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dalla redazioneUn silenzio che preoccupa
10/07/2005

Oramai è di un'evidenza solare l'imbarazzato silenzio sulla vicenda Genoa di tutte le forze politiche genovesi, di governo e d'opposizione, come quello delle più importanti istituzioni locali.

Solo S.E. il Cardinale Arcivescovo Bertone, con apprezzabile tempestività quando il caso è scoppiato, ha auspicato che il Genoa possa uscire pulito da questa brutta storia.

 


Devo subito precisare che ho sempre avuto molte difficoltà nel prendere per buona la diffusa convinzione di congiure da parte dei cosiddetti "maniman" (leggi taluni imprenditori genovesi) in combutta con i politici (e chi più ne ha più ne metta).

Congiure che avrebbero lo scopo di far fallire Preziosi ed il Genoa per prenderselo con due euro, oppure per i reconditi desideri dell'attuale azionista di riferimento della zampi che "vedrebbe" bene solo una squadra di calcio in rappresentanza di tutta la città.

Tutto può essere, mai abbassare la guardia, ma insomma ….

Più ragionevole immaginare i personaggi in allora interessati (?!) a prendere il Genoa (con l'arrivo di Preziosi il Genoa è a posto per 10 anni aveva detto, subito, Spinelli a suo tempo), rassegnati" e, al massimo, un po' invidiosi, che ora critichino e, forse anche, non perdano occasione per lanciare insinuazioni anche velenose sullo stato di "salute" delle aziende del Joker e del Genoa.

Che vadano oltre sembra meno realistico.

I politici, altra parte chiamata in causa in questa ipotetica congiura, mi pare siano stati abbastanza "snobbati" dal Joker che, con un atto un po' populistico, li ha pure fatti "sloggiare" dalla Tribuna d'onore.

Bisogna andare tanto lontano per spiegare la circostanza che, ora, hanno difficoltà a dare una mano?

Tutto questo premesso, preoccupa, però abbastanza, il loro inusuale silenzio e la mancanza di interventi autorevoli a difesa del Genoa, enorme patrimonio della storia di questa città e della sua gente.

Preoccupa i tantissimi tifosi rossoblu perché questo silenzio fa dubitare che chi tace può, forse dopo contatti riservati con il Tribunale, aver già emesso la sua sentenza colpevolista e non si vuole esporsi più di tanto per una causa che giudica persa.

Ammesso e non concesso sia così, possibile mai che proprio i politici genovesi si allineino dietro le categoriche certezze colpevoliste esternate, anche più o meno  pubblicamente, dai PM?

E' giusto e corretto farlo senza neppure sentire la voce della difesa, contribuendo in questo modo all'affossamento del Genoa anche da parte della Giustizia sportiva?

Eppure, da quanto comincia ad emergere, il castello accusatorio non apparirebbe poi così granitico.

E non era, probabilmente, neppure da subito così conclamata la colpevolezza della Società se, sia pure per scopi investigativi, qualcuno non ha trovato di meglio che "passare" ai media informazioni su presunte intercettazioni di telefonate di Preziosi mai fatte (parlo della "famosa" telefonata nell'intervallo di Genoa Venezia, riportata a paginate intere, virgolettata, sui vari giornali nazionali con la precisazione, espressa con toni accusatori molto severi, che la voce intercettata era senza ombra di dubbio quella di Preziosi).

La gogna medianica che si è scatenata, anche a seguito di tante notizie esagerate se non false, ha creato un diffuso clima colpevolista di giustizia sommaria a danno del Genoa: possibile che nessuno tra quelli che contano non abbia sentito, e non senta almeno ora, il bisogno di dire pubblicamente NO a certi eccessi, chiedere indagini meno spregiudicate e, comunque, più serenità di giudizio?

Ma non basta.

La Procura di Genova era a conoscenza dei fatti clamorosi che sono ora all'attenzione di quella di Torino?

Quelle fideiussioni, ancorché false, non sono state pagate un po' troppo? Perché?

Anche alla luce di queste "situazioni" i contenuti delle famose intercettazioni, ancorchè di dubbia legittimità (parlo, ovviamente, di quelle vere, correttamente trascritte senza riassunti), non potrebbero essere "apprezzate" sotto una luce un po' diversa?

Non è del tutto plausibile avere il dubbio che il Genoa, nella settimana che ha preceduto la sfida decisiva con il Venezia, abbia cercato, forse in un modo non proprio completamente ortodosso, di evitare di vedersi "scippare" una promozione ampiamente meritata sul campo (circostanza quest'ultima che nessuno ha messo e mette in discussione)?

Non si vuole, ma non solo noi, indossare la veste dei falsi ingenui. O.K. quello del calcio è un ambiente che ha sempre meno credibilità anche se, almeno per ora, è amato e seguito dalla gente.

Facile per i politici farsi belli invitare squadre e giocatori dopo le vittorie.

Coerenza vorrebbe che alle squadre della propria città si stia vicino e si faccia tutto il possibile per aiutarle, anche e soprattutto, nei momenti di difficoltà, diversamente è troppo comodo.

Posti omaggio o meno in Tribuna d'onore………..

Giancarlo Rabacchi



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"Un silenzio che preoccupa" | 2 commenti
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Re: Un silenzio che preoccupa
di 102 il 11/07/2005 15.32

IO non sono nessuno.. ma al momento delle elezioni mi ricorderò dei miei politici così come loro si stanno occupando di noi!! Credo che questo sia l'unico linguaggio che capiscono... non conta nient'altro!! Vergognatevi!





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