L'Inchiesta: diario di bordo 7
Data: 21/07/2005 13.42
Argomento: l'Ospite


Giovedì, 21 luglio 2005, S. Lorenzo da Brindisi

Dove - formulati i capi di incolpazione - si approntano le difese, mentre si scopre che le cose sembrano stare molto, ma molto peggio del preventivato

 



 
Del compendio probatorio a carico
 
Diciamola tutta, mes chers confreres: sotto sotto, Golo era convinto che le cose sarebbero andate per il meglio.
 
Venute meno le intercettazioni come prove valide - e quivi si argomenta da tempi non sospetti la loro inutilizzabilità ai fini del decidere, in quanto illegittimamente (o addirittura illecitamente? La differenza non è marginale: chi sa un poco di diritto se ne rende conto) acquisite - le stesse sarebbero state comunque "usate" (non doletevene, ma è da sempre così) come occulta chiave di lettura di quanto rimaneva di probatoriamente utilizzabile.
 
Ma cosa rimaneva - in effetti - di utilizzabile? All'apparenza, molto poco, e comunque, quel molto poco non pareva sufficiente a fondare un verdetto di colpevolezza.
 
Il tutto, a tacer del fatto che - come l'esperienza insegna - i brogliacci delle intercettazioni spesso riservano amare sorprese all'inquirente che pretenda di usarli come Verità rivelata, senza prima aver fatto trascrivere i testi delle conversazioni intercettate.
 
Però: Vi ricordate di quando Golo aveva azzardato che non si cucinano le torte senza cuochi e che sarebbe stato probabile attendersi delle novità sotto questo versante?
 
Detto, fatto: abbiamo 3 calciatori 3 del Venezia deferiti a loro volta con l'accusa di essere i cuochi cui era stato demandato di cucinare la torta.
 
Di Esposito e Borgobello poco interessa. Molto più gravi le dichiarazioni dell'incauto Lejsal: la ragione per cui il portiere ceco (che, oltre che ceco, sarebbe stato meglio fosse stato anche sordo e soprattutto muto) vada a dichiarare - al dinamico duo della Procura prima e ai Pappa Boys dopo - le scempiaggini (processualmente parlando) di cui tutti avete letto, è mistero assai poco gaudioso. Golo ha qualche ideuzza al riguardo, dettata da anni di praticaccia del magico mondo del diritto penale, ma non gli vorrete male se la tiene serbata nel suo petto rossoblù.
 
Come che sia, resta il fatto che ciò che avete letto pare essere il "dichiarato" di Lejsal e che se - ripeto e sottolineo, se - il dichiarato è vero (nel senso di corrispondere a quanto messo a verbale dal suddetto), allora:
 
* ha ragione il Frascione quando sostiene che le dichiarazioni di Lejsal hanno valenza confessoria (essì, perché il nostro è colto dall'ideona di dichiarare contra se et contra alios, con il brillante effetto di infilare gli alios nel guano, senza peraltro tirarsene fuori egli stesso);
 
* la prova in questione è del tutto sufficiente da sola (id est: pur senza il conforto delle intercettazioni) a fondare un verdetto di colpevolezza;
 
* a questo punto, occorre star pronti al peggio, quale esso sia, e farlo con la compostezza e la civiltà che da sempre appartengono al codice genetico del tifoso genoano.
 
Postilla: del tutto inutile, a non dire dannosa, l'eventuale, successiva ritrattazione di Lejsal davanti alla Disciplinare, se non accompaagnata da ampi chiarimenti. E non c'è neppur bisogno di spiegare perché.
 
Della sanzione nanti la Giustizia sportiva
 
Che sanzione, dunque, se ci condannano?
 
Golo non ne ha idea, ma fa solo 3 brevi riflessioni:
 
I) In un paese serio e in un ordinamento sportivo serio, nulla quaestio: sarebbe serie B sparata; ma questo, appunto, non è un paese serio (a tacere dell'ordinamento sportivo);
 
II) In ogni caso, le altre componenti dell'ambiente han davvero poco da far le vergini nel lupanare. Se - ripeto: se - il Joker + altri "comprano" la partita col Venezia è perché hanno avuto sentore che altri stiano provando a farlo, a tacere del fatto che il malcostume al riguardo ha un livello di radicamento ai limiti dell'inimmaginabile;
 
III) In ogni caso, siamo nell'anno dei mondiali e i campionati di A e B devono - cadesse il mondo - partire a fine agosto, il che vuol dire che la sentenza dev'essere definitiva per allora, altrimenti la sanzione non sarà più riferibile al passato torneo.
 
Ciò detto, vedremo quel che sarà.
 
Dell'obbligo di astensione dei giudici.
 
Consta che 3 membri della Disciplinare si siano astenuti. 2, in quanto noti tifosi rossoblù, il terzo, in quanto simpatizzante multicolore.
 
Né eleganza, né pavidità: solo obbligo giuridico e morale. In qualsiasi ordinamento giuridico è fatto obbligo al giudice di astenersi dal decidere la causa, quando ricorrano gravi motivi di convenienza: e che la fede per la squadra giudicabile o per la sua avversaria cittadina siano qui un ben grave motivo, è cosa che non capiscono giusto i più beceri.

Per oggi ci si ferma qui: la prossima volta parliamo dell'udienza e del suo eventuale differimento, causa intervento dell'Ufficio del garante per la tutela dei dati personali.
 
Servo Vostro.
 
Golo

 







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