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il Grifone in campoArmi pari
13/02/2011

 

A.S. Bari                                   0

 

Genoa C.F.C.                           0

 

 

Volge alla fine un ciclo di visite da parte del Genoa a squadre afflitte da condizioni di classifica e di assetto precarie e dunque di partite in trasferta di un particolare carattere battagliero e drammatico.

 

 


Il Bari, quasi disperato ultimo in classifica e sorretto da un nuovo allenatore, dopo l’accordo di separazione consensuale con Ventura, poteva bene rappresentare, nonostante le sue lacune, un fiero banco di prova per l’assetto voluto dall’allenatore a nostra volta subentrato.

 

Assetto il nostro che, come sappiamo, tende al rinforzo dell’estrema difesa, rispetto allo schieramento precedente, con l’inevitabile alleggerimento dell’attacco.

 

Il Bari, quantunque la necessità lo spingesse a cercare la vittoria anche a costo di rischi, ha seguito invece un comportamento attento in primo luogo a coprirsi le spalle, con la difesa ben protetta dalla mediana, dopo la serie di sconfitte precedenti.

 

Senza dubbio il Genoa marcava una chiara superiorità di manovra a centro campo, sia per valori individuali, sia per giuoco d’intesa.

 

Il Bari è così riuscito a rendere inefficaci le azioni rossoblù verso il proprio portiere ma non ha potuto sostenere abbastanza i propri attaccanti, per quanto questi si siano dati da fare, sui lanci lunghi che li lanciavano negli spazi.

 

Una partita, dunque, tra due squadre che non hanno saputo esprimersi completamente. Dopo un inizio piuttosto aggressivo dei locali, il Genoa ha prevalso per il resto del primo tempo ed ha avuto qualche difficoltà nella fase finale della partita.

 

Sugli episodi non c’è gran che da narrare. I più notevoli sono un palo colpito nei primi 10 minuti, a portiere battuto, da Palacio con un rasoterra diagonale da posizione favorevole, lo direi più un tiro impreciso che sfortunato; e una porta annullata (Okaka sopra la testa di Eduardo da vicino) per uno di quei falli di salto addosso col braccio, in elevazione, che non sempre si vedono fischiati, commesso nell’azione da Castillo, a metà della ripresa. 

 

Da parte nostra, nessuna esaltazione per aver pareggiato quando avremmo avuto

le carte per la vittoria, ma il passo era potenzialmente pericoloso. 

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 



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