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dalla redazioneAssemblea del Genoa del 29/06/2006
29/06/2006

Dalle ore 15 alle 17 circa, nell'oramai "storica" sede dell'Hotel Plaza, si è svolta l'Assemblea societaria convocata per gli adempimenti connessi al ripianamento delle perdite maturate al 31/03/2006 (5.910.212 di euro) più un residuo relativo all'esercizio precedente.

 


Per effetto di tali perdite il capitale è sceso sotto di oltre 1/3  ed il Presidente ha provveduto tempestivamente a ricapitalizzare.

E' un impegno oneroso affrontato con il sorriso sulle labbra, insomma una "rassegnazione" consapevole tipo ho voluto la bicicletta ed ora pedalo.

Non si tratta di sforzi finanziari da poco che hanno meritato il plauso ed il ringraziamento unanime dell'Assemblea.

Esaurita la parte ordinaria l'Assemblea ha quindi proceduto ad alcune modifiche statutarie in particolare conseguenti alla nascita della Fondazione per ufficializzare le sue funzioni e attribuire i diritti societari che le sono stati riconosciuti.

E' stata approvata in particolare la modifica dell'art. 29 con aumento da 3 a 4 del numero degli amministratori, dell'art. 30 e dell'art. 39 con la previsione del riconoscimento del cosiddetto voto di lista per la nomina degli amministratori e dei sindaci.

Puntuale e significativo l'intervento di Milena Epifani che, lettasi diligentemente il contenuto del nuovo art. 29 dello Statuto, ne ha sottolineato un passaggio, imposto dalla FICG, sui "valori" tanto formalmente impegnativo quanto stridente con la realtà attuale.

Anche se solo come notazione di costume  non ha potuto non far notare che la sua approvazione è da considerarsi quasi una provocazione (sarebbe,e per intenderci, come ci fosse stato chiesta l'approvazione del "pistolotto" Franchini di Nemesisiana memoria).

Tutto bene in un clima sereno e fiducioso.

Poi, come di consueto al termine di tutte le Assemblee, invogliati dal Pres si è parlato di calcio e del Genoa.

Non ci sono state anticipazioni succulente, salvo l'impressione di un Presidente ben determinato a fare una squadra competitiva per provare a vincere l'ennesimo campionato (e lui orgogliosamente ha rivendicato tutte le promozioni dalla C2, la C1, e la B guadagnate nella sua carriera... più di tutti in Italia a parte la Juve, ma abbiamo visto come facevano…).

A questo riguardo è apparso molto convincente nel parlare dell'arrivo quest'anno, già definito, di alcuni suoi ex giocatori come Bega e Milanetto.

Sono giocatori bravi scelti, però, non solo in base alle loro caratteristiche tecniche, comunque in linea con il tipo di gioco che predilige il nuovo allenatore, ma anche e soprattutto per le loro personalità adatte ad una piazza non facile come la nostra.

A suo dire già in vacanza ad Ibiza aveva praticamente fatto la nuova squadra salvo un paio di elementi tra cui soprattutto la nuova punta per la cui scelta però, ha lasciato intendere di non aspettarsi una decisione rapidissima.

Vuole il massimo, ma attende anche certi "sviluppi" per provare ad avere anche di più.

Ha confermato l'acquisizione di Adailton strappato all'agguerrita concorrenza grazie alla concessione di un ingaggio notevole.

Gli piacciono gli attaccanti tipo Bogdani, ma evidentemente le mire sono altre, se no di questo giocatore non ne avrebbe fatto il nome.

Niente voli pindarici per il settore giovanile: il ritornello è il solito, sino a che siamo in B le priorità sono altre e tutti gli sforzi finanziari devono concentrarsi sull'obiettivo A.

Si comunque alla Primavera ed agli allievi, ma per il resto, non ancora, una vera e propria politica societaria.

D'Angelo abbotonatissimo ha parlato senza dire, volutamente niente…"non sarebbe bello che quello che abbiamo intenzione di chiedere arrivasse in FIGC attraverso i giornali, prima di averlo esposto di persona.

Bell'intervento di Vittorio Riccadonna che analizzando le nuove norme per i ripescaggi, basate per lo più sui risultati più recenti del campo, ha lamentato in particolare che si sia voluto trascurare tutto quello che è avvenuto ante 1929, esclusi solo gli eventuali scudetti conquistati.

Insomma troppo poco peso alla storia ed ai meriti passati delle varie società per lui qualcosa di profondamente ingiusto, anzi un vero e proprio "vilipendio" della storia del calcio.

A questo proposito altro intervento bello e puntuale di Giuseppe Marzucchi che ha informato dei progressi, anche grazie all'appoggio del Presidente, per la creazione di un museo, partendo da una bacheca, dove raccogliere e salvare i cimeli, le coppe ed i trofei della nostra storia centenaria.

La Fondazione per questa iniziativa è pronta a ricevere il testimone.

Con questo argomento si è praticamente chiusa l'Assemblea.

Giancarlo Rabacchi

Per chi ha voglia di leggerlo, riporto ora a parte, per evitare inopportuni protagonismi o solo personalismi, gli interventi in Assemblea prima di Eugenio Schiunnach e poi del sottoscritto sul tema della struttura societaria.
Non so Eugenio, ma per quello che mi riguarda ho subito capito che il Presidente era sintonizzato su altre "lunghezze d'onda".
Certo che ristruttureremo, ha risposto ad Eugenio, ma nel senso di tagliare.
Inutile provare a dirgli come poi ho fatto io, che "è troppo solo" , oltre che molto impegnato con la sua azienda, che qui, oltre al bravo Zarbano, probabilmente, ci vorrebbe qualche altro personaggio di esperienza e di peso.
Si è anche irritato quando ho ricordato il caso Ghomsi (troppo solo era stato lasciato anche il buon Bignone) o l'episodio marginale, ma significativo della cessione rientrata di Bacis, ecc.  perché nessuno in società aveva tenuto presenti le norme federali sui trasferimenti).
Ha ammesso, e se ne è assunto personalmente la responsabilità,  l'errore fatto su Lopez facendo presente che non tutte le ciambelle riescono col buco ( leggi Milito).
A mio avviso, però, il problema non è nell'errore umano, comprensibile e giustificabilissimo (chi non fa non falla), ma nel metodo e qui il discorso cambia.
Mi pare infatti che Milito, che poi è andato bene, era stato seguito per due anni, mentre per Lopez (non visto e seguito da nessuno) ci si è fidati del parere di non si sa bene chi.
Guai se non fossimo stati promossi, ha giustamente sottolineato il Press.
Certo che senza l'errore sulla punta, quasi certamente, avremmo avuto molti meno patemi  noi e lui,  meno danni finanziari lui.
In ogni caso, a parte che resta, per quello che conta, la personale non condivisione della sua "filosofia" sul Presidente "tuttologo"( che però paga di tasca i suoi errori, mentre noi ci teniamo i nostri patemi d'animo),  il mio non è stato ne voleva essere un intervento malevolo, ma costruttivo.
Alla fine, insieme agli altri, mi ha fatto infatti anche piacere ringraziarlo per non aver mollato in momenti davvero terribili ed augurargli un sincero in bocca al lupo.
Poi, con calma, tornandomene a caso ho "rivisitato" quei momenti dell'Asseblea ed ho avuto la sensazione, diciamo il dubbio che l'uomo abbia maturato una totale sfiducia nel panorama umano che offre la platea del calcio. Che, insomma, dopo tante delusioni, oramai, magari obtorto collo, si senta cotretto a fidarsi solo di se stesso.
Facciamo l'esempio dei risparmiatori e del mondo finanziario (a parte alcune meritevole e serie eccezioni) dove più d'uno i soldi se li tiene di nuovo nascosti nel materasso.
Se è così, l'invito al Joker è quello di non "molare" anche nel cercare la persona e/o le persone giuste che lo aiutino a fare del Genoa quella grande squadra che noi insieme a lui sognamo.



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"Assemblea del Genoa del 29/06/2006" | 1 commento
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Stai visualizzando i commenti del giorno 01/07/2006


Re: Assemblea del Genoa del 29/06/2006
di RABAX il 01/07/2006 17.28

Dal sito del Genoa.
1/7/2006 14.34.15 Comunicato Stampa

Il Genoa in merito all’avvicendamento nella conduzione tecnica della prima squadra per la stagione sportiva 2006/07 precisa quanto segue:

1. al momento in cui il sig. Vavassori è stato richiamato alla guida della squadra esisteva tra le parti un vincolo contrattuale in scadenza il 30 giugno 2006;

2. nella circostanza il sig. Vavassori ha richiesto il prolungamento e relativo miglioramento economico del contratto per la stagione sportiva 2006/07, a condizione del conseguimento della promozione;

3. la Società, nonostante la vigenza di un vincolo contrattuale, si è subito trovata d’accordo nell’accettare la suddetta proposta;

4. il nuovo contratto è stato quindi redatto, alla presenza del sig. Vavassori, e successivamente sottoscritto;

5. a seguito di alcune notizie di stampa, riportate nell’imminenza della delicata gara di finale play off Monza-Genoa e relative al presunto ingaggio di un nuovo tecnico, diverso dall’attuale, il Genoa, a fronte dei malumori manifestati dal sig. Vavassori, confermò la propria volontà di rispettare gli impegni verbali precedentemente assunti e poi effettivamente formalizzati;

6. successivamente alla sottoscrizione del nuovo contratto con il sig. Vavassori il Genoa, pur non essendovi obbligato, ma in senso di apprezzamento e nel rispetto della correttezza dei rapporti, ha altresì rinnovato il contratto ai Collaboratori Tecnici del medesimo.

A conclusione definitiva della vicenda la Società desidera rinnovare i propri ringraziamenti al sig. Vavassori per il lavoro svolto e il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
L’Amministratore Delegato Alessandro Zarbano


Qualcuno avrà notato che di Vavassori non si è parlato nel nostro rapido e sintetico resoconto dell'Assemblea.
Ecco credo sia meglio continuare a non farlo ed aggiungere solo l'apprezzamento per il comunicato dell'AD Zarbano al quale si erano già fatti i complimenti in Assemblea.
Grazie anche a Vavassori per la moderazione con cui ha risposto ai giornalisti sempre pronti a “puggiarci il biscottino”.……...
Dettagli diceva un collega d'ufficio, in situazioni un po' imbarazzanti come questa, per sdramatizzare.
Ora però la punta la vogliamo ancora più "buona", se il Joker vuole farsi perdonare certe evitabili "incontinenze" (vale per tutti no Eugenio?).





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