In effetti, l’unica novità di questa giornata è stata il febbrone che ha accompagnato in panchina il nostro Serse Cosmi, il quale –anche in queste condizioni- è riuscito a pilotare la squadra al conseguimento di un risultato positivo.

Ormai, il campionato è in mano al Genoa che dimostra piena autorevolezza e detta i ritmi delle sue partite: il risultato sembrava scritto, non certo per le telefonate (anonime o non), ma per quel buonsenso che due compagini hanno quando si rendono conto che è meglio (anche per obiettivi diversi) non farsi del male. E’ scandaloso tutto ciò? Proprio no! Altrimenti, in più di cent’anni di calcio nel mondo, quante partite dovrebbero finire “sotto inchiesta”.

Quando nel secondo tempo i giocatori si rendono conto che è meglio un pari, sono i primi ad evitare di…perdere.

Allarghiamo l’orizzonte. Pur col pareggio del Genoa, la classifica al vertice è migliore di quella di due giornate fa: 3 punti sulla 2^, 6 punti sulla 3^.

Anche considerando l’Empoli “seconda forza” del campionato, possiamo notare che per i play off i pretendenti sono saliti a sette: non solo Treviso, Torino, Perugia, Ascoli e Verona (come prima), ma anche Modena e Piacenza. E nel turno infrasettimanale spiccano gli scontri diretti Modena-Empoli e Verona-Treviso.

Con la serena consapevolezza che alle 22.30 circa di mercoledì sera ritroveremo i più marcati distacchi tra Genoa e “resto del mondo” della giornata precedente a questa.

Ma quanto è lungo questo aprile! Ancora due giornate di assestamento (dopo il recupero di mercoledì per il Grifone ci sarà il posticipo del 25), poi finalmente il maggio della nostra consacrazione formale: e così anche i pessimisti saranno serviti.

mario epifani