Franco Scoglio, UNO DI NOI
Data: 04/10/2005 16.13
Argomento: dalla redazione


Come faccio a smettere di piangerti, a così poche ore...
Non ci riesco, perché mi ricompari davanti, come l'ultima volta che ci siamo visti, che ci siamo parlati, nella Chiesa di S. Pietro alla Foce per dare l'ultimo saluto a Mainetto.
Tu sempre così fiero: eoliano e genoano! Eri vicino a me e a Gennarino Ruotolo e accennavi al tuo futuro, ma preferivi parlare del tuo passato, cioè del Genoa.

 



Come si fa a non vederti, a non sentirti?

Franco, quanti pezzi di Genoa ci hanno tolto in pochi mesi? Adesso è toccato a te. Ma cosa mai abbiamo fatto noi genoani per meritarci tutto questo! Quando finirà questa maledizione?

Non riesco a parlarti senza piangerti. La frase si spezza.

Ti penso nel Paradiso dei Grandi dove puoi di nuovo far scendere in campo il  Capitano e tanti campioni e non: che tattica adotterai? Solo tu sei in grado di spiegarlo con quella capacità da professore e quella grinta che ti hanno sempre contraddistinto.

Lo so, mi volevi bene, ci volevi bene: non lo dimenticherò, non lo dimenticheremo mai!

Per me sei già nel Terzo Anello della Gradinata Nord ad aspettare che i rossoblù scendano in campo, a fare il tifo per il Grifone perché sei stato e sarai sempre “UNO DI NOI”.

mario epifani

 







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