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il Grifone in campoUn infortunio decide
17/09/2017



IV Giornata
Domenica 17 settembre, ore 20,45


GENOA C.F.C .   -   S.S. LAZIO      2-3

13' I t. Bastos
12' II t. Pellegri
25' Immobile
28' Pellegri
37' Immobile


GENOA :
Perin (cap.); Rossettini, Spolli (26’ II t. Gentiletti), Zukanovic; Rosi, Cofie (’11’ II t. Briek), Veloso, Laxalt; Ricci, Taarabt, Centurion (33’ I t. Pellegri).
LAZIO : Strakosha; Bastos, De Vrij (15’ II t. Caicedo), Radu; Basta (21’ II t. Marusic), Murgia (II t. Lukaku), Leiva, Lulic (cap.) ; Luis Alberto, Milinkovic; Immobile.
Arbitro : D. Orsato da Schio
Maglie : divise tradizionali
Ammoniti : Rosi, De Vrij, Luis Alberto.




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"Un infortunio decide" | 2 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 18/09/2017


Come l'ha vista Rabax
di RABAX il 18/09/2017 13.24

Formazione iniziale con rivoluzione tattica che ha da subito dimostrato di non funzionare.
Taarabt e Laxalt a mio avviso non entrati in partita.
Opportunamente Juric se ne rende conto ed interviene.
Non poche discussioni sull'uomo sostituito, vale a dire Centurion, condivido al limite che una sostituzione in partita in corso nel primo tempo certamente non è il massimo per il morale del ragazzo, ma francamente, a parte l'innegabile buona volontà, non ricordo una giocata dell'argentino, uno straccio di spunto degno di nota.
Lo stesso Ricci per alcuni la sostituzione giusta, a mio avviso era un minimo intraprendente di più, certo rivedibile pure lui.
In effetti l'unica sostituzione che non ho condiviso è stata quella di un grintoso ed infaticabile Cofie, qui però siamo nel secondo tempo ed il ragazzo poteva anche essere stanco oppure a Juric serviva altro in mezzo al campo.
Abbastanza sorpreso per la rinuncia a Lazovic, uno dei giocatori che spesso fa cascare le braccia, ma che ad Udine, a mio modesto avviso aveva evidenziato un discreto grado di forma.
Tra l'altro molto diligente in copertura e,forse, al folletto Lukako in occasione del loro secondo gol si sarebbe, probabilmente, opposto meglio, anche per questione di velocità di gambe.
Dite un po quello che volete, su facebook un po di isteria diffusa, a mio avviso eccessiva, quanto meno ancora precipitosa.Qualcuno, scrivo senza aver letto ancora niente su Pensieri in libertà, sempre su facebook dicevo mette le mani avanti, condanna l'allenatore, zero attenuanti, e chiede di non azzardarsi neppure ad accennare al fatto che abbiamo preso il gol in dieci con la nostra difesa ancora scompaginata per l'infortunio a Spolli e, meno che meno che il gol decisivo l'abbiamo regalato noi.
Scusate io mi azzardo, eccome e a rischio di pernacchie lamento che la sorte non ci è stata davvero amica e che, arrivo forse al limite della provocazione osando dire di aver visto la Lazio abbastanza frastornata dopo il nostro secondo pareggio per cui, se dopo quel nostro colpo di testa parato/palo (non ho visto bene) il pallone fosse ricaduto, anziché tra di loro, vicino ad uno di noi, be adesso saremmo qui ad esultare e non solo per aver trovato il centravanti.
Ultima notazione credo che Juric abbia anche pensato alla partita di lunedì attuando un minimo di turnover, di lì le scelte in alcuni casi discutibili.
Ora sparate pure al petto.



Partita interessante
di vieux_marcheur il 18/09/2017 13.11

La gara colla Lazio ci apre ad alcune considerazioni sulla struttura della nostra squadra.
Ho notato diverse finezze di alta qualità da parte di Taarabt e di Veloso. Nello stesso tempo, questi piccoli gioielli hanno prodotto effetti limitati sul gioco di squadra visto nel suo insieme. Un obiettivo sarebbe integrarli in uno schema offensivo.
Una volta richiamato indietro Taarabt attraverso l’mmissione di Pellegri, è cambiata la strategia in campo: la presenza di un centrattacco capace di penetrazione in velocità, richiede un atteggiamento tattico adeguato allo sfruttamento degli spazi, e non un temporeggiare a passaggetti laterali. In altre parole, con Pellegri in cambio si deve modificare un poco il nostro giuoco. E invece con Lapadula? Non si sa rispondere ancora a questa domanda. Seguiremo con attenzione.
Tocca dunque a Juric nell’immediato futuro un delicato e non semplice lavoro di architettura e di scelte.
Ho citato tre importanti componenti della nostra équipe. Aggiungo Cofie, tra i giocatori importanti per efficienza, meno per strategia.
Considero invece importante, per strategia, un giocatore ieri assente: Lazovič.
Per queste considerazioni, la partita è stata utile a mettere in luce non pochi àmbiti oscuri, e questo servirà. Non dobbiamo recriminare troppo sul risultato, in quanto si conosceva l’attuale chiara superiorità della Lazio, vista evidente in campo; anzi dobbiamo rallegrarci per aver sfiorato, a metà ripresa, il 3-2 a nostro favore, con possibilità radiose di successo – mi riferisco al colpo di testa di Zucanovič su corner, e anche questo è un fatto notevole nella nostra storia dei calci d’angolo – e sopratutto per la prestazione di Pellegri, che ci apre nuove possibilità.
Come ultima considerazione, avrete visto tutti che in campo c’era un vero arbitro, forse il migliore arbitro italiano. Un arbitro non si giudica per qualche errore che gli capita di fare, ma per quelle qualità personali che lo rendono parte dell’andamento del gioco.





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