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il Grifone in campoIl Genoa si scioglie nel finale
14/04/2014

 

 

Torino  F.C.                      2

(48’ II t. Immobile; 49’ Cerci)

 

Genoa  C.F.C.                   1

(40’ II t. Gilardino)

 

 

 

Ma che sfortuna! Stavamo vincendo e il Torino è andato ad azzeccare due tiri nei minuti del ricupero e ha fatto due a uno! Siamo proprio disgraziati!

 

Eh, no, ragazzi. Potrebbe sembrare, ma non è.

 

    


È stata una partita divisa in due fasi, non corrispondenti ai soliti due tempi. Il secondo tempo è cominciato ... al 90’ minuto.

 

Il primo tempo si è concluso col gol di Gilardino.

 

Primo tempo

 

Il Genoa vince il campo e si schiera col sole a mezze spalle.

 

4’: tiro di Motta da lontano, alzato in corner.

 

8’: sfugge Cerchi a destra ma non è difficile per Perin acchiappare il centro.

 

11’: tiro di Basha da lontano.

 

24’: tiro di Immobile da lontano, alto.

 

8’ dipo l’intervallo: tentativo di autorete di testa di Glik sventato da Padelli con un tuffo all’indietro.

 

38’: altro tiro fuori di Bertolacci.

 

Fine del primo tempo.

 

Nessuna di tutte queste conclusioni è stata veramente insidiosa per i portieri.

Le due squadre erano ben assestate tatticamente. Il Genoa cercava di mantenersi coperto, per tema delle due punte del Torino, e sosteneva il proprio attacco senza essere rinunciatario ma senza attacchi in forze. Il Torino aveva difficoltà a dare spazio ai propri frombolieri. I pochi tiri contro le porte delle due squadre erano per lo più da lontano e con poche speranze. A condimento di questi pochi tiri, scarse azioni incisive degli attacchi.

 

Lo zero a zero non era risultato fortemente cercato dalle due squadre, ma neppure troppo sgradito, almeno dal Genoa. Certamente era il risultato logico di questo primo tempo. Maurizio Mariani da Aprila ha arbitrato regolarmente.

 

Secondo tempo

 

Lanciato in profondità lungolinea, Sturaro da sinistra, vicino alla bandierina, sfodera, con un bel gesto tecnico, una centrata sottoporta che scavalca il portiere Padelli, per la di lui colpa, e spiove verso il palo opposto. Gilardino è entrato in giuoco da poco e si trova lì, marcato da un solo uomo: lo anticipa e col corpo trascina la palla in porta. Genoa in vantaggio e mancano 5 minuti.

 

Il Torino ha il merito di raccogliere le forze e di moltiplicare i ritmi, come rientra nella fiera tradizione della società. Il Genoa non sembra patire troppo e “tiene”. Scadono i 90’ e cominciano i quattro minuti di ricupero.  

  

Avviene qualcosa di sorprendente, da oggi materia di studio e di analisi. Come succede che prima Immobile e subito dopo Cerci possono avvicinarsi all’area di rigore genovese e scoccare due ottimi tiri che battono Perin? Immobile lo abbiamo visto filtrare sulla destra della difesa genoana in mezzo a diversi difensori sbandati e attendisti; Cerci è partito da lontano, avendo soffiato la palla al Genoa sul calcio d'inizio, ed è avanzato in centro senza opposizione. In entrambi i casi abbiamo visto la difesa genoana indecisa nel contrasto, quasi nella fiducia che quelli non ce l’avrebbero fatta a entrare in area di rigore; ma “quelli” hanno tirato, e hanno tirato molto bene.

 

Eccesso di confidenza e mollezza del Genoa. Casualità rara dei due unici tiri azzeccati proprio a fine partita. Calcolo dei difensori di limitarsi a proteggere la propria area di rigore. Bravura degli attaccanti. Appannamento per stanchezza e caldo. Sorte contraria. Incomprensibilità di una partita di calcio.

 

Studieranno, i nostri, davanti a una ripresa video, ciò che dovevano fare e non hanno fatto.

 

 

Vittorio Riccadonna

 



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