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il Grifone in campoCHOLITO BIS
02/10/2016

BOLOGNA FC 1909  0

GENOA CFC              1 (st. 77' Simeone)

L'esultanza di Simeone dopo il gol-partita. Ansa

Buon sangue non mente, facile affermare che questo ragazzo è un predestinato. Non credo sia fortuna se Simeone Junior appena sbarcato a  Genoa da poco più di un mese, continua a segnare gol determinanti. Chi lo aveva visionato in Argentina ha visto giusto, un ottimo affare, anche in prospettiva. Il Genoa di Juric continua a fare risultati, dall'inizio stagione in assoluto solo una sconfitta, magari grazie anche ad un calendario non proibitivo, ma per esempio siamo rimasti indenni nello scontro con il Napoli (OK per Sarri la colpa è sempre del terreno di gioco e degli arbitri, credo abbia più o meno detto lo stesso dopo la batosta odierna a Bergamo). Credo, scusate il gioco di parole, che in questo allenatore ed in questa squadra possiamo davvero cominciare a crederci.

 


I nostri bravi tutti, media voto discreta, nessuno sotto la sufficienza, nessuno da dieci e lode.

Il primo tempo di rara intensità mostra le due  squadre affrontarsi tra mosse e contromosse dei loro tecnici.

Donadoni prova a tenere sempre alte le tre punte, Juric cerca, invece, di sfruttare i tagli interni di Rigoni e Gakpé, che sfuggono al controllo degli interni bolognesi.

Parte piuttosto bene la squadra felsinea che viene da un buon momento, appare molto determinata e sicura di se, ma dura poco, poi un po' alla volta diventa il Genoa padrone del campo e mette i locali in non poche difficoltà.

In effetti la montagna partorisce il topolino di una sola una chiara occasione, con un taglio di Lazovic per Laxalt che al 12'conclude sull'esterno della rete.

Ancora meno fa il Bologna che si limita a rispondere con una deviazione di tacco lisciata da Destro su assist di Krejci al 28' e un anticipo di Izzo su Krejci due minuti dopo. 

Il finale del primo tempo, però, si tinge di rosso.

Inaugura la  serie Mister Juric che al 41' viene allontanato per proteste (Mister lei predica bene, ma poi si razzola malino, eh, eh,. Va be dai, visto che avete vinto, per stavolta perdonato).

Palpabile il nervosismo dei locali, partiti convinti di stravincere ed invece costretti ad annaspare. Non si spiega diversamente l'ingenuità al 43' di Gastaldello che: su fallo fischiato a favore del Bologna sbarella al punto di beccarsi un bel rosso. Qualcuno sostiene abbia accusato l'arbitro  di "tollerare" troppo il gioco duro del Genoa, ma 14 falli e 4 gialli in 45' non parrebbe un trattamento proprio di favore, forse sperava ci toccasse un'altra purga stile Irrati?

La partita a quel punto si mette bene e non a caso nel recupero Simeone scappa a Dzemaili e Maietta poi scarica il destro sul palo interno, azione devo dire davvero notevole, forse anche più del gol dove, comunque, non devono sottovalutarsi i movimenti ed il consueto ottimo posizionamento all'interno dell'area.

