Benvenuto su Genoadomani
5168148
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 41 visitatori e 0 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
dalla redazioneAssemblea come ai vecchi tempi
29/06/2015

Piccoli azionisti all'attacco, Società sulla difensiva. Bilancio al 31/12/2014 con una perdita di 26.056.528, interamente coperto dl Presidente Preziosi, approvato con non pochi distinguo. Per la Società ad oggi è pressochè completato il processo di ristrutturazione avviato in questi due ultimi anni, in particolare già nel secondo semestre 2014 il conto economico presenta un lieve utile. Completamente saldati i debiti esteri, l'ultimissima tranche ancora la settimana scorsa.

 

 


Il Dr. Zarbano ha enfatizzato i risultati, a suo dire significativi, che la Società ha conseguito grazie ad una decisa virata nella gestione societaria, decisa a partire da due anni fa.

In allora il Genoa aveva a libro paga oltre 120 giocatori, oggi sono meno di 40, compresi i contratti di alcuni giovanissimi.

Per arrivare a questo si sono dovute contabilizzare rilevanti minusvalenze per liberarsi di alcuni dei giocatori in eccesso, ma adesso la Società beneficia di notevoli allegerimenti del bilancio in termini di:

- ammortamenti, passati da 20 a 10 milioni circa;

- costo del lavoro, passato da 30 a 18 milioni.

Ampie e ripetute poi le assicurazioni che non si vogliono in alcun modo ripetere gli errori del passato.

Aumentano i proventi dei diritti televisivi che, a detta di Zarbano, questa volta sono stati venduti meglio e che salgono anche grazie alla bella posizione di classifica raggiunta dalla squadra nello scorso campionato (altro che supremazia cittadina...).

Mario Epifani e Peo Campodonico all'unisono hanno lamentato in primo luogo l'invero scadente efficienza del personale degli uffici amministrativi della Società.

Guai a chiamare per provare a chiedere informazioni sull'Assemblea e/o per avere prima i dati del bilancio per un esame preventivo un minimo più accurato.

Resti per delle mezzore (sic !) appeso al telefono.

Peo sorridendo ha detto d'aver riascoltato con piacere tutte le canzoni dei Beatle e, dopo una buona mezzora d’attesa, alla musichetta sul telefono si e sostituito il registrato che ricorda che a quell'ora gli uffici, nel frattempo, erano stati chiusi, riprovare il giorno successivo?!?

Peo dopo aver assicurato che della partecipazione all'UEFA, specie con il pur prestigioso sesto posto, a lui non glienepuòfregarde meno (augura tanti giovedì d'inverno da passare in Russia ai ripescati), invita la Società ad evitare le troppe brutte figure fatte con i pagamenti in quest'ultimo periodo, specie in Argentina.

Mario ha rincarato la dose chiedendo che anche in Italia, per i fornitori più o meno piccoli, si eviti di saldare i debiti solo il giorno prima a quello in cui scatta il decreto ingiuntivo.

Insomma niente sconti ed un clima ben diverso da quello idilliaco degli anni precedenti.

Zarbano ha incassato e controbattuto: ora tutto O.K., zero debiti, l'ultimo saldato la scorsa settimana.

Di più in Argentina è andato lui stesso ad eliminare i sospesi, anzi in quel paese ora siamo noi ad avere dei crediti. 

Il progetto di Cogoleto va avanti, soddisfatto per questo Vittorio che tiene molto a quest'iniziativa, certo speriamo che dalle parole si passi ai fatti concreti.

Qualcuno ha sollevato la questione del marchio e Zarbano ha ricordato che nel nostro caso "ce lo siamo venduti", cioè è rimasta operazione intercompany, senza l'intervento di terzi che ad un  certo punto potrebbe pretendere rientri improvvisi e mettere in crisi la Società (come pare abbiano, invece fatto altri, questo non lo ha detto lui, ma lo aggiungo io).

Per Perotti  provato a far presente che questo non è il momento migliore per metterlo sul mercato, chiedendo di non derubricare il mio intervento a quello del tifoso che teme gli tolgano il lecca lecca.

Dubito sia stato capito il senso del mio intervento, non lo so, la laconica risposta è che il prezzo lo fa il mercato e per il giocatore, almeno per ora, niente richieste.

Inutile insistere dicendo, in estrema sintesi, che con queste valutazioni gli immobili li vende solo chi proprio non ne può fare a meno, noi quest'immobile lo dobbiamo vendere?

Sono ancora in attesa della risposta, che non mi sembrava impossibile o inopportuna, viste anche le ampie rassicurazioni sulla situazione societaria fornite all'inizio che, in questo modo, sarebbero state confermate e consolidate.

Mi sono levato allora la soddisfazione di una battutina: ma ora che ha pure lui rifiutato quella squadra inglese che fate lo mettiamo fuori rosa come Antonini reo dello stesso "peccato", se no come la mettiamo con l'altro, lo reintegriamo?

Tutto quello che ho ottenuto è stato un sorrisetto, va beh tiremme innenz.

Conclusione: bilancio approvato con quattro voti contro, non pochi astenuti, compreso il sottoscritto che votare contro No per gli sforzi fatti in questi ultimi tempi dalla Società nella giusta direzione, ma non bastano, di più non si possono sottovalutare ne dimenticare gli errori del passato e si è in attesa di ulteriori probanti dimostrazioni che il percorso virtuoso intrapreso sarà confermato e consolidato.

Erano quasi le ventuno quando Zarbano ha dichiarata chiusa l'Assemblea ( e qualche nostalgico ha ricordato i tempi di Fossati che a questa frase immancabile diceva ed ora parliamo di Genoa, come se prima si fosse parlato d'altro, per la sua vera o presunta idiosincrasia ai numeri, ma questa è un'altra storia oramai chiusa e sepolta.

Giancarlo Rabacchi



Questo articolo è stato visualizzato 610 volte

 
"Assemblea come ai vecchi tempi" | 0 commenti
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno //




Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it