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dalla redazioneUn po' di discorsi terra terra
13/08/2005

E' vero che, a volte, le apparenze ingannano e che uno non può scegliersi la faccia da portare in giro.

Certo che il volto del signor Macalli a me pare estrememente "emblematico".

Lasciamo perdere poi l'eloquenza, peraltro esplicita: qui comandiano noi, chi si adegua bene, gli altri fuori dalle.........(ogni "regola" naturalmente ha le sue brave eccezioni, leggi Juve, Milan, ecc. ecc.).

 


Intendiamoci non si contesta (ne si è irritati) per il suo ricorso: era suo diritto rivolgersi al TAR del Lazio per farsi dire le cose ovvie e scontate che ha detto e che nessuno aveva messo ne intende mettere in discussione, solo che il problema è un altro, ma non c'è peggior sordo di chi "continua" a non voler sentire.

Da questo punto di vista si deve però dare atto a Carraro (la faccia più presentabile del potere) di avere un minimo di realismo e di decenza in più visto che non ha fissato prima del giorno 16 c.m. e poi, sia pure in extremis, lo ha spostato dalle 14,00 alle 18,30, il Consiglio federale che "dovrebbe" decidere i calendari.

Consiglio, forse, un po troppo frettolosamente stabilito, come detto, in un primo momento alle 14,30,  con l'evidente intento di mettere in atto una inaccettabile forma di pressione verso il Tribunale Civile di Genova.

Non è dato sapere se poi hanno cambiato (relativamente) idea per correttezza o per opportunismo e cioè per non irritare oltre misura (cosa del resto già riuscita al TAR del Lazio) il Giudice Vigotti.

A nessun osservatore neutrale viene il dubbio che qualcuno si stia arrampicondo sugli specchi?

Se vera, è illuminante in proposito anche la vicenda delle motivazioni (non ancora scritte?!) della sentenza con cui la CAF ha massacrato il Genoa.

Pare si siano riuniti in tutta fretta (mentre sinora se la stavano prendendo comoda) compresi i due (solo?) giudici "goliardi", per scrivere le motivazioni della "sentenza" stando ben attenti a non fare riferimenti al lavoro dei PM genovesi della prima ora in modo da aggirare le questioni sollevate adesso davanti al Tribunale Civile di Genova.

Può mai un organismo, che ha la responsablità (che pretenderebbe assoluta) di gestire il calcio in Italia, scendere a questi livelli e squalificarsi in tal modo (dopo aver detto e ribadito che le procedure adottate, ed ora sotto esame dalla Magistratura ordinaria, sono state e sono legittime?

Dove stà la coerenza e, peggio, dove sta la serietà?

Ripeto se vero, come non chiedersi per quanto ancora il calcio italiano può accettare di essere nelle "grinfie" di personaggi di così basso profilo?

Certo nessuno ne discute "l'abilità" e la furbizia visto che, con una campagna di stampa senza equali,sono riusciti a convincere tutta l'Italia che il Genoa ha combinato una partita utilizzando solo un giocatore, il portiere Lejsal, e per un solo tempo (nel quale ha parato tutto il parabile).

Nelle famose intercettazioni di dice di tutto e di più, ma non c'è un solo giocatore che dica esplicitamente che si deve perdere.

Chi sa di calcio non lo trova almeno strano ed inusuale? Almeno qualche dubbio, che legittimasse una sentenza più ragionevole e mite, possibile che non abbia sfiorato nessuno dei tanti moralisti spuntati come i funghi in qiesto periodo?

La gogna mediatica a suo tempo orchestrata con vera maestria ha davvero spianato la strada a quelli che sempre più paiono essere stai i disegni della Federcalcio ed ha reso difficoltosa, quasi impossibile, la strada della difesa.

Le palesi scandalose e reiterare violazioni del segreto istruttorio, la diffusione anche di notizie false come i famosi virgolettati attribuiti a Preziosi e mai smentiti con altrettanta evidenza. ecc. ecc. ......... e qui fermiamoci tanto non ci ascolta nessuno.

Poi ci hanno pensato la Disciplinare e la CAF a precludere ogni sia pur minima possibilità di far valere le nostre ragioni.

Il tutto per di pù in un modo tanto sgangherato nella forma quanto arrogante e discutibile nella sostanza che già il Tribunale di Genova ha ritenuto di emettere un provvedimento d'urgenza ravvisando le gravi irregolarità che dall'inizio non ci si stanca di denunciare.

Ma per la miseria, scusate la rabbia, possibile che non ci sia qualcuno che, meno conformista allineato e coperto nei confronti del potere calcistico, non alzi la sua voce per lamentare l'eccezionalità e l'inaccettabilità di tutto quello che abbiamo vissuto in questo periodo?

Ripeto spiace che tutta l'Italia, male informata e condizionata dai media, pensi che il Genoa sia colpevole e che si cerchino solo cavilli per scansare una giusta condanna.

Non è questo che si vuole.

Si chiede solo di essere giudicati con severità, ma anche con serenità ed equanimità. mi pare sia un diritto sacrosanto.

Dato che oggi a me e domani chissà, forse sarebbe meglio che anche altri, ora distratti e forse un po' superficiali, provassero un po a fare, mente locale su questa illuminante vicenda e anzichè chiedere ed accontentarsi di una giustizia sommaria, cominciassero pure loro a ragionare, a scavare, a capire un po' di più.

Allora, probabilmente più di uno potrebbe unirsi a noi in questa che, magari non sembra, ma che è né più né meno che una legittima battaglia per la legalità e la giustizia, altri sono i furbi e, lasciatemelo dire, i prepotenti.

Meglio sarebbe per tutti mandarli a casa una volta per tutte.

Anche per questo, ora, confidiamo che il Giudice Vigotti confermi la sostanza di quanto, di fatto, ha già deliberato nel suo primo provvedimento e poi vedremo se Carraro & Company avranno il coraggio prima di sfidare anche la Giustizia ordinaria e poi di rimanere attaccati al loro cadreghino.

Buon Ferragosto a tutti gli sportivi, Genoani in primis.

Giancarlo Rabacchi

 



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