In mani sicure......
Data: 07/10/2005 07.30
Argomento: dalla redazione


Il sogno per il quale quelli di noi con i capelli bianchi hanno lottato per una vita.

Solo che tre mesi fa eravamo tutti convinti di averlo coronato questo sogno, che toccasse finalmente anche un po' a noi stare in braccio della mamma.

 



Oggi, quando pure in molti continuano ostinatamente a credere che quel sogno - nonostante tutto - continua, c'è invece qualcun'altro che considera chiusa la luna di miele col Joker e vorrebbe rimettere tutto in gioco.

Come sempre in questi casi la maggioranza, cauta e prudente, è conservatrice e teme i salti nel buio (a Genova diciamo "maniman...."), ed il ritorno di un recente passato di malinconici annaspamenti in attesa del "Messia".

Ben rappresentativo di questo stato d'animo, anche se un tantinello sull'isterico, quel tifoso che domenica scorsa, alle mie spalle nei distinti, evidentemente eccitato dal secondo striscione, ha urlacchiato per tutta la partita su Sogliano e sul famoso bonifico che deve  arrivare ancora adesso.

Per quello che se ne sa, oggi Sogliano è lietamente in ben altre faccende affancedato (è il manager di "+3" una delle imbarcazioni italiane organizzate per la sfida di Coppa America di vela (che è anche riuscita a battere Alinghi in una recente regata) ed immagino abbia altri pensieri per la testa.

Dunque lasciamolo in pace e non arrovelliamoci i cervelli su cose inesistenti.

Qualcosa comunque c'è o ci dovrebbe essere visto il repentino cambio di "umore" di una parte importante della tifoseria organizzata.

E vorrà dire pure qualcosa se la stessa ACG, questa volta, non ha preso decisa posizione a favore di Preziosi.

Lo hanno fatto invece altri che però, purtroppo, lasciatemelo dire, nel recente passato, tutte le volte che sono sorte contrapposizioni, raramente si sono schierati dalla parte non dico "giusta" - che è sempre un concetto relativo- ma da quella che, alla fine, è risultata "vincente": parlo, ad esempio, dei "casi" Donadoni, De Canio, ecc.

Ma a parte gli improbabili Re Mida che sarebbero pronti ad arrivare e sui quali esprimo tutto il mio scetticismo, resta il fatto che, per quello che mi riguarda, molte illusioni si sono dissolte.

Si parlo di Preziosi e delle grandi speranze che aveva alimentato.

Diciamolo francamente, oggi credo molto meno che questo sia l'uomo che ci porterà la famosa stella o grazie al quale il Genoa potrebbe tornare ai fasti del suo passato.

Non arretro di un millimetro sul fatto che l'uomo sia stato trattato in modo vergognoso sia dalla Magistratura ordinarie che, e soprattutto, da quella sportiva e, non fosse altro per questo, gli confermo la mia solidarietà.

Però ci sono altre situazioni che non convincono.

Non la voglio fare tanto lunga, ma quando si compra una società di calcio, oltre agli stipendi ai giocatori, si devono pagare anche i contributi sociali, l'IRPEF, i debiti che ci si è accollati ed anche i fornitori e non solo se e quando ci si è costretti (magari dopo un arresto, sia pure dovuto a provvedimenti "ricattatori" e strumentali e dopo l'ennesima, ingiusta e vergognosa, gogna mediatica).

Qui mi fermo. La conclusione, un po' amara, e che sì, temiamocelo, magari anche ben stretto questo Presidente, ma niente illusioni e sogni di gloria.

Perchè? Perchè troppi errori, troppi nemici e le risorse non sono infinite, specie se si è costretti a salassi in avvocati e compagnia cantante.

Chiaro anche che la contestazione, sia pure "educata" che alcuni hanno scelto di fare, continuerà e che, come al solito, per noi resta parola vietata una tranquillità "normalità", ingrediente fondamentale per ottenere poi qualcosa sul campo.

Insomma buona fortuna a Vavassori (bravo davvero, almeno sinora) & Company, auguriamoci di tutto cuore che riescano, nonostante gli impervi sentieri che da sempre contaddistinguono il nostro cammino, a regalarci loro un po' di soddisfazioni e di serenità.

In bocca al lupo Genoa. 

Giancarlo Rabacchi







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