Ma quanti bei ragazzi ...
Data: 10/11/2005 13.46
Argomento: il Grifone in campo


 

Genoa             2

(Morga 8' s.t.; De Vezze 14')

 

Pisa                 1

(E. Baggio 19' s.t., rigore)

 

 

Il Genoa ha cominciato vittoriosamente il suo cammino in Coppa Italia, che speriamo sia lungo, malgrado che uno striscione nei distinti annunci che essa "non ci appartiene". Ma il grande interesse di questa partita consisteva nella presa di contatto con la prima squadra da parte di un manipolo di ragazzi provenienti dalle giovanili.

 

 



 

La formazione rossoblù era un misto di titolari della prima squadra, di riserve e di  giovani non appartenenti alla rosa, in misura diversa emozionati. La prima fase della partita ha visto il dominio del Pisa, più omogeneo e prevalente per esperienza e fisicità. A metà campo i genoani non trovavano la giusta posizione e all'attacco per mancanza di intesa nei passaggi si facevano errori su errori. Ma davanti a Barasso, che dava naturalmente sicurezza, teneva bene la giovane difesa, con particolare merito dei due centrali. Insomma, l'insieme era un po' scombiccherato e lo zero a zero del primo tempo un risultato fedele. Però ad un certo punto già si era visto che, ad esempio, tra De Vezze e Botta nasceva un modo di stare in campo più efficace e prendeva vita un reparto; insomma la squadra cominciava a dispiegarsi e riusciva ad andare anche in gol, giudicato però irregolare dal guardalinee.

 

Nella ripresa venivano sostituiti Zaniolo, che oltre a non essersi ancora bene ripreso aveva ricevuto una ferita alla testa, e Minetti, il quale, forse per l'ansia di mettersi in luce, si era spesso intestardito un duelli con un terzino avversario difficile da superare con la palla al piede. Ulteriore iniezione di gioventù, quindi, e si è visto subito che tra questi giovani, ora in maggioranza anche in attacco, correva una migliore intesa. Il Genoa ha cominciato veramente a manovrare e ha segnato due porte, con un po' di fortuna: la prima di rapina, la seconda perché un ottimo tiro (il pallone si prestava ad essere tirato benissimo) ha carambolato su un fianco e poi su un palo prima di entrare.

 

Purtroppo nella reazione del Pisa un difensore commetteva un evitabile ma netto fallo da rigore, trattenendo un avversario in mischia, con la conseguenza di rimettere in pericolo la qualificazione. Sul conseguente tiro dalle 12 yarde Barasso beveva la finta dell'esperto Baggio, ma in compenso salvava la vittoria nel finale con una eccellente parata sotto la traversa su tiro a bruciapelo ancora di Baggio.

 

Bisognerebbe ora qui offrire una prima valutazione nei singoli della nuova gioventù entrata nei ranghi della prima squadra. Compito impegnativo disquisire delle differenze, perché tutti sono da lodare e citarne alcuni significherebbe trascurare immeritatamente altri. Avevo notato Volpara, su un campetto sopra Molassana, quando era un esile ragazzino di neppure 14 anni e l'ho rivisto ieri sul Ferraris, acquistata corsa e potenza, mettere il piede nei due gol: come ci trasforma il tempo! Per movenze e il fisico Panizzolo (?), quello col N° 4, mi ricorda un Rivara giovane. Ma queste sono impressioni personali di colore, non valutazioni tecniche; per le quali ci rimettiamo al tempo e alla mano degli allenatori del Genoa. Non vorremmo disturbare i lavori in corso ...

 

Però, diciamo: forza, ragazzi! Il vostro avvenire sia anche un po' il nostro.

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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