Ripresa. Donadoni prova ad inserire Oikonomou per Nagy; in pratica rinuncia al regista ma si tiene le tre punte.
E' del Bologna, infatti, la prima occasione della ripresa, al 9' Destro resiste a Burdisso, punta e salta Gentiletti spalancandosi lo specchio della porta, quasi un rigore, ma allarga troppo il destro.
Il Genoa a quel punto aumenta la pressione ma sbaglia tanto in fase di rifinitura e riesce a concludere solo da fuori, con Gakpé al 12', Rincon al 13' e Veloso al 20'.
La nota meno positiva di questa peraltro bella prova è stata che, in almeno tre occasioni, in attacco non siamo stati capaci di fruttare la superiorità numerica creatasi dopo nostre ottime ripartenze, regali agli avversari inoncepibili, ingenuità davvero da correggere il più in fretta possibile. 
Di converso Juric questa volta non tentenna e presto sostituisce quello più a rischio tra gli ammoniti, vale a dire Rincon che con il suo tipo di gioco incontrista avrebbe potuto far cadere l'arbitro in tentazione di riequilibrare la gara, cosa che, come si dirà più oltre non escludo si sia poi effetivamente verificata.
Dentro dunque Ntcham e poi Ninkovic al posto del generoso Gakpè per aumentare il tasso di qualità, mentre il Bologna, grande corsa fino a metà ripresa, comincia ad andare in riserva e finisce per pagare lo sforzo che costringe i terzini, soprattutto Masina, a un continuo avanti e indietro. Così al 32', arriva il gol vittoria del Genoa: gran palla di Ninkovic per la corsa di Laxalt, finta e controfinta su Oikonomou, cross basso per la stillettata di Simeone che corregge in rete realizzando il suo secondo gol consecutivo in campionato.
Con orgoglio prova a reagire il Bologna, ma mancano le forze, uno dopo l'altro i suoi giocatori si accasciano per terra in preda ai crampi e nemmeno l'espulsione di Gentiletti al 40' (cvd quanto detto in precedenza per Rincon) rianima il Bologna, perché ci pensa un minuto dopo Dzemaili a rimettere le cose a posto beccandosi un rosso diretto per un'entrataccia su Ninkovic.
Facile a quel punto per il Genoa far girare la palla ed amministrare, con loro esausti che non pressavano nemmeno più, i 6 minuti di recupero concessi.
Che festa alla fine per gli oltre mille genoani irriducibili andati sotto le due torri a sostenere la squadra.
Evitiamo le vertigini e non pensiamo a dove saremmo con i tre punti, possibilissimi, con la viola, certo che la salvazza la si vede molto più vicina del previsto.
Mi accontento, certo, anche perchè chi lo fa gode ed ora abbiamo due settimane da vivere se non alla grande, almeno molto bene.
Alè!
Giancarlo Rabacchi
Tabellino.
Da Costa, Krafth, Gastaldello, Maietta, Masina, Dzemaili, Nagy (1' st Oikonomou), Taïder, Verdi (34' st Di Francesco), Destro, Krejci (18' st Rizzo) All. Donadoni [Donsah, Floccari, Sarr, Helander, Torosidis, Ravaglia, Ferrari, Mounier]
Perin, Izzo, Burdisso, Gentiletti, Lazovic (40' st Orban), Rincon (18' st Ntcham), Veloso, Laxalt, Gakpé (27' st Ninkovic), Simeone, Rigoni All. Juric [Biraschi, Zima, Raul, Cofie, Lamanna, Fiamozzi, Munoz, Brivio)
Arbitro: Maresca di Napoli - Spett: 12.000 - Recupero: 2' e 6' - Corner: 7-3.
PS. Per le foto si ringrazia la Gazzetta dello Sport ed il Secolo XIX


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"CHOLITO BIS" | 3 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 03/10/2016


Ammonizione non . . . regolare
di vieux_marcheur il 03/10/2016 21.00

Con ogni probabilità, la spiegazione di Franci sull'ammonizione a Gastardello è centrata. Però mi turba ugualmente, anzi, di più.
Il regolamento NON dice che chi chiede l'ammonizione dell'avversario è da ammonire. Il regolamento dice, rettamente, che va ammonito chi si comporta in modo scorretto.
Dice anche, come sappiamo, che il capitano può rivolgersi all'arbitro nei modi giusti e a gioco fermo.
Ordunque, esiste una delle regole interpretative che si sono dati quelli del mondo degli arbitri, che considera comportamento scorretto chiedere l'ammonizione dell'avversario; e questo va bene, perché i giocatori che "sventolano" la mano come ci fosse un cartellino giallo, fanno brutto vedere; ma si tratta di una norma di grado inferiore a quella che dà diritto al capitano di rivolgersi all'arbitro, norma che non si può cancellare. Certamente il capitano non si rivolgerà all'arbitro per fargli complimenti, ma per esprimergli un dissidio su un episodio. Se di questo si tratta, l'ammonizione immediata è peggiore di un errore: è incomprensione dello spirito del giuoco, è ottusità mentale.



vieux_marcheur
di Franci il 03/10/2016 10.24

è vero che l'atteggiamento iniziale di Gastaldello denota assoluto rispetto però - questa è una mia interpretazione - è andato a chiedere l'ammonizione per Simeone. Richiesta che, come ben sai, comporta da regolamento l'ammonizione.
E' l'unica spiegazione che riesco a dare.



Chiosa a un ottimo commento
di vieux_marcheur il 03/10/2016 05.12

La prima ammonizione, a Gastardello, a me che non posso sapere è sembrata il più grave errore della serie. Si è visto il capitano del Bologna, a gioco fermo, rivolgersi all’arbitro, come regolamento consente, in forma misurata e posizione correttissima quasi sull’attenti. Sta male questa dimostrazione ostentata e fuori misura di inavvicinablità a Sua Maestà Arbitro. Sta male e genera dispetto e reazioni.





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