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il Grifone in campoRitorniamo di nuovo col sacco pieno
12/02/2012

 

 

C. Catania                                      4

(7’ I t.Lodi, rigore; 4’ II t. Barrientos; 7’ Barrientos; 17’ Bergessio)

 

Genoa C.F.C.                                  0

 

Ancora una volta la nostra squadra s’è fatta travolgere in casa di un avversario particolarmente in palla e noi qui abbiamo difficoltà a renderci conto delle vere ragioni e di conseguenza anche a trasmettervi le nostre sensazioni, che sanno di scontato e quindi  sono le stesse che già avete voi lettori, mentre non riescono a comunicare qualcosa di nuovo o interessante.

 

 


Pazienza, rassegnamoci. Vi dico le mie impressioni, così in forma scompa-gnata, in quanto non avrebbe senso soffermarsi a fare della cronaca.

 

Il dominio del Catania è costituito del comportamento tattico. Non ha giuocato per dare il massimo in tutto il corso della gara, ma ha spinto al massimo delle energie nelle fasi iniziali dei due tempi, per tirare poi il fiato.

Ha dimostrato dunque che può essere una sciocchezza il luogo comune che va tanto in voga che in campo bisogna dare sempre il massimo. Ancora una volta mi sovviene una delle frasi da veggente di Scoglio: durante la gara una squadra deve anche sapersi riposare.

 

Di fronte a tale tattica, il Genoa non ha saputo contrapporre alcunché.

Non ha difeso nei momenti di pressione avversaria, non ha offeso quando

ha avuto modo di spingersi in avanti.

 

Addebito all’allenatore gravi errori nella formazione di oggi. Formazione rabberciata, lo sappiamo, ma non è una giustificazione. Avevo capito, dal-

la vigilia, che si meditava di inserire Birsa in isquadra ed io temevo questa decisione e speravo di vedere invece Veloso. Non dico questo per ispregio verso Birsa, capitemi; Birsa anzi non è stato tra i peggiori. Il calcio di rigore che ha provocato scioccamente è un episodio isolato non determinante, malgrado abbia aperto le marcature. No: temevo l’inserimento di un altro esterno, che avrebbe indebolito il centrocampo; non vedevo questa come una formazione armoniosa.

 

Oltre a questo primo errore, è stato rotta la coppia di esterni Sculli-Jankovic, recentemente un polmone della squadra (e infatti nessuno dei due giuocatori si è oggi distinto). Conseguenza: Palacio, isolato, è quasi sparito dal giuoco.

 

Non so dire se Marino avrebbe avuto il coraggio di affiancargli un Pratto o un Caracciolo, se li avessimo ancora. Rimpiangevole l’assenza di Gilardino, si può dire?, ma l’assenza diventa assoluta se uno poi non viene sostituito. Esiste nel gruppo la riserva di Gilardino? Neanche nessun ragazzo delle giovanili? Peccato.

 

Infine non è stato dato sufficiente appoggio ai due lenti centrali di difesa.   

 

L’arbitro Giacomelli di Trieste, piuttosto nuovo alle scene, non ha avuto il coraggio di reprimere con opportuna durezza alcuni interventi sopratutto iniziali dei difensori del posto che al mio olfatto avvertito hanno avuto come un sentore di intimidazione. Non ha avuto il coraggio di assegnare a favore del Genoa un calcio di rigore a metà del primo tempo. Non ha avuto il coraggio di assegnare a favore del Genoa un calcio di rigore a metà del secondo tempo. Inutile recriminare, non è stato lui il responsabile della nostra disfatta.

 

Messi in campo, purtroppo a risultato ormai definito, Veloso, Jorquera e Zé Eduardo, abbiamo visto un diverso modo di giuocare all’attacco. Quegli stupidi lanci in profondità pervicacemente a inseguire, che costituiscono uno dei vizi incancreniti della nostra formazione, sono stati in gran parte sostituiti da passaggi al piede e ho percepito come il vagito di una manovra di assieme.

 

Abbiamo una squadra ancora in divenire.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 



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"Ritorniamo di nuovo col sacco pieno" | 1 commento
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Fonduta al cioccolato.
di RABAX il 13/02/2012 19.22

Partito la domenica precedente per la settimana bianca, a La Thuille, refrattario oramai ai giornali, ho perso temporaneamente ogni contatto con il mondo Genoa.

Le varie TV, tra cui mediaset premium al massimo di noi dicono contro chi giochiamo ed a che ora, il resto mancia.

Solo sabato scorso, garrulo sino a quel momento, insieme a moglie ed al figlio, nel frattempo sopraggiunto insieme ad un suo carissimo amico, grande genoano, eravamo seduti in una nota pasticceria locale ed attendevamo con pazienza che ci venisse servita la famosa fonduta al cioccolato (chi è stato là sa di cosa parlo).

L'attesa non era stata poca visto che il locale, abbastanza piccolo, era zeppo di golosoni (come e peggio di noi) e guarda caso per far passare il tempo si parla di Genoa.

Certo che, me ne esco come detto pimpante, con il Gila e Palacio là davanti vedrai che ci divertiremo anche domani.

Come non lo sai, si precipita ad informarmi il buon Luca, guarda che Albertino nostro se starà fuori circa un mesetto.

No!

Porca puzzola e lì mi rabbuio di brutto, al punto che la cameriera intenta a preparare il tavolo vicino si premura di rassicurami, guardi signore che la vostra fonduta è in arrivo.

Ah grazie, davvero, molto gentile.

Poi sia pure a denti stretti una risata con Luca ce la facciamo... quella credeva che mi fossi intristito per la fonduta...

Poi l'altra stoccata.

Va be' dai metterà dentro Pratto, in fondo nell'ultima partita giocata ha anche segnato un bel gol, quel bravo ragazzo merita qualche altra chance.

Luca di nuovo non so se imbarazzato e/o sorpreso della mia totale flagrante "ignoranza" delle cose nostre, con tono imbarazzato e quasi severo guarda Gian che l'hanno venduto/prestato, credo ad una squadra argentina, non so bene quale.

No, si, no e ora chi ci gioca punta?

Io ipotizzo Sculli, ricordando i tempi dl Gasp.

Certo che prima via Caracciolo (che proprio questa domenica poi la vivrà da protagonista (i maligni diranno alla nostra faccia) dato al Novara ed ora via anche il volenteroso "cammello "argentino (che a me non dispiaceva e che qualche gol pure lo ha fatto) in panca ci rimane solo il rosso Ze Eduardo "Ze Love", quello della saudade che passa le notti davanti al PC, boh, speremmu ben... 

Incautamente la mattina successiva decidiamo di anticipare la partenza e riusciamo, speranzosi ad arrivare in tempo o quasi per vedere il match del Cibali.

Il tempo di avviare la Tv e azz, siamo già sotto.

Pia illusione, nonostante le promesse ed i reiterati impegni anche in trasferta rivedere il bel Genoa del Ferraris?

No dai c'è tempo vedrai (la speranza è sempre l'ultima a ...).

Peggio che peggio, nella ripresa, non la rimonta sperata ed attesa, ma un'altra abbastanza umiliante goleada, l'ennesima e dati i numerosi rinvii di questa tornata per neve quel maledetto poker di gol sai quante volte l'hanno fatto rivedere in TV, in tutte le salse.

Luca sconsolato sbotta, ma belin quelli sembravano il Real Madrid.

Certo Luca solo che siamo noi che li abbiamo fatti diventare tali.

Insomma addio illusione per un week migliore, dopo una davvero splendida settimana, hai voglia...

Alla prossima resurrezione!

PS. By the why, ho sentito che in Russia il calcio mercato resta aperto sino alla fine di febbraio, ci dobbiamo aspettare qualche altra sorpresa?





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it