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l'opinione''Bonus e malus'' di Nemesis
10/09/2008

 

La cosa più normale del mondo è che un Allenatore decida le gerarchie fra i giocatori.

Lui ha la responsabilità e se ne piglia i meriti o le conseguenze.

Egualmente, i tifosi discutono e approvano o criticano limitandosi alle parole che, nonostante gli strali dei militanti (lo dico senza polemica), non incidono sui fatti.

 

 


A me Sculli è simpatico, per l’impegno e la dedizione, e meno male che c’è, ma continuo a pensare che avremmo bisogno di un altro Sculli con i piedi migliori.

Non è giusto classificarlo solo per i goal mancati o gli stop a inseguire, ma più si alza il livello della squadra e più risaltano certe inadeguatezze.

Il punto d’incontro fra le opposte opinioni potrebbe essere una doppia scala di valutazione: la classe e il rendimento.

Il campione eccelle in entrambe, gli altri si arrangiano esaltando la propria qualità peculiare, monca dell’altra.

Dovendo estremizzare, direi che Gasperini predilige i gregari che gli assicurano un profitto concreto, e invece nicchia sugli estrosi che, magari incantano la platea, ma sono meno ligi alla disciplina tattica.

Non mi sembra di aver travisato la realtà e due anni di ottimi risultati confortano le sue scelte.

Tenetevi forte, perché adesso lo nomino.

Figueroa… è il punto di rottura (in tutti i sensi) di questo frastagliato equilibrio perché, SECONDO ME, rappresenta la sintesi fra classe e rendimento.

Nel senso che la classe è indiscutibile e il rendimento è il frutto di quanto l’Allenatore gli ha consentito.

In proporzione alla clessidra che lo centellinava, ha segnato e ha fatto segnare, con gesti sconosciuti ad altri.

Si può scaricare Lucho per apodittica fiducia in Gasperini, ma si può anche legittimamente pensare che si stia prendendo una cantonata.

A parte il fatto che qualche partita ce l’ha fatta vincere proprio Figueroa, non si spiega il fatto che tutti i compagni lo giudichino “il migliore”.

Non si spiegano gli articoli di certi pretoriani che, in 50 righe, ne usano 20 per raccontare i fischi e i malumori che nessuno ha udito.

Non si giustificano le stroncature a prestazioni, nelle partitelle estive, tutt’altro che mediocri e sempre impreziosite da qualche perla particolare (vedi il goal su rovesciata o il portiere dell’AZ dribblato).

Sono inaccettabili i minuti concessi al suo estro, entro i quali deve ribaltare il mondo se no la fiducia scade, neanche fosse uno yogurt.

Non si capisce l’esame perpetuo a cui è sottoposto ogni suo gesto, come se invece gli altri avessero un bonus speciale che abbona loro le cappelle.

E’ insopportabile la leggenda sull’infortunio, perché neanche Enrico Toti avrebbe fatto tanta panchina: Figueroa è guarito, lo dice anche Gasperini, e i dubbi che circolano sono alibi non richiesti di zelanti portaborracce.

Nessuno ha voluto infierire sulla gara di Catania ma, dopo 2 mesi di preparazione, io sono rimasto deluso per come il Genoa si è presentato nell’unica partita che contava davvero; e non è la sconfitta, ma il ritardo della condizione fisica, mentale e tecnica, pure attenuata dai giusti problemi di amalgama.

Eppure, in una tale difficoltà collettiva, Figueroa diventa Calimero e viene considerato l’ultimo dei ritardatari, nemmeno più degno di assolvere il compito ingrato dell’anno scorso, quello di ribaltare il risultato.

E non trovo giusto che Olivera diventi il contrappeso che misura Lucho: Ruben è bravo e merita fiducia, ma è un’altra cosa.

E’ anche inaccettabile il paragone con precedenti sponsorizzazioni della tifoseria che, tra l’altro, non ho mai condiviso.

Barasso e Coppola erano una questione di affetto (esagerato), e semmai addebito al Mister un colpevole ritardo nell’aver segato il portiere: almeno 8 punti persi.

Anche su Rossi andrei cauto: encomiabile capitano, alterna periodi strepitosi a prestazioni mediocri pur rimanendo titolare, ma va bene tutto.

