Benvenuto su Genoadomani
6184009
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 53 visitatori e 0 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
l'opinione''Fenomenologia della critica'' di voce sommessa
19/01/2009

 

Una critica può essere fondata (F) o infondata (nonF).

Chi è criticato può essere  bravo (B)  o non esserlo; se non è bravo allora può essere presuntuoso (P) o insicuro (I).

 

Ne derivano sei scenari diversi: FB, FP, FI, nonFB, nonFP, nonFI; tutti interessanti da analizzare per esempio (guarda caso) nel contesto di una squadra di calcio.

 

 


FB

 

I risultati sono inferiori al potenziale della squadra, i critici ne portano le ragioni e i fatti che le sostengono;  il mister accetta la critica, se la studia, riconosce i suoi errori, li corregge, migliora i risultati e quando finalmente ottiene gli applausi chi lo ha criticato è a buon diritto compartecipe del successo.

 

FP

 

I risultati sono inferiori al potenziale della squadra, i critici ne portano le ragioni e i fatti che le sostengono; il mister (in quanto presuntuoso) non li degna di attenzione e va avanti per la sua strada, inflessibile (cioè “rigido”).

 

FI

 

I risultati sono inferiori al potenziale della squadra, i critici ne portano le ragioni e i fatti che le sostengono; il mister (in quanto insicuro) si macera in esami di coscienza senza esiti, i sensi di colpa lo corrodono e gli fanno perdere lucidità, chi gli sta intorno lo circonda di insofferenza fino a che lo costringe ad accettare le critiche senza crederci, con risultati imprevedibili e incerti.

 

 

nonFB

 

I risultati sono in linea col valore della squadra, le ragioni dei critici non sono sostenute dai fatti; il mister (bravo e perciò riflessivo) esamina la critica, la riconosce senza fondamento e va avanti per la sua strada, inflessibile (cioè “tosto”).

 

nonFP

 

I risultati sono in linea col valore della squadra, le ragioni dei critici non sono sostenute dai fatti; il mister (in quanto presuntuoso) non li degna di attenzione e va avanti per la sua strada, inflessibile (cioè “rigido”).

 

nonFI

 

I risultati sono in linea col valore della squadra, le ragioni dei critici non sono sostenute dai fatti; il mister (in quanto insicuro) si macera in esami di coscienza senza esiti, i sensi di colpa lo corrodono e gli fanno perdere lucidità, chi gli sta intorno lo circonda di insofferenza fino a che lo costringe ad accettare le critiche senza crederci, con risultati pessimi.

 

Anche in questo campionato 2008-2009, nonostante i precedenti successi, Gasperini è oggetto di critiche tenaci.

Non ha valorizzato un campione come Figueroa, ha imposto in sostituzione una mezza figura come Olivera, ha ingoiato l’arrivo di Milito, Thiago Motta e Jankovic, solo per forza maggiore ha messo in campo gli ultimi due, meno male che c’è Preziosi a valutare i giocatori ché lui (Gasperini) non è all’altezza, è fissato col 343, al modulo sacrificherebbe il più grande dei fuoriclasse e anche se tutto questo non fosse così vero resta il fatto che l’uomo è troppo ruvido, anzi antipatico (e fermiamoci qui).

 

Ora, posto che alle critiche Gasperini non sembra aver dato troppo peso, si può concludere che non siamo in uno degli scenari FB, FI, nonFI.

In altre parole: se le critiche sono fondate Gasperini è un “presuntuoso” (FP) e se sono infondate si deve scegliere se è bravo (nonFB) o se resta comunque un presuntuoso (nonFP).

 

Il criterio per scegliere è semplice: hanno ragione i critici e il Genoa (questo o un altro possibile) dovrebbe avere almeno 45 punti, i critici hanno torto ma se Gasperini non è bravo nel ritorno il Genoa farà (per errori suoi) 25 punti e probabilmente meno.

 

Lo scenario del Genoa frenato da Gasperini è suggestivo, ma non so se può essere raccomandato in buona fede.

 

Lo scenario del Genoa che per colpa del mister crolla nel ritorno è plausibile soprattutto per quelli ai quali per qualche inconfessato motivo può piacere.

 

Resta una postilla, in favore di chi sa che le cose della vita stanno strette nelle categorie della logica come quelle fin qui adoperate.

 

I critici di Gasperini, per quanto feroci, non sono mai così feroci come con chi le loro critiche non le condivide o peggio prova a confutarle.

D’altro canto  i “critici dei critici”, ai quali appartengo da tempi non sospetti, possono consolarsi con un ultimo scenario: quello di un Gasperini bravo però (da loro) in piccola e modesta misura aiutato a non scivolare in una sia pur marginale ma potenzialmente disastrosa insicurezza.

 

Diciamo che aver contrastato le posizioni più distruttive vale due punticini?

Ecco: il quarto posto in solitario ci gratifica molto…

 

voce sommessa

 

 



Questo articolo è stato visualizzato 909 volte

 
"''Fenomenologia della critica'' di voce sommessa" | 15 commenti
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno 23/01/2009


x bosetti89
di jcarr (jcarr@genoadomani.it) il 23/01/2009 14.34

...e tifosi del Bologna!



Di Vaio
di bosettiottantanove il 23/01/2009 13.02

Probabilmente è vero che Di Vaio non sia stato utilizzato nel modo migliore per valorizzare le sue capacità.
Credo peraltro che per un allenatore la valorizzazione dei singoli non debba essere fine a stessa, ma funzionale all'interesse della squadra. Perché fino a prova contraria il calcio è ancora uno sport di squadra e noi tifiamo Genoa e non Figueroa, Sculli, Konko, Di Vaio o Milito, a cui peraltro legittimamente possiamo affezionarci (magari non strumentalizzandone le vicende professionali e sportive).
Lo stesso intendiamoci vale per Gasperini: oggi sta facendo bene la squadra e quindi viva Gasperini. Valorizza se stesso con vantaggio per il gruppo.
Se un domani la autovalorizzazione/ promozione dei suoi pregi e delle sue doti non ricadesse in positivo sul rendimento della squadra o addirittura la pregiudicasse, sarei il primo a lamentarmene.
Il Genoa quest'anno alla fine del girone d'andata è quarto e DiVaio è capocannoniere. Quindi tutti contenti: tifosi del Genoa, tifosi di Gasperini e tifosi di Di Vaio.



caro Rabax
di Abbadie56 il 23/01/2009 01.22

se Gasperini avesse impiegato Di Vaio come lo stanno impiegando a Bologna, avrebbe dovuto metterlo al posto di Borriello, con lo stesso Borriello in panchina. E allora si potrebbe dire che Gasperini ha sbagliato con Borriello.

Qui nessuno è fesso caro Rabax. Di tecnico in questi discorsi non c'è niente.
C'è solo quello che in genovese si chiama "que de menalu".

abraços

 





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it