Politica dei piccoli passi...
Data: 10/10/2005 10.09
Argomento: il Grifone in campo


A Salerno davanti a 4.606 spettatori il Genoa entra in campo con il lutto al braccio e l'intero stadio si unisce nel commosso ricordo di Franco Scoglio.
Finalmente gli striscioni esposti dai temerari arrivati a Salerno raccolgono il consenso di tutti e recitano: "Onore a te Franco" e "Prof, il popolo genoano ti saluta".. (anche la curva degli avversari dedica al Professore uno striscione.)

 



Il Genoa inizia bene e nei primi 15 minuti della gara
- Ingrosso anticipa di un soffio il colpo di testa di Greco,
- il portiere neutralizza una deviazione insidiosissima di De Vezze
- e si ripete, sempre su De Vezze, respingendo di pugno un gran tiro da fuori area.

Il Genoa è padrone del campo e Grabbi ne è il principale artefice: su di lui vengono giocati quasi tutti i palloni, e si sacrifica a giocare leggermente arretrato per aiutare De Vezze e un Giovanni Tedesco che regista non riesce proprio ad esserlo.

Per la prima volta quest'anno riesco a intravedere una "sorta" di trama di gioco... certamente non ci sono le azioni a cui eravamo abituati fino a pochi mesi fa, ma ci pensa Stellini a riportarmi alla realtà: lui è sempre lo stesso e, come nella gara dell'anno scorso col Piacenza, più di una volta perde palla a metà campo con la squadra pericolosamente sbilanciata in avanti..

La Salernitana prende coraggio e in più di un'occasione le puntuali uscite di Barasso risolvono ogni situazione a noi sfavorevole.

Nel giro di due minuti Grabbi si inventa due meravigliose verticalizzazioni in profondità  (sicuramente Scoglio avrà apprezzato il gesto tecnico dal Terzo piano della Nord) per Sinigaglia che malamente sbaglia.

Il secondo tempo vede i cambi di un affaticato Grabbi con Zaniolo, e di un inconcludente Greco con Minetti.
Al 70" viene battuta una punizione da distanza proibitiva (zona Di Vicino per intenderci), ma uno schema riesce a metterci in difficoltà: la palla invece di essere crossata nel mezzo dell'area, viene passata sulla sinistra al compagno (colpevolmente solo) che scodella un pallone insidiosio che dopo un battie ri-batti viene rinviato da Stellini a un metro dalla linea di porta.

Al 71" Ambrogioni innesca un contropiede lanciando la palla direttamente sul fondo: se non fosse che ci sono tutti i motivi per piangere, nel vedere certe azioni sorge spontaneo un sorriso di imbarazzo e un sentimento di rimpianto per quello che poteva essere ed invece non è...

Al 76" entra in campo Di Vicino e gli spettri di una stagione finita male si presentano davanti ai nostri occhi;. la Salernitana degli ultimi minuti è padrona del campo, il Genoa è quasi fermo e all'83" veniamo salvati dalla traversa e dalla buona sorte (che comunque serve sempre)

Nota positiva dell'incontro è il sospiratissimo rientro di Lamacchi a 6 minuti dalla fine: il buon "Lama" regala al Grifone le ultime due azioni da gol della partita con due cross dal fondo;
il primo finito in angolo ha poi generato un tiro di De Vezze parato a terra dal portiere, il secondo invece, raggiunge Minetti che fa partire un bel tiro ma troppo centrale per impensierire il portiere.

La partita termina qui con note positive (Grabbi, Barasso, De Vezze, Coppola e Lamacchi), e altre negative (su tutti Sinigaglia e Zaniolo).. con un punto in più in classifica e l'imbattibilità che continuiamo a detenere in questo campionato che proprio non dovevamo conoscere.

Cristina Moresino


 







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