Fondazione: mah? Fondazione:sì!
Data: 20/11/2005 21.05
Argomento: dalla redazione


Sulla Fondazione alcuni vorrebbero avere le idee un po' più chiare ed anche per questo aspettano prima di "scaldarsi".

E' una posizione per certi versi condivisibile, anche se, peraltro, già alcune delle anticipazioni emerse paiono, in effetti, estremamente positive.

 



Mi riferisco ad esempio ai discorsi sull'impegno che la Fondazione dovrà mettere innanzi tutto verso i giovani.

Passaggio che, immagino, sia da intendersi  anche e soprattutto come una maggiore attenzione e cura da dedicare alla scuola calcio, allo stesso settore giovanile, ed a tutte quelle altre iniziative a carattere promozionale e di prestigio indispensabili per tenere alto il nome del Genoa e diffondere tra i più giovani (che altrimenti sarebbero "persi") l'amore per i colori rossoblù.

Iniziative ed attività, mi riferisco ovviamente a queste ultime, sin qui demandate per lo più alla buona volontà se non al volontaristico entusiasmo dei tifosi (tanto per intenderci parlo ad esempio dei concorsi nelle scuole, dello Spensley, ecc, ecc.).

Penso poi all'indifferibilità di esigenze come quella della creazione di una specie di Museo dove raccogliere e conservare con la dovuta cura, oserei dire sacralità, tutti i cimeli e le memorie della storia centenaria del Genoa e della sua tifoseria.

Ci sono genoani (mi vengono in mente i nomi del Prof. Massa, del Sig. Mantero, ed altri) che stanno dedicando una vita alla raccolta di tutto ciò che riguarda il Genoa e la sua storia e che credo sarebbero ben lieti di donarli al Genoa ed alla comunità genoana.

Ma a condizione che sia conservati nel tempo con lo stesso amore e la stessa cura con cui loro li hanno raccolti.
 
Sono i due "versