppure la pagano e partecipano tranquillamente.

I giocatori. Hanno frequentazioni amabili con scommettitori incalliti ed in Procura gli offrono il thè con i biscottini (e sarà sicuramente un caso, ma le intercettazioni sulle scommesse clandestine, remake 2005, saltano fuori solo quando ci si incomincia a chiedere se nel famoso "faldone" le intercettazioni ci siano finite tutte  o solo in parte .....).

Poi c'è il Genoa che domina in lungo ed in largo il campionato e legittima ampiamente sul campo i suoi meriti che tutti riconoscono.

Alla fine un po' di sfortuna, portieri miracolati (solo con noi però), qualche errore di troppo del tecnico, squadre oramai senza obiettivi che contro di noi si giocano la partita della vita ed ecco che, in concomitanza con l'ultima gara, forse per debolezza ed un po' di paura, si fa un'operazione inopportuna.

Compriamogli un giocatore per evitare interferenze esterne e trovarci contro altri assatanati che mettano a rischio quella promozione tanto agognata quanto sudata sul campo.

Si scatena il finimondo, intercettazioni giustificate dall'accusa abnorme dell'associazione per delinquere, diffusione di notizie inventate, si crea ad arte un clima per cui il Genoa è già condannato, il Genoa sarebbe indifendibile e chi più ne ha più ne metta.

Ultimo il Messaggero che spara ..Vagheggi smonta l'alibi Maldonado…poi salta fuori Canovi, uno dei più seri procuratori italiani che ricorda invece che sì una trattativa c'era già da gennaio e  Vagheggi non può non averlo detto agli inquirenti.

Per non parlare poi, l'abbiamo già detto, delle intercettazioni non "filtrate" ai media che rappresentano non trascurabili contraddizioni per la tesi accusatoria.

Chiaro che in tutto questo contesto se il Genoa per un possibile atto di debolezza, di una gravità tutta da dimostrare, sarà pesantemente condannato ci sarà da tremare perché dubito che Preziosi possa trovare forza e motivazioni per andare avanti ed accettare una tale ingiustizia solenne.

Qui Signori se il Genoa perde, il Genoa muore, ma sarà inferta anche l'ennesima gravissima offesa alla giustizia oltre che alla logica ed al buon senso.

Il carrozzone del calcio dimostrerà una volta di più d'essere allo sbando se non tutelerà con giustizia, ma anche serenità una realtà come il Genoa, piazza tra le più appassionate e civili della penisola ed un uomo come Preziosi che è una delle poche risorse rimaste a questo calcio oramai sempre più alla canna del gas. 

Giancarlo Rabacchi 



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