"Superior stabat lupus..." di voce sommessa
Data: 11/07/2005 16.47
Argomento: l'opinione


Sta sempre più in alto il lupo, la favola in questo non è una favola.

E neppure se si guarda più in basso: non ci sono solo agnelli ma certo, agnelli o no, il lupo cerca di confondere tutti, maestro di logica perversa che pone come vero il falso e da lì frega chi può.

 

 



Da tempo non conto più le “prime” col nostro Genoa al Ferraris, e poi da quella domenica di ottobre che resta nella memoria come “la” domenica saprei ricordarne solo alcune.

Ricordo bene, invece, come a poco a poco negli anni ad ogni “prima”, non appena cominciava a placarsi la curiosità per le nuove sagome e per le nuove capigliature (allora non usavano i crani lucidi, e Gren a noi ragazzini appariva come un vecchio zio dal piede fatato), ecco che dopo il reset riaffiorava la sottile, ostinata inquietudine: da quale lupo quell’anno il Genoa avrebbe dovuto difendersi, e noi con lui? (E la cosa non pare finita...).

Il calcio non fu dei lupi fin dall’inizio. Per un tempo che ora sembra un lampo perduto nella leggenda, ma durante il quale in realtà si consumarono vite e cambiò il mondo, il calcio vide prevalere chi meglio riusciva a coltivare i valori delle gambe, del cuore e della testa. Fu quello il tempo dell’ardimento e della fatica, dell’esaltazione e del sacrificio, della gloria che nasceva dal fango per sopravvivere nelle generazioni. Fu anche il tempo che separò chi c’era da chi non c’era e separa oggi impietosamente chi custodisce l’antico fuoco da chi, non avendo altre memorie, riconosce solo la legge dei lupi.

 “Tu mi sporchi l’acqua!”. Quello del lupo è un verdetto (un vere-dictum) che non ammette confutazione. L’acqua non risale ma scende? “Se anche fosse, tu l’anno scorso mi hai offeso!” L’anno scorso non eri neanche nato? “Allora mi ha offeso tuo padre!”

Sotto il tallone di questa logica perversa il Genoa ha da troppo tempo dovuto cedere. Di volta in volta il lupo ha preso le più diverse sembianze, fino a quelle che oggi facciamo perfino fatica a scoprire, ma non è questo il punto. Il punto è un altro, e sta in due domande.

La favola dove l’agnello fa fuori il lupo è stata scritta? E se è stata scritta, è possibile ritrovarla?

voce sommessa

 







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