Benvenuto su Genoadomani
5166419
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 59 visitatori e 0 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
dalla redazioneGli ultimi saranno i primi (3)
17/01/2009

 

 

Per una volta ancora, scaramanticamente, mi affido allo stesso titolo (ma poi basta, altrimenti diventa “stucchevole”) visto che sinora ha “funzionato” per le partite in campionato in assenza del Principe, sinora tutte vinte.

 

 

 


Inutile dire, dai non scherziamo, che non si vede l’ora del rientro di Milito, intanto per gustare nuovamente le sue straordinarie giocate, e poi perché, in effetti, non sono molti (e non solo nel Genoa) i giocatori in grado di fare, come lui, la differenza.

 

Prudenza, ci dicono, consiglia di pazientare ancora un po', pur in presenza di significativi progressi.

 

Il "delantero" argentino, per ora, non parla.

 

Non si sa se perché non è ancora del tutto a posto fisicamente, oppure per aver scelto di tenersi fuori dal polverone mediatico relativo alla sua possibile cessione in questa sessione di mercato.

 

Chiaro che tiene troppo al grandissimo affetto che ha per lui la nostra gente e sta, in ogni caso, ben attento a non sciuparselo.

 

E’ sempre più solare, anche per chi avesse avuto dei dubbi, che tutto ha un prezzo, a quanto pare anche Kakà…

 

Per il “nostro” Milito mi sono parse adeguate ed opportune le parole del Presidente … con Moratti se ne riparlerà a giugno, ma determinante sarà la volontà del giocatore...

 

La “bufera” parrebbe placata ed anche l’amor proprio del giocatore è stato rispettato.

 

Ora non resta che aspettarlo al rientro, ci si augura altrettanto motivato come e più di prima dell’infortunio e del polverone mediatico.

 

Sarebbe, sarà, dai, un gran bel risultato.

 

Intanto a Lecce avanti, ancora, le seconde linee.

 

Una volta erano detti “tirabitanti (i meno giovani si ricorderanno di Marcello Marchesi, Piero Parodi, ecc.), e cioè quelli che stanno dietro e vogliono venire avanti.

 

Jankovic, ci ha messo un po’ ad imparare la lezione, ma ora pare ben intenzionato a non mollarlo più tanto facilmente l’osso, insomma al riguardo non scherza.

 

A questo punto perché non sperare che anche Olivera lo scherzo lo faccia a quelli che, ancora e sempre voltati indietro, non gli hanno "perdonato" i gol e le belle prestazioni estive.

 

La sua colpa, "imperdonabile" per alcuni, l’aver messo in risalto con le sue prestazioni, ed il "diluvio" di bei gol fatti in allora, le sempre più evidenti difficoltà del di questi“prediletto”, che, alla fine della favola, è stato costretto a ritornare in patria per la terza volta consecutiva meditando, forse un po’ mestamente, su quest’Europa che proprio non lo ha voluto accogliere tra le sue pur generose braccia.

 

Ironie a parte sono anche io tra quelli che ancora non stravede per l'uruguagio (centravanti?).

 

Questo giocatore, dopo le notevoli partite estive, è calato parecchio e credo che il tecnico e la società stiano valutando (o hanno valutato e forse già deciso) sull’opportunità di confermarlo o sostituirlo.

 

Non a caso lunedì è previsto un incontro con il suo procuratore, sarà solo di routine?

 

Diverte, però, e non poco, senz’offesa per nessuno, quest’affannarsi di alcuni a non perdonargli nulla, quasi a volerlo, comunque, "distruggere" (delle sue “colpe” si è appena detto) senza preoccuparsi del fatto che, intanto,  è un giocatore del Genoa e, come tale. sino a che indossa questa maglia va sostenuto come gli altri.

 

Poi, chiaro che, se ripetesse o quasi le prodezze estive, potrebbe essere molto utile per dare respiro al Principe come seconda linea, altrimenti avanti un altro.

 

Certo che aspettarsi "fenomeni" che vengano a scaldare la nostra panchina parrebbe una pia illusione, ad esempio anche giocatori medi come il Pazzini non l'accettano a Firenze, figurarsi qui.

 

Tanto accanimento contro Olivera allora, francamente, ci cresce abbastanza e la gente comune lo ha capito.

 

Il Ferraris, in occasione dell’ultima gara con il Bologna, non a caso, ha applaudito il giocatore al suo rientro in panca, non so i “sapientoni autoreferenziali” che si danno reciprocamente ragione sui loro siti.

 

Magari esagero, ma si ha abbastanza l’impressione che laddove, se non ci se la prende con qualcuno non ci si sente troppo bene (masochismo?), prima Preziosi, quindi Gasperini, ora  parrebbe che il bersaglio preferito sia diventato il “Pollo”.

