Bologna 0

Crotone, Albinoleffe, Spezia ed ora Bologna: quattro convincenti vittorie a coronamento dell’attuale momento esaltante di un Genua superlativo

Dato a Cesare quel che è di Cesare mi piace riprendere una massima che qualche volta capita d’usare dopo i “capitomboli” e cioè …dai che in fondo, sino ad ora, non è successo ancora niente.

In effetti, questo splendido filotto di 12 punti ha collocato il Genua al secondo posto solitario, posizione invidiabile che, se il Campionato finisse ora, garantirebbe la serieA diretta .

Non è invece ancora così, certo però che va bene lo stesso, anzi molto bene, specie se si è consapevoli, come lo sono il Mister ed i giocatori, che tenere saldamente la testa del gruppo significa essere nelle condizioni migliori, oserei dire invidiabili, per affrontare al meglio la volata finale, ma poi, per superare tutti al fotofinish, occorrerà continuare a mantenere la testa sino all'ultimo ed assestare il colpo di reni finale.

Sempre che non si abbiano le qualità e le energie per un allungo finale che consenta di evitare i rischi di una volata troppo affollata con il pericolo di “colpi bassi”.

Veniamo all'incontro, una gara combattuta ed accanita, ma finalmente senza cattiverie, falli tattici e/o atteggiamenti astiosi ne da una parte (ci provano Filippini con Fabiano e Zauli con Milanetto, ma senza convinzione) ne dall’altra nonostante l’importanza della posta in palio.

Per questa partita, che sulla carta non si presentava agevole (per loro si trattava molto probabilmente dell’ultima spiaggia, almeno per la conquista della seconda piazza) Gasperini ha deciso di schierare all’avvio lo stesso Genua di Spezia, ne mancano i cori per lo sfortunato Adailton, assente forzato per infortunio.

Al sorteggio, vinto da noi, si sceglie d’attaccare subito verso la Nord: strano osserva qualcuno, …vuol dire che i nostri avranno l'intenzione di chiudere la partita già dal primo tempo…. azzardo con cautela.

E’ una serata in cui, casualmente, n’azzecco più d’una perché, mi è testimone chi mi è stato vicino, dopo i primi scambi ci riprovo ancora con un …..Di Vaio lo vedo “pimpante” meglio del solito…...

Niente più che "schiena", sia chiaro, ma il nostro attaccante comincia con il costruire da solo il primo goal (potentissima la stoccata di Leon, implacabile esecutore) e per i felsinei la partita inizia subito in salita.

La difesa del Bologna sbanda pericolosamente in più d’una occasione,diverse incertezze ed il ritmo, a parte, qualche volonteroso in mezzo al campo, è tutt’altro che irresistibile.

Leon, da persona ben educata restituisce il favore a Di Vaio: cross del sudamericano ed incornata perfetta, in anticipo sul difensore, dell'attaccante ed il Bologna è sotto di due goals.

In effetti là le "pere" che ci avevano rifilato erano state tre ed allora, sempre per non essere da meno, uno splendido ennesimo cross di un sempre più convincente Fabiano consente a Gasparetto di segnare ancora con un precisa ed imparabile girata di testa.

Tre goal da non crederci, un gioco autoritario e spettacolare dove tutti trovano il modo d’esaltarsi.

L’unico che, per la verità incontra inizialmente qualche difficoltà è Bega che il bravo Fantini, il migliore dei suoi sin che resta in campo, mette un po' in soggezione ed il nostro, a tratti, annaspa un attimino, ma cambia tutto nella ripresa perché, da subito, si ha la sensazione che, finalmente, il nostro difensore sia riuscito a prendere le misure ed anche Fantini sparisce dalla scena.

Devo affermare che mai nel secondo tempo il Bologna ha dato l’impressione di poter anche solo tentare di riaprire la partita, anzi è parsa squadra rassegnata che forse ha già rinunciato anche alla corsa per la promozione.

Solo un attimo di rilassamento dei nostri ha consentito loro di avere una ghiottissima occasione, ma uno straordinario Rubino ha negato anche il "golletto" della bandiera.

Magari esagero, ma i bolognesi nel secondo, più che provare a riaprire la gara, hanno dato l’impressione d'essere più preoccupati di non fare la fine della Roma a Manchester.

Tutti i nostri hanno meritato, Di Vaio "match winner" indiscusso, Leon incontenibile e meno svolazzante del solito, uno straordinario e straripante Stellini, Crisito sempre naturalmente e semplicemente in anticipo (deve avere in testa un radar, notava qualcuno, perché è sempre al punto giusto al momento giusto).

Poi Rossi ed Juric infaticabili, ma di qualità, Milanetto, faro ed uomo guida e Gasparetto che, oltre e soprattutto per i goal, continua a farsi ammirare per l’agilità e la capacita di far salire la squadra, davvero la pedina che mancava e qualcuno pensava che questo giocatore, guarda caso come Aquilera a suo tempo, fosse arrivato come “buon peso”, mentre si sta rivelando, partita dopo partita, come una delle pedine fondamentali.

Viene sempre più il dubbio, anche ai “mai contenti inguaribili” come il sottoscritto che questa volta a gennaio le cose sono state fatte bene e, magari, che ci abbia aiutato anche un pizzico di fortuna perché, forse, per tutta una serie di situazioni non sono arrivate le primissime scelte, ma è sempre più evidente che la società ha saputo scegliere giocatori di tutta affidabilità, con caratteristiche tecniche ed umane che si sono integrate molto bene con il gruppo esistente.

Insomma si è lavorato bene ed i risultati arrivano.

Presto per i peana, ma quanto ottenuto sin qui già merita un riconoscimento ed aiuta a vivere una serena fiduciosa attesa per il prosieguo: ed ora sotto con il Vicenza!

Giancarlo Rabacchi

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