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l'opinione''AMARCORD...Il Ferraris non si tocca !'' di gebo
12/10/2008

 

Scusi, mi fa entrare?”.
Si presentavano così e con una semplicità disarmante formulavano la loro domanda.
La calca per entrare nella “Vecchia Nord” era massima e gli addetti al controllo biglietti/abbonamenti, riconoscibili da una fascetta rossoblù posizionata sul braccio, come tanti “capitani” di una squadra di calcio, avevano il loro “bel daffare” per tenere sotto controllo la situazione.
Quello era il momento giusto per entrare in azione!

 


Venivano da ogni parte della città e dalle delegazioni; a piedi, sulla motoretta di qualche compagno più grandicello oppure utilizzando tram e autobus perennemente stracolmi di tifosi che si recavano “au Campu”.
Stipati come ancioue in te n'arbanella, difficilmente passava il controllore dell' UITE a verificare l'acquisto del biglietto, non c'era posto per quel signore a quell'ora della domenica….
Li riconoscevi subito.
Quelle facce da dopoguerra ancora troppo vicino, incapace di regalare sguardi da “benessere consolidato”, quello arrivò con gli anni '60, non impediva di poter apprezzare la vivacità degli occhi, affamati di voglia di vivere e desiderosi di emozionarsi per la loro favola più bella chiamata Genoa.
Chi era in coda sotto la Nord, sapeva benissimo che, prima o poi, una mano diversa ed uguale allo stesso tempo, domenica dopo domenica, avrebbe stabilito “il contatto” attraverso la formulazione della parola d'ordine:”Scusi, mi fa entrare?“.
Vegni baletta, damme a man che intremmu”.
Un attimo: veloce ed intenso come l'adrenalina che scorreva nel sangue di chi sapeva di fare “una marachella” con il cuore bloccato dall'emozione di poter rivedere, di lì a poco, le gesta degli eroi e le magie di cui erano capaci.
Qualche metro all'interno del sottopassaggio della Gradinata e le mani si staccavano bruscamente accompagnate da un: “Grazie eh???”.
Bah, ma come ti chiami?”.
Non c'è risposta, quasi mai…. la Nord è già lì che ti accoglie: “GENUA GENUA GENUA……”.
Ma questa è un'altra storia.

gebo


 



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"''AMARCORD...Il Ferraris non si tocca !'' di gebo " | 1 commento
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Stai visualizzando i commenti del giorno 13/10/2008


Complimenti Gebo
di RABAX il 13/10/2008 08.12

hai raccontato, oltre che, immagino, la Tua, anche la mia "storia" e, forse, di chissà quanti altri qui dentro.

Ho, infatti, incominciato anche io così la mia "carriera" di Genoano.

Tempi difficili, chi aveva il coraggio di chiedere ai genitori i soldini per lo stadio quando si faticava ad arrivare a fine mese.

Poi qualche amico più "scafato" mi diede un giorno il suggerimento giusto, vai, prova, fino a 12 anni (mi pare) accompagnati i ragazzi come noi entrano gratis.

Dai, allora.

La domenica a piedi da casa mia a San Martino sino allo stadio, scalinate dell'Ospedale, via Donghi, un "misto" da poche lirette (pesciolino, mentine, ecc.) al vecchio chioschetto (ora c'è un'edicola), poi giravo da dietro il mercato orientale, corso De Stefanis, Via del Piano in fondo sino all'entrata della Nord.

Poi, molto imbarazzato le prime volte,.....scusi Signore mi fa entrare?....

"Vegni rattin”!

Che paura all'ingresso, ma poi, invece, nessun problema, un sorriso riconoscente al gentile adulto accompagnatore, un grazie frettoloso e via di corsa a prendere posto nella parte bassa della Nord.

Altri tempi, belli, irripetibili, tanta poesia, e, forse, tanti sentimenti ed emozioni in più.

Come "Cip Cip" rossoblù ho esordito così.

Ci avrebbe mai pensato di "contrarre" un morbo inguaribile?

Forza Genoa! 





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