hai raccontato, oltre che, immagino, la Tua, anche la mia "storia" e, forse, di chissà quanti altri qui dentro.
Ho, infatti, incominciato anche io così la mia "carriera" di Genoano.
Tempi difficili, chi aveva il coraggio di chiedere ai genitori i soldini per lo stadio quando si faticava ad arrivare a fine mese.
Poi qualche amico più "scafato" mi diede un giorno il suggerimento giusto, vai, prova, fino a 12 anni (mi pare) accompagnati i ragazzi come noi entrano gratis.
Dai, allora.
La domenica a piedi da casa mia a San Martino sino allo stadio, scalinate dell'Ospedale, via Donghi, un "misto" da poche lirette (pesciolino, mentine, ecc.) al vecchio chioschetto (ora c'è un'edicola), poi giravo da dietro il mercato orientale, corso De Stefanis, Via del Piano in fondo sino all'entrata della Nord.
Poi, molto imbarazzato le prime volte,.....scusi Signore mi fa entrare?....
"Vegni rattin”!
Che paura all'ingresso, ma poi, invece, nessun problema, un sorriso riconoscente al gentile adulto accompagnatore, un grazie frettoloso e via di corsa a prendere posto nella parte bassa della Nord.
Altri tempi, belli, irripetibili, tanta poesia, e, forse, tanti sentimenti ed emozioni in più.
Come "Cip Cip" rossoblù ho esordito così.
Ci avrebbe mai pensato di "contrarre" un morbo inguaribile?
Forza Genoa!