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il Grifone in campoIl Parma s'accomoda
04/05/2008

 

Parma F.C.                            1

(13’ II t. Lucarelli)

 

Genoa C.F.C.                         0

 

 

 

Si vorrebbe scrivere della giornata, della bella gita, del sole caldo di primavera avanzata, che ci hanno rallegrati.

 

Della partita, invece, abbiamo poca voglia di parlare.

 

Nello stadio, nel settore ospiti, eravamo in tanti. Avevamo subito cominciato ad agitare bandiere e fare cori; sono bastati pochi minuti per capire che oggi il tifo sarebbe stato inutile.

 

 


Inizialmente il Genoa teneva il gioco, manovrava largo, sembrava tecnicamente superiore al malandato Parma, ma non incideva e, cosa preoccupante, in sedici minuti Rubinho aveva dovuto fare già tre parate, ancorché non difficili.

 

Poi man mano il Genoa ripiegava, subiva una serie di calci d’angolo, mentre il nostro gioco d’attacco perdeva del tutto consistenza.

 

Non c’era che da attendere il gol dell’1-0. Questo arrivava verso il quarto d’ora del secondo tempo, con Lucarelli che trovava facile infilare di testa il pallone tra palo e portiere da pochi passi, dopo un rimbalzo dalla traversa.

 

Soltanto a questo punto il Genoa si portava in avanti. Esprimeva baleni di pericolosità. Il Parma si concentrava in difesa, ammassandosi in protezione del prezioso vantaggio. Subito una parata di Pavarini, la prima!, su colpo di testa diagonale di Borriello. Se ne vede poi un’altra su tiro di Wilson in caparbia azione personale. Un’occasione perduta da Sculli. Poche altre occasioni, e l’ultimo pallone prezioso della partita è un’apertura di Figueroa a Wilson che questi si lascia sfuggire in fallo laterale.

 

A fine gara i giocatori vengono a salutarci e con molti applausi si prendono anche qualche fischio.

 

Il nostro ottimo allenatore è da biasimare per aver propagandato la rincorsa di Borriello al titolo non ufficiale di capocannoniere. Ne è sortito esaltato l’egoismo del centrattacco. I compagni trascurano il tiro in porta per favorirlo. Ne soffre l’intero attacco. Diventa poi anche difficile sostituirlo.

 

Poteva poi anche evitare di annunciare il proposito di “non fare le carogne” a Parma. E’ un campo di sfumature sottili da definire e giocatori ne sono sensibili.

 

Il gol del Parma ha consentito al panchinaro Figueroa di giocare un quarto di partita. Purtroppo, ancora una volta nelle peggiori condizioni. I sostenitori del modulo d’attacco a tre considerano così dimostrato che un attacco Borriello-Figueroa non è efficiente. I sostenitori dell’idea di un attacco organizzato sulla compresenza di questi due giocatori di classe ritengono che tale disposizione abbisogni di spazi di manovra e di un’intesa reciproca che non è stata mai fatta maturare.

 

Questi problemi si riflettono più sull’avvenire, oramai, che sul presente.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 



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