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dalla redazioneGiustizia sportiva o arbitrio?
11/08/2005

Non solo a Genova si levano proteste e contestazioni alla Giustizia sportiva e da più parti si parla apertamente di arbitrio.

Tutti i più acuti opinionisti si sono espressi sulla vicenda Genoa in termini estremamente giustizialisti, alcuni, come Beccantini davvero caustici nel parlare di "bigliettini" (quelli dei giudici) e bigliettoni (quelli dell'inesistente valigetta).

Con le battute, anche efficaci, non si può però eludere quello che è il principale problema emerso dalla gestione del presunto illecito Genoa-Venezia  e dalle altre vicende di questa ennesima estate calda.

La Giustizia sportiva così com'è ora non va.

 


Non è che non vada bene, così com'è non va proprio e deve essere profondamente riformata dalle radici.

Stranamente questo discorso non è stato ancora affrontato dai predetti opinionisti.

Non saprei se per  leggerezza o peggio. Probabilmente non è funzionale ai discorsi che portano avanti in questi giorni, ma è certamente un problema ineludibile che prima o poi si dovrà affrontare e che, meglio prima che poi, si dovrà anche risolvere.

E' interesse generale, voglio dire di tutti, di tutte le squadre.

Questa si è infatti dimostrata, intanto, una giustizia "sgangherata" e poco seria, per parlare solo degli aspetti formali, che peraltro sono stati il segnale inequivocabile di un malessere di fondo.

Si deve però, soprattutto, fare in modo che non ci siano pericoli di scarsa indipendenza, non deve potersi alimentare il men che minimo dubbio al riguardo.

Fermi restando i principi fondamentali ispiratori di celerità e quant'altro sia correttamente funzionale alle necessità, perché ad esempio non si prova a delegare il tutto ad una sezione speciale della Giustizia ordinaria anziché affidarsi, come si fa adesso, a giudici scelti, non si sa bene in base a quali criteri, a discrezione del Presidente Federale?

La rilevanza, da molti punti di vista, del fenomeno calcio è innegabile e, dunque, non parrebbe ne eccessivo ne fuori luogo.

Decidano ovviamente Governo e Parlamento, che a questo punto, non possono fare come Ponzio Pilato e stabiliscano quello che ritengono più giusto ed opportuno, ma per cortesia intervengano al più presto e speriamo una volta per tutte in modo che, finalmente, si possa mettere fine a tutto questo caos infinito.

In molti, tra l'altro, siamo convinti, e non da oggi, che sarebbe il caso di iniziare rifondando i vertici di Federazione e CONI che in tutti questi anni hanno manifestato, con una chiarezza desolante, la loro inadeguatezza e sono parsi bravi solo a difendere il loro cadreghino, mentre per il resto, ripeto, è stato solo caos.

Giancarlo Rabacchi



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