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il Grifone in campoSquadra senza gioco
03/10/2011

Parma    3 (p.t. Giovinco 29', 42'; s.t. Morrone 50')

 

Genoa    1 (s.t. Palacio 93') 

 

 

 

Abbiamo fatto diventare Real  Madrid il Parma.

 

 

 

 


Titolo e sottotitolo rappresentano le esternazioni raccolte all’uscita dal Tardini da due illustri tifosi genoani.

Essenziali, se volete crude, ma purtroppo fotografano bene quello che si visto nella trasferta dai ducali.

Il Grifone ha giocatori, almeno alcuni, con un notevole tasso tecnico, ma non si vede, speriamo almeno per ora, un qualche barlume di impostazione, di schema, si vive sulle prodezze dei singoli se e quando arrivano, diversamente si va irrimediabilmente sotto.

E’ oramai solare che uno dei problemi è costituito da quello che doveva essere il nostro fiore all’occhiello, il centrocampo tra i migliori del campionato qualcuno aveva azzardato.

Sta di fatto che si insiste, magari anche giustamente, su Constant e Kucka, ma questi due giocatori, ammettiamolo, sono, ripeto per ora, inguardabili.

Constant corre, lotta, ma sbaglia troppo, si vede che ha ancora problemi di ambientamento, non è a suo agio.

Ancora più complesso è il problema Kucka.

Già dalla scorsa stagione dopo l’infortunio non è più stato lui.

Ora dicono che si senta già un giocatore dell’Inter e si risparmia.

Facile  che se continua così quella maglia se la scorda, anche perché Moratti pare abbia definitivamente smesso i panni di Paperon dei Paperoni e l’Inter, pure lei in crisi, ha bisogno di giocatori veri, certamente non di un Kucka così.

Spiace vedere sbattersi con un impegno encomiabile, ma poco assecondato dagli altri, un Veloso davvero trasformato, ancora un po’ lento, forse, ma con una grande volontà di far bene e con doti tecniche fuori del comune,

Insieme a Frey è stato una delle poche note liete nella “Caporetto” di Parma.

Gli irriducibili si attaccano al quasi gol su punizione di Bovo: se entra quel pallone poi sull’ 1- 1 sarebbe stata un’altra musica: ragionamento che sa tanto del noto… se mio nonno avesse avuto le ruote … con quel che segue.

Tramontato, almeno pare, il tempo delle trasferte “oceaniche”, quelle delle famiglie che hanno caratterizzato tanta parte della vita del Genoa, e non è che le cose andassero poi tanto meglio, anzi per lo più si navigava nelle serie inferiori, al Tardini la squadra è stata sostenuta da un certo numero di tifosi sistemati nel settore ospiti.

Tutta e solo colpa della tessera del tifoso?

Anche nella varie tribune sventolava qualche vessillo rossoblù in mezzo a quelli gialloblù e non ci sono stati screzi tra le persone nonostante un certo gemellaggio…

In effetti sul 3 – 0 ci siamo dovuti sorbire un, per la verità non molto convinto, coretto inneggiante ai freschi “battostati” cugnastri (grazie Toro), con pronta risposta da settore ospiti per ricordare la non esaltante attuale posizione dei loro “amici”.

E’ stato, però, proprio solo un mordi e fuggi, i gemellaggi seri, come quello nostro con il Napoli sono ben altra cosa.

Più convinto e sentito, invece, il “saluto”, non proprio stile Iachini, ma quasi, che la loro Curva nord ha ripetutamente riservato al nostro attuale allenatore.

Ci siamo stupidi più d’uno: ma lui qui non aveva vinto parecchio e lasciato un buon ricordo?

Parrebbe proprio di no, pazienza, lui immaginiamo se ne farà una ragione.

Un po’ di cronaca e di notazioni .

Giovinco segna al 29' e al 42' (su rigore). Al 50' è la volta di Morrone. Palacio segna un rigore al 93', a tempo praticamente scaduto.

Il commento a caldo di Giovinco: "Oggi era importante vincere".

Malesani: "Qualcosa non ha funzionato" nel Genoa.

La soddisfazione di Ghirardi: "Sono molto contento. Giovinco merita la Nazionale".

Dai ci rifaremo e poi c'e' chi sta peggio di noi vedi Inter e Milan, anche se qualcuno comincia a chiedersi se sia proprio un bene avere sotto squadre di quel livello.

Dai ora non esageriamo.

Alla prossima.

Giancarlo Rabacchi

(foto da Gazzetta di Parma)



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