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dalla redazioneEccessi di protagonismo?
28/04/2006

Da tifoso con i capelli grigi ricordo di aver sentito più di un racconto sugli effetti benefici di alcuni "scopaccioni" arrivati tanti anni fa al povero Maselli che, raccontano, trasformò un timido "agnellino" (a quei tempi il Mister di oggi era poco più che un'esordiente) in uno dei più affermati e richiesti mediani del calcio mercato di allora.

 


L'amico Franco che in questi casi fa, come si dice, testo potrebbe aggiungere più di un particolare.

Il fine giustifica i mezzi si diceva nei tempi lontani ed in quell'occasione tutto finì bene tanto che l'episodio è diventato un'aneddoto molto popolare tra i genoani.

Erano però altri tempi e, soprattutto, altri tifosi, anche se certe situazioni si ripetono e spesso non c'è niente di nuovo sotto il sole.

Personalmente sul Genoa società, sulla dirigenza avrei da dire più di una cosa, ma preferisco la cautela, mi freno ed aspetto che i giochi siano fatti, senza peraltro nascondere rammarico e perplessità.

Credo infatti che per ogni tifoso le vicende della sua squadra debbano venire prima di tutto, sempre e comunque.

Prima delle persone, dei Presidenti, di Direttori Generali, allenatori e giocatori.

Prima persino del proprio io, dei propri giudizi, dei propri pregiudizi, delle simpatie e delle antipatie personali.

Chi mi conosce non mi ha mai sentito dire io sto con….., mai, che si tratti di un allenatore, di un portiere, del Direttore Generale o dello stesso Presidente.

Niente personalismi, più modestamente e senza tante esteriorizzazioni sono sempre "stato" e continuo a "stare" solo con il Genoa.

Ho stimato e stimo, ho apprezzato ed apprezzo di più o di meno questo o quel personaggio in base alla serietà, alla bravura, all'attaccamento che di volta in volta dimostra, ai risultati concreti che si ottengono, consapevole però che si tratta, sempre e comunque, di uomini con i loro pregi e difetti ed oramai sempre più mercenari che, bene o male, prima o poi ,"transiteranno" verso altri lidi, secondo le loro convenienze.

Detto questo, magari in modo un po' confuso, trovo che alcuni dei tifosi Genoani più "accesi", quelli che certa stampa generalmente definisce come "ultras", ma che non so se siano davvero tali, in questo periodo abbiano trovato e continuino a trovare "troppo" spazio sui giornali.

Ripeto vedo le cose da lontano e posso equivocare, ma non ho la sensazione che costoro da un po' di tempo in qua si stiano proprio coprendo di gloria e, di conseguenza, aiutino a far risplendere l'immagine di tutta la tifoseria del Grifone.

Solo per ritegno, educazione ed anche per mancanza di riscontri diretti (di certa stampa, si sa, è bene fidarsi solo sino ad un certo punto) non parlo di eccessi ne di un malinteso protagonismo, anche se la tastiera "pruderebbe".

Non ho dubbi sul fatto che costoro non avranno sicuramente alcuna ambizione di rappresentare anche tifosi come me, ma è altrettanto certo che non è facile, almeno da un po', sentirsi  genoano come loro.

Nessuna sterile polemica, ce sono già troppe, ma solo il disagio di essere sempre più sconfortati dal fatto che da quel versante, oramai da tempo, non arrivano più belle notizie, non più, neppure ogni tanto, ma sempre qualcosa di cui è, a volte, è davvero difficile andare fieri.

Sia chiaro che ognuno è libero di vivere come meglio crede la propria vita e la sua genoanità, ma trovo che non sia affatto obbligatorio finire così tanto spesso sulle cronache dei giornali.

Immagino e voglio sperare che non sia proprio quella la cosa a cui mirano e che questa, non certo "esaltante", notorietà" la subiscano loro malgrado.

Chiaro però che difficilmente da tutte queste "vicende" potranno nascere "gradevoli" aneddoti da tramandare ai posteri visto che il "panorama" di oggi illustra per lo più nervosismi, divisioni, liti scontri, ecc.: insomma un gran polverone che, temo, faccia felici solo i ciclisti e quelli che non ci amano.

Come risultato, anche se probabilmente non immaginato e non voluto, francamente non mi sembra il massimo.

Giancarlo Rabacchi



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"Eccessi di protagonismo?" | 5 commenti
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Re: Eccessi di protagonismo?
di Abbadie56 il 01/05/2006 01.14

caro Rabax, buon Primo Maggio anche a te. Dalla Acg mi aspettavo solo un comunicato di commento. Col Pavia erano stati pestati dei genoani nella Nord. La scorsa settimana sono stati aggrediti dei giocatori. Non sta a noi -sicuramente non sta a me- occuparci di questi problemi e mi guardo bene dal chiederlo alla ACG. Ma un commento me lo aspettavo. Ignorare i fatti, tu lo sai benissimo, è anche questo un modo per rispondere. Ed è una risposta che mi ha deluso. Il problema è molto più grande di noi, e sta in quella risposta che tu citi: "Quelli là fanno quello che vogliono". Perchè, chiedo io? E non lo chiedo a te, e memmeno alla ACG. E nemmeno alla Società. Lo chiedo alle Istituzioni di Genova e della Liguria, e al Parlamento Italiano. Non si rendono conto che facendo queste gravissime discrimizaioni, offendono in modo gravissimo i cittadini che invece "non fanno quello che vogliono"?. Cosa sono questi cittadini, per le nostre Istituzioni e per il nostro Parlamento? Dei deficienti? Dei sottoprodotti sociali che debbono solo obbedire, pagare le tasse e non fare domande? E se queste persone cominciassero anche loro a fare "quello che vogliono"? Se per esempio non pagassero più le tasse e quando arriva l'ufficile tributario lo imbrelinassero giù dalle scale e andassero a Tursi con benzina e fiammiferi, cosa succederebbe? Anche a queste persone lascerebbero fare quello che vogliono? C'è qualcosa di vile in questo comportamento dei politici, che discriminano i cittatini contando sul loro senso della comunità . Ma questi politici non si rendono conto che questo senso della comunità, per colpa del loro modo di amministrare la (in)giustizia, sta sempre più scomparendo?





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