 

Sembra, quasi, un po’ come quei giochini per bambini in cui con il passare del tempo, in genere, si aumenta gradatamente il coefficiente di difficoltà, mentre qui, al contrario, ad ogni “facciata” presa (si sa che il lupo perde il pelo ma non il vizio), lo  si riduce e si passa ad un bersaglio, apparentemente, più facile.

 

Chissà che prima o poi le cose vadano meno bene e possano affermare …”io l’avevo detto"…

 

Se per caso (ma auguriamocelo anche e soprattutto per ben altri ovvi motivi) il Pollo ci dovesse far  vincere anche a Lecce, oltre a far felice il suo bambino e quelli che non vivono di prevenzioni e ripicche, ve lo immaginate lo scorno di quei “sapientoni” ?

 

A quel punto, chissà, nel mirino ci finirà, forse, il magazziniere che compra troppi limoni?

 

Non ne sarei tanto sicuro, se non altro, prima, resta sempre la possibilità di provare ad arrampicarsi sugli specchi.

 

Non lo scrivo per caso se è vero come è vero che le belle prestazioni di Jankovic, non solo non hanno portato a dire, come parrebbe scontato,…ma come è stato bravo, anche in questo caso, Gasperini, il primo allenatore che sia riuscito a far rendere questo giocatore mentre gli altri, direi nessuno a parte la sua nazionale, erano stati capaci di allenarlo ed utilizzarlo nel modo migliore...

 

No, piuttosto che niente, il "testardo sabaudo" doveva farlo entrare prima, subito e si sarebbe accorto di lui solo ora, dopo i tanti infortuni, insomma per caso e/o fortuna (sic).

 

Lo affermo davvero senza sarcasmi ed eccessi di  spirito polemico, credetemi, ma questi aspetti, immagino marginali, del tifo rossoblu credo, però,  sia giusto rimarcarli abbastanza, intanto per sorriderci un po’ su.

 

Poi, anche e soprattutto, per invitare a rifletterci sopra, possibilmente per provare a vedere se la giusta e sacrosanta funzione di stimolo e di critica (costruttiva, altrimenti che cosa?) della stampa specializzata ed anche di noi tifosi non debba e non possa  evolversi, magari lungo strade meno personalistiche, un po’ più obiettive ed oggettive.

 

L’amore e la passione non dovrebbero essere prima, e soprattutto, per i nostri colori, dopo, ed un po' meno, per i punti di vista e le ripicche personali?

 

Dagghe Zena!

 

Giancarlo Rabacchi



Questo articolo è stato visualizzato 569 volte

 
"Gli ultimi saranno i primi (3)" | 3 commenti
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno 19/01/2009


Caro Rabax...
di Adams il 19/01/2009 09.59

... condivido, e credo anche che molti fatichino ad accettare la realtà dopo essersi esposti con posizioni troppo nette e impulsive, e che i risultati della squadra finiscano per diventare un problema davanti al puntiglio personale.

Ad esempio, vedo su altri siti writers anche competenti che sostenevano Prandelli o Beretta contro Gasperini e che faticano ora ad accettare i risultati di quest'anno, il lavoro con Van Den Borre riconosciuto da Vandereycken, gli elogi fatti a Gasperini dai vari Sacchi o perfino Lippi. 

E allora cercano di non riconoscere il fatto che c'è innanzitutto un grande gioco di squadra, e che il discorso sui singoli è sempre al servizio di questa compattezza. Quella che ci permette di essere addirittura quarti, davanti a squadre più accreditate.

Ecco così le malignità su Olivera, il rifiuto di riconoscere il lavoro fatto con Jankovic, o addirittura - ed è cosa ribadita ieri anche da persone di una certa dignità - il voler contrapporre Gasperini alla società, quasi fossero due rivali, mentre la forza del Genoa di oggi sta proprio nell'assoluta intesa tra allenatore e presidente, dove ciascuno ha il suo ruolo ma le decisioni sono comuni. 

Ieri il problema era Cigarini. Presa la facciata, il problema è diventato Figueroa. Presa la facciata anche con Figueroa, il problema diventa la dipendenza da Milito. Fatte tre vittorie su tre e il partitone di Milano senza Milito, dimostrando così che la forza è il gioco di squadra, tutti ad aspettare che super-Beretta (invocato da due anni come l'Allenatore Superiore) dia una lezione a Gasperini. Incassata l'ennesima lezione del Genoa anche a Lecce, il problema diventa Jankovic, perché qui rende mentre a Palermo faceva inferocire tifosi e presidente... 

Per fortuna tutto questo esiste solo nella dimensione virtuale.  Poi uno torna nella realtà, vede il Genoa quarto in classifica, tutta Italia che celebra il nostro gioco e i tifosi delle strade e delle piazze che non sono nemmeno sfiorati da questi rancori personali dei piccoli ras del web. 

Internet riunisce tutto il mondo, ma può essere anche un cortile di piccinerie e meschinità da parte di chi prova la folle ebbrezza di un piccolo potere personale da sito.  Per fortuna, fuori, c'è la realtà.





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it