La cera nel cassetto
Data: 05/08/2005 15.47
Argomento: dalla redazione


E' il meriggio.

Sono riuniti.

Nessuna notizia ancora filtra.

Non è bene, temo che l'opposizione sulla regolarità del primo giudizio sia già stata rigettata.

Qui di seguito ...

 

 



...esprimo il mio pessimismo.

 

Da un albergo di Milano siamo passati ad uno di Roma: questo è lussuoso al massimo grado. Siamo davanti a un altro plotone di giudicatori, anche questi scelti e prescelti personalmente da Carraro. Il quale continua adesso ad  annunciare che giustizia sarà fatta, dopo un governo che ha tollerato enormi irregolarità di ogni genere.

L'altro giorno l'"Osservatore Romano" ha scritto che non c'è mai stato un caso di corruzione così solare come questo ed ha aggiunto che i difensori del Genoa, sapendolo, sollevano soltanto questioni di forma. E' cosa degna di un paese civile, che si possa scrivere in modo tanto tendenzioso?

La scelta di una sede così sfacciatamente lussuosa ha un significato; anzi, due. In primo luogo è una manifestazione di potere. Sta a dire: guardate a quale  potenza vorreste opporvi! In secondo luogo lusinga i giudicatori stessi, indicendoli a non confliggere col potere stesso. Pertanto la scelta stessa manifesta un'intenzione corrotta, lontana dallo spirito di sport e di giustizia.

 

Tale dunque è l'ambiente. Tutto è predisposto affinché la macchina non s'inceppi proprio al passo finale: una macchina così spietatamente preparata, mirata, sostenuta a  tanti diversi livelli, organizzata allo scopo di colpire a morte.

Nei cassetti di quelle scrivanie lussuose ci sarà della cera, di ottima qualità come il  resto del servizio, con la quale turarsi le orecchie di fronte alle altrimenti convincenti argomentazioni dei nostri difensori.

 

Ma qui di seguito esprimo ora la mia fiducia, la mia speranza, la mia fede.

 

Possibile che la ragione possa essere negata? Ovunque e comunque? No: non è possibile. E' ragionevole pensare che la CAF la riconosca. Se sarà negata qui - sono felice di sapere questa nostra intenzione -  la sosterremo altrove. "Ci sarà un giudice a Berlino". Vicini al  Presidente Preziosi, tutti faremo il possibile per difendere le nostre ragioni. Perché non sarà stata la Federazione ad infangare  il nome del Genoa, ma al contrario sarà stata la Federazione stessa a dimostrarsi oramai e una volta di più, indegna di governare.

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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