Arriva un ottimo giocatore, è un rinforzo meraviglioso.

Altra considerazione: il nostro Grande Presidente ha voluto una sua personale rivincita, rilanciando senza esitare di 2000 euroni oltre ogni limite di “genovesità”. Il Signore lo benedica, che gli venga tanta salute e abbia una vecchiaia serena! Grazie, Preziosi, nessun genoano ti dimenticherà mai!

(Noterete che mi lascio un po’ andare, scusatemi, neanch’io mi sono del tutto ripreso).

Inoltre questo è un passo che fa rilucere tutto un futuro.

Ma mi soffermo ora su una nuova considerazione, che è quella dell’intelligenza del momento.

Preziosi infatti, credo, ha agito perché ha capito che la situazione si andava  aggrovigliando in se stessa con riflessi su tutti e bisognava troncare il nodo.

Se è così come suppongo, ha voluto anche sconvolgere la “difesa della posizione” di Gasperini, con un acquisto “che non si può rifiutare”.

Già dagli scritti di oggi su questo sito, a leggere bene, trapela il timore che il nostro allenatore si possa trovare in felice difficoltà, come se, per assurdo, il Presidente gli avesse messo una mina!

Infatti Milito non è il centravanti-ariete elemento classico del modo-Gasperini. Può darsi che nei tre anni spagnoli abbia acquistato di peso e perduto di agilità, tuttavia non penso che possa avere la funzione di Borriello, o Stellone, o Gasparetto.

Ve lo ricordate scendere a zig-zag sul lato dell’area di rigore, mentre sottoporta accorreva Stellone?

E, se vogliamo fare un ulteriore volo di fantasia, quale spalla migliore di un Figueroa rinato, per perizia tecnica e prontezza di intuizione, appostato lì sottoporta?

Ma così sconvolgiamo una costruzione già predisposta e studiata. Gasperini disse una volta, giustamente, che per un diverso schieramento avrebbe dovuto ridisegnare il Genoa.

Una mia previsione della stagione scorsa era che il pieno valore di Gasperini si sarebbe visto quest’anno. Questo dicevo, nella previsione che Prezioni non avrebbe rinunciato a far arrivare in isquadra un giocatore di livello superiore, al quale gli schemi sarebbero andati  stretti. Ritenevo ormai che il giudizio avrebbe dovuto essere rimandato di un anno. Invece il giocatore arriva.

Gasperini ha sempre saputo organizzare un gioco omogeneo. Possiamo dibattere sulle idee portanti di questo gioco, che come tutti i sistemi di gioco ha punti a favore e punti contro, e sul suo rendimento, meglio potrei spiegarmi, e forse anche sui suoi limiti,  ma non possiamo negare che un buon gioco bello a vedersi finora sia stato realizzato, al di là degli uomini.

Condizione necessaria, la disciplina tattica e l’impegno di tutti..

Dice dunque bene Rabacchi (mi risulta già poco ascoltato...): lasciamo lavorare Gasperini in serenità.

Farà i suoi esperimenti. Penso che partirà da una posizione di rispetto del suo “credo” calcistico. Sarebbe di nocumento turbare questa fase di sperimentazione.

Adesso il suo compito è difficile e la responsabilità enorme.

L’aspettativa preme tutti noi.

Vittorio Riccadonna