Su Figueroa no, perché la discrezionalità cozza contro un merito oggettivo che raramente abbiamo visto in rossoblù e non sarà dimenticato l’epitaffio con cui è stato emarginato: “me lo sono ritrovato in rosa”.

Per tutti questi motivi, spero che l’Allenatore della mia squadra porti il Genoa alla Stella, ma resto deluso per questa pregiudiziale tecnica e umana che sfiora l’autolesionismo e diffidente verso un’elasticità mentale che contempla se stessa allo specchio.

 

Nemesis

 



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"''Bonus e malus'' di Nemesis" | 4 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 10/09/2008


A Catania, ieri e prima
di vieux_marcheur il 10/09/2008 22.32

Scusami, caro Rabax, ma sul confronto delle due ultime partite giocate a Catania non posso che essere d'accordo con Nemesis. - L'anno scorso la partita non è stata bella, ma giocata solidamente fino alla fine, contro un Catania insidioso in attacco. - Quest'anno, invece, nel finale il Genoa si è proprio sciolto; vero che aveva subìto il gol, ma l'impressione che ha dato è stata di impotenza. === Con questo, né voglio entrare nella discussione del mancato inserimento di Figueroa, queste cose vanno lasciate alla sensibilità dell'allenatore, noi dalla TV non possiamo dire; né voglio trarre auspici infausti da un episodio, nella fase iniziale del campionato. ==  Ho voluto puntualizzare questo senza trarne delle conseguenze.

 



Ho passato una vita
di RABAX il 10/09/2008 18.50

tra le file dei "contestatori" e, dunque, posso ben capirTi, anche se a contestare Presidenti difficilmente trovi compagnia.

Tra l'altro in queste cose ciascuno si porta dietro la sua indole, il proprio carattere ed anche la propria educazione per cui, parlando ovviamente in generale, da tempo, ho smesso di meravigliarmi più di tanto di qualcosa ed anche di prendere le cose troppo sul serio.

Non il Genoa sia chiaro e neppure gli altri, ma le situazioni che a volte si determinano, tanto so benissimo che poi, alla fine, contano solo i risultati, mentre i discorsi "evaporano".

Sinora, da quando c'è quest'allenatore, non sono stati malvagi.

Mi pare di vedere molte meno approssimazioni del passato, una linea ed idee chiare, anche se l’uomo, in effetti, è abbastanza poco incline a farsi condizionare: è un difetto?

Come altri credo che la sua esperienza ai massimi livelli non è ancora grandissima e penso sia legittimo aspettare a valutarne il rendimento a responsabilità accresciute dopo "cotanta" campagna  acquisti.

Immagino che lui sia consapevole di questo e si metterà alla prova.

Queste mi paiono le situazioni intriganti, scusa sai, ma come credo di aver già detto, non mi fermerei al solo Figueroa, passami la battuta contando i minuti e/o le volte che viene impiegato.

Dubito ad esempio che si possa sostenere che ha Catania il posto in squadra lo meritasse più l'argentino dell'uruguagio.

Qualcuno si chiederà perché non insieme, ma su questo versante francamente non m'inoltro, mi sembrerebbe di "sconfinare".

Non ho certezze categoriche, né particolari auspici, se non che il Genoa faccia bene e ci diverta e senza il minimo recondito secondo fine di poter poi aver elementi per esaltare il Gasp e "spernacchiare" gli altri.

Immagino che altrettanto e di più valga per Te perché questa è passione vera: il resto umanamente lo comprendo ma mi sforzo di starci il più possibile alla larga.

Un caro saluto.



RABAX
di Nemesis il 10/09/2008 14.30

 

Ciao Rabax.

Quando esterno qualche critica su Gasperini so benissimo a cosa vado incontro, e mi va già bene se incrocio risposte “delicate” come la tua.

So anche quanto sfinimento provochi rimestare sempre la stessa minestra, ma ti assicuro che non ho alcun intento persecutorio.

Il fatto è che tacere mi farebbe sentire allineato all’opinione dominante, creando un disagio alla mia coerenza.

Quindi pago il pedaggio e mi prendo i sospiri (se va bene) o le critiche che, fatalmente, tendono a generalizzare l’incontentabilità di alcuni Genoani e la loro incapacità di godersi l’attimo.

Guai se il Mister desse retta alla piazza o agli urli di dolore, ma anche le singole gocce fanno parte dell’oceano.

Ovviamente è impensabile che Gasperini tenda, volontariamente, a danneggiare se stesso o il Genoa: in questo caso sarebbe masochismo allo stato puro.

Tutto ciò che pensa e fa è mirato a migliorare la squadra però, molto semplicemente, su Figueroa si sbaglia (e non è presunzione ma il mio parere).

Qui non siamo di fronte a un Fabiano preferito a un Danilo o viceversa, ma è come tenere un falco nella voliera dell’attico di casa.

Per autolesionismo intendevo quella libera scelta di cui potrebbe pentirsi, se l’umiltà glielo consentirà.

Ben più fastidioso è stato il ribaltone della stampa locale, accorsa in sostegno del condottiero vincente, ma con strumenti ambigui.

A loro mi riferivo quando parlavo di “zelanti portaborracce” (lo dico al collega nembokid55), perché ancora ieri sera l’acuto Gramigni parlava di condizioni fisiche precarie.

I writers che condividono l’ostracismo su Lucho hanno tutto il mio rispetto, ma non l’adesione.

Infine, se fosse necessario ribadirlo, chiarisco che per quanto mi riguarda, Figueroa non è il cavallo di ***** per attentare alla stabilità dell’Allenatore.

Coltivo la speranza che si ravveda.

Oltretutto, rifiutando il trasferimento, Lucho troverà il modo di sfondare la porta della sfiducia.

Basterebbe lasciargli l’uscio socchiuso.



Carissimo Nemesis
di RABAX il 10/09/2008 12.23

sai bene quanto Ti stimi e con quale grandissimo piacere leggo sempre i Tuoi straordinari scritti.

Ferme restando queste posizioni è con non poco dispiacere che mi scopro non del tutto convergente nella discussione che ha per tema Gasperini - Figueroa.

Intanto diciamo subito niente da obiettare sul Tuo punto di partenza che, se ho inteso bene, non è tanto il problema dell'allenatore (così tanto sgradito ad altri, anche se di proposte alternative non se fanno).

Quello che non condividi, sempre se ho inteso bene, è la sua scarsa attenzione o meglio il poco spazio che concede a Figueroa.

Mi pare che accenni più o meno velatamente anche ad una forma d’autolesionismo (spero di non metterTi in bocca parole non Tue).

Premetto che ho simpatia per Figueroa, che so bene quale straordinario giocatore fosse prima dell'infortunio e quali siano le sue potenzialità.

Detto questo faccio fatica ad immaginare un allenatore, che reputo persona intelligente, che si fa lo scherzetto di quello strano marito che per fare dispetto alla moglie con quello che segue.

Tra l'altro devo dire che il comportamento del giocatore, per quello che se ne sa noi comuni mortali, è stato sinora ineccepibile, mai un lamento, una protesta, una polemica, insomma non mi pare si sia inimicato in alcun modo il Mister ed ora sia finito vittima del suo ostracismo.

Certo ci sono casi d'incompatibilità caratteriale come quello di Nocerino o tecnica come quello di Coppola, ma non mi parrebbero "precedenti" pertinenti in questo caso.

Di più Figueroa è stato una scommessa e piuttosto onerosa del Presidente: possibile mai che il Mister lo abbia strapazzato e lo continui a strapazzare impunemente?

Arrivato Foschi una delle sue prime affermazioni fatte è stata che, oltre al resto,  per il salto di qualità ci vuole una punta.

Solo per compiacere il Mister? 

La società ha fatto un grande investimento per riportare Milito: lo avrebbe fatto se Figueroa avesse dato maggiori garanzie? 

Lo stesso Figueroa in più di un'occasione ha dichiarato di non sentirsi ancora pronto o qualcosa di simile.

Quello che molto sommessamente voglio dire è che qui c'è qualcosa che non torna e temo sia un po' una scorciatoia voler scaricare tutto sull'allenatore.

Solo questo con la consueta amicizia e stima.





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