è quello con gli Xeneizes del Boca, meno che meno quello con gli aquilotti. Loro gli aquilotti, invece, ci inzuppano il biscottino, figuriamo poi quando gli capita di vincere. Insomma come tutte le sconfitte anche questa brucia un po', ma la vita continua e ce ne faremo una ragione. Ho seguito la partita a spizzichi e bocconi. Un bel sorriso al gol di Gilardino che apprezzo come uomo e come giocatore. Pazienza quando il nipote Niki mi ha segnalato il pareggio. Non poco fastidio quando la partita pareva oramai finita sul triste 2-1. Salutato fratello e famiglia presso cui mi ero recato, salito in macchina mi ha fatto non poco piacere apprendere che, invece, eravamo andati ai tempi supplementari. Su radio sportiva, tra spizzichi e boccone di notizie si è presto capito che la lotteria dei rigori non stava andando al meglio ed, infatti, alla fine la conferma: eliminati. Non è stata, dunque, una bella partenza, ovvio, ma pur senza aver ancora vista nulla avevo e mantengo per questa squadra una certa simpatia. A parte il Mister del quale so poco o nulla (solo gli sguardi tra l'imbarazzato ed il perplesso di alcuni ex ai quali ho avuto occasione di chiedere qualche referenza in proposito), simpatia dicevo perchè ho apprezzato alcune scelte coraggiose nel costruire la squadra. Parlo dei giovani cresciuti nel vivaio come Perin e Cofie, Polenta ai quali si dato fiducia, speravo in qualcun'altro, però, almeno, si è cominciato. Insomma dovrebbero aver pensato e realizzato un buon mix tra giovani ed anziani, per questi ultimi meglio dire giocatori maturi ed esperti. L'augurio è che questo mix funzioni e ci dia delle soddisfazioni anche se, non escluderei, ci voglia un minimo di pazienza. L'ambiente genoano non di rado abbastanza isterico, parlo di Società in primis e tifoseria, saprà tenere i nervi saldi ed avere questo minimo di pazienza? Perchè no, dai.