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dalla redazioneSemplici pensieri di fredda tattica
04/09/2008

 

1) Sembra che si faccia strada il riconoscimento che a Milito si addica l’appoggio di un giocatore vicino con cui dialogare.

 

Questa è una banale considerazione.  Un Milito destinato a combattere contro i primi marcatori avversari, spalla a spalla, anche di testa, per captare e trattenere il pallone, mi sembrerebbe proprio sottoutilizzato. L’arte di Milito è quella di aggirare la difesa avversaria, con leggerezza, fantasia, libertà, sfruttando l’utile perno di un compagno più accentrato..

 

 


2) Se a questa idea tattica addivenisse il nostro allenatore, non c’è dubbio che ne sarebbe modificata una sua visione finora assolutamente ferma: verrebbe intaccata, o rivista, la figura del suo centravanti ideale. Un arduo cambiamento, che forse ha un costo spirituale, come di persona che cerchi di darsi nuovi limiti. La duttilità di Gasperini alla prova.

 

3) Per offrire a Milito la massima libertà di movimento il partner ideale sarebbe un Figueroa rinato schierato centravanti, che assorbisse la prima marcatura della difesa, in posizione più fissa ed avanzata, ma giovantesi a sua volta della vicinanza di Milito, e non più, poverino, solo nel deserto.

 

Questa sarebbe la vera rivoluzione tattica della squadra e lo studio di un gioco d’attacco di altissima scuola.

 

Avrebbe un difetto: diminuirebbe sensibilmente la dinamicità dell’insieme. Il centrocampo verrebbe impoverito dell’apporto in copertura di un cursore.

 

E’ chiaro che se diminuiscono i rifornimenti, a causa della maggiore difficoltà a contrastare gli avversari, anche l’attacco teoricamente migliore scema di efficacia.

I laterali, o almeno uno, sarebbero forse distolti, in parte, da un ruolo di attacco, che ne verrebbe impoverito. Il centrocampo andrebbe ristudiato.

 

Problemi da dipanare ma orizzonti di possibilità!

 

4)  Esiste una via di mezzo (tra le varie): appoggiare Milito dalle spalle. Dietro Milito giocherebbe, ad esempio, Olivera, ricco di dinamismo e di forza atletica e capace anche di ricuperi oltre che di proiezioni.

 

Avremmo così un Milito non nelle condizioni ottime (perchè prima punta) tuttavia  non lasciato solo; e nello stesso tempo un centrocampo non profondamente intaccato nella tenuta e più facile da riassettare.

 

Una rivoluzione per metà, insomma, semiconservativa.

 

Penso che in prima battuta questo stia cercando l’allenatore.

 

= = = = =

 

O gentili commentatori, non insultatemi. Non ho criticato Gasperini, non ho esaltato Figueroa.

 

(Posso aggiungere che la seconda cosa spero ancora mi sia riservata, in prossimo futuro?).

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 



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"Semplici pensieri di fredda tattica" | 1 commento
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Stai visualizzando i commenti del giorno 06/09/2008


caro Vittorio
di Abbadie56 il 06/09/2008 16.06

nessun insulto da parte mia, casomai un elogio alle tue riflessioni pertinenti.

In attacco, ricorderei anche la presenza di altri due giocatori di notevole spessore tecnico e di forte personalità: Jankovich, che è un nazionale serbo e Palladino, che Lippi ha inserito nella lista dei 50.
Hanno classe da vendere e possono sovlgere entrambi il ruolo di seconda punta (Palladino anche di prima punta)
Infine c'è Olivera, che sembra promettere bene e sicuramente è dotato anche lui di grande classe.

Nessuno si questi giocatori però ha capacità di copertura, che io sappia, e questo limita le possibilità di un loro schieramento in concomitanza di Milito e Figueroa.
Il rischio -per non dire la certezza- sarebbe che gli attaccanti restino isolati in avanti in fase di possesso palla degli avversari, con la squadra spaccata in due tronconi.

L'unco degli attaccanti che sembrerebbe avere capacità di giocare a tutto campo è Gasbarroni, ma potrebbe essere solo una mia impressione sbagliata.

In definitiva non vorrei essere nei panni dell'allenatore.
Se mette in campo i giocatori più buoni, la squadra è poco equilibrata e rischia ogni volta di perdere.
Se schiera una squadra equilibrata, deve mandare in panchina e tribuna fior di giocatori, col rischio di guastare l'ambiente.
Nel giusto mezzo sta la virtù, si dice. Speriamo che Gasperini lo trovi. 





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