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l'opinione''Un Genoa che conforta'' di Garrincha
11/03/2007

 

Non ci sarà il grande gioco, ma c'è una squadra che ha cercato il possesso palla e persino di attaccare in dieci contro undici e che secondo me avrebbe vinto senza l'espulsione (a termini di regolamento delirante) di Stellini. Insomma bicchiere mezzo pieno, per me, visto l'andamento dell'Arezzo in questo momento, i suoi risultati con Rimini, Juve e Napoli (fatti!) e il dettaglio non trascurabile che oggi proprio l'Arezzo si giocava una buona parte delle poche chance di rientrare o restare in corsa per una salvezza in campionato e doveva dunque sicuramente aver gusto al pareggio. Per me non è affatto male questo punticino.

 


Dopo essere sata tartassata da un arbitro si direbbe presumibilmente in mala fede o nella migliore delle ipotesi totalmente incompetente la compagine rossoblù ha reagito quel tanto che poteva e che bastava e come le squadre destinate a campionati di vertice è riuscita intanto in inferiorità numerica a non perdere. un po' più di fortuna e si vinceva (di rapina) persino in dieci. Niente da dire , dunque, per uno tipo il sottoscritto che non si aspetta o non esige la promozione per tifoseria o per nobiltà ricevuta: viste le squalifiche ad hoc subite e il fatto che siamo parzialmente penalizzzati da qualche infortunio di troppo io di mio non riesco che a vedere i lati positivi, compreso il fatto che ci avviamo a un ciclo casalingo nei prossimi mesi che potrebbe esserci favorevole, se affrontato senza l'ansia di doverle vincere tutte per forza. I nuovi entreranno presumibilmente presto nei meccanismi di gioco, e oggi sia Di Vaio che Gasparetto che Leon sono stati fermati su millimetrici fuorigioco , spesso inesistenti, che avrebbero potuto far cambiare già così il bilancio di questa trasferta. Inoltre avremo un Adailton sontuoso e riposato a fine campionato e nei playoff e aspettiamo un Greco ritrovato. il turn over se a Gasperini non verranno fatte pagare le impazienze di una piazza estenuata sarà la nostra forza, tanto da poterci persino far prromuovere direttamente , se mai dovessimo ritrovare lustro contro Bologna e napoli che devono venire a giocare in casa nostra.la B è lunga: l'ambiente genoano sembra essere l'unico in Italia a non saperlo. per fortuna Gasperini e Pastorello lo sanno, se riescono a isolare la squadra dai menagramo, ci divertiremo a vedere quelli che adesso han da ridire : se ci si difende perché non si attacca, se si attacca perché non ci si difende. se toglie di Vaio perché lo toglie se lo mette perché lo mette. Preoccupa ma non può essere accolta del tutto negativamente la costanza con la quale il Genoa è tenuto sott'occhio dalle giacchette nere nelle ultime partite. Tuttavia a rifletterci possono anche essere gli ultimi, terribili, colpi di coda di chi ci deve in qualche modo fermare. In qualunque modo verrebbe da dire. Poiché null, mi consta, a livello geopolitico è cambiato. nessuno mi ha comunicato di arresti della magistratura Genova per carni di porco. Nessuno di indagini in Sicilia meno che meno... Come per l'anno della promozione cancellata non sono pochi quelli che hanno interesse a stoppare sul nascere la voglia di un Genoa forte e incontrollabile a livello cittadino. la vicenda Gallo insegna e tra l'altro incombe, e pesa mica poco: se mai una magistratura decidesse di occuparsene, ne uscirebbero delle belle tanto in Sicilia che a Venezia che nei salotti cittadini . L'eventuale promozione (già adesso? ma come porco mondo: ma non li avevamo appena cacciati in serie c?) minaccia poi e mica poco, oggettivamente, i piani del signor Garrone sullo stadio e il suo quieto vivere libico nel contesto cittadino. A Firenze chi non aveva simpatia prima per noi non ce l'ha certo ora, visto dove andremo, a Torino non credo abbiano apprezzato la sottile intelligenza con la quale alla fin fine è stata gestita la vicenda Criscito, e El tanque aleggia ancora come un segnale forte. Ma se dovessimo resistere poi scoppierebbe la pace, perché incominceremmo a pesare. Ingaggi, poenzialità europee pari, lì sì, ai vari Zamparini e Della Valle. insomma cazzi da cagare.... è l'ultimo tentativo per fermarci, dice il mio io più paranoico, non tarderanno a usare anche metodi più duri di quelli puramente arbitrali. Personalmente mi aspetto di tutto, da contestazioni interne a casi. mancano da un po' in città. Ci vorra pure un "caso"... Ci sono poi anche volando più bassi Napoli e Bologna che godono di un occhio di favore, non possono non goderne; nella guerra tra bande (anche noi non siamo illibati, persino Rimini e Mantova non lo sono in campionati come quelli italiani pilotati) ne sta uscendo benino per non dire benissimo questo Grifone, perché per ora a fronte di esecuzioni in grande stile e squalifiche miratissime non subiamo in media inglese nonostante decisioni deliranti ai nostri danni, il che vuol dire , sarò l'unico a pensarlo, che il Genoa c'è. Basta saper aspettare, allora, mi dico, senza romperci da soli troppo il belino. Perché se ripartiamo anche pian piano e arriviamo ai playoff saremo noi la mina vagante. per l'ambiente che si è creato a Genova grazie a quelli che si considerano gli eletti per grazia divina si osserva che chiunque, fin anche il Brescia , potrebbe essere un ostacolo imprevisto, e che ci aspettano solo insidie: curiosamente io vedo le cose all'incontrario ( e spero bene anche Gasperini). Siamo noi la mina vagante. Non loro. Siamo noi la neopromossa col miglior gioco espresso sino a ora in serie B. Da qualche domenica alterniamo exploit e partite meno brillanti, problema tipico delle squadre giovani o assemblate da poco (ma noi, malgrado alcuni uomini di grande esperienza, cosa siamo?). Se arriviamo ai playoff chi dice che non saremo noi il vero problema per chi ci dovrà incontrare? Perché si ha il diritto invece di giurare il contrario? E ciuoé che dovremmo vincerle tutte e invece ci lasciamo dominare da questa o quella iattura? ma chi, chi ha detto che noi siamo la favorita? Abbiamo giocatori imprevedibili e forti,abbiamo El topa, abbiamo Sculli forse a fine campionato (se non è successo qualcosa in questa settimana in cui non ero collegato), abbiamo Di Vaio e Leon che stanno trovando piano piano una loro collocazione tattica. Noi siamo la squadra per la quale non esiste ancora e non può esistere pronostico. a casa mia è una qualità non un difetto. Sarò irragionevole, ma resto del tutto ottimista e per adesso continua a sembrarmi con questo presidente, questo allenatore e questa rosa un grande campionato. Quanto a Cosmi trovo patetici i tentativi di distrarre la gente riesumando, ridicoli i commenti di chi ne esalta adesso le doti perché sono gli stessi, esattamente gli stessi che lo insultavano due anni fa' quando pareggiava nel girone di ritorno, gli stessi che lo hanno messo in croce e non sono affatto (basterebbe andare a rileggerseli) quelli che lo criticavano e che avevano cominciato a illustrarne per tempo e con grande onestà intellettuale quel che non piaceva loro; dunque ordinaria amministrazione per chi ci è abituato. Lo stesso Cosmi si lamentava del fatto d'essere primo e venir crocifisso a ogni pareggio. Esattamente come oggi dicono "Belin noi siamo il Genoa", cristando su Di Vaio, cristavano all'epoca su Lazetic, blaterando del fatto che se anche pareggiavamo avremmo finito col vincere perché noi avevamo il tifo. Il tifo arrivò a Piacenza, ma non arrivarono i tre punti che servivano. Dunque simpatia a Gasperini come all'epoca a Sersone loro... e avanti così che secondo me in A ci andiamo addirittura due anni dopo che hanno cercato di ammazzarci per sempre... In ogni caso bicchiere mezzo pieno.

Garrincha

 



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"''Un Genoa che conforta'' di Garrincha" | 1 commento
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FInalmente un giudizio equilibrato
di Bongi il 12/03/2007 11.17

Sono pienamente d'accordo con la tua analisi; in un campionato dove virtualmente esistono solo 2 promozioni (la Juve, ancorché cada ogni tanto, ha un ruolino assolutamente inavvicinabile) e dove una squadra come il Napoli sembra essere eccessivamente "tutelata" da giudizi arbitrali sempre piuttosto favorevoli, occorre stringere i denti e stare vicino ai ragazzi soprattutto in questi momenti difficili. Nella ultima partita in casa contro il Lecce, dopo una partita in cui mi pare non si possa rimproverare la mancanza di impegno sino all'ultimo minuto, mi è toccato litigare in gradinata contro alcuni tifosi che avevano già iniziato il peana dei lamenti: e Di Vaio fa pena, e non abbiamo attaccanti, e Rossi non è più lui.... Ho concluso la litigata dicendo loro che se devono venire a fischiare tanto vale che se ne stiano a casa a vedersela in televisione. Siamo tutti consci che il Genoa sta attraversando un periodo difficile: tanti infortunati, espulsioni inspiegabili, tanti giocatori nuovi che devono assimilare il modulo o ritrovare la forma perduta, ma dovremmo esserlo altrettanto sul fatto che l'unica cosa che possiamo fare per il bene della squadra e di tutti noi è quello di non mollare mai e di cercare di riempire lo stadio un po' di più ogni Sabato (ultimamente facciamo pena anche a cantare...). Forza Genoa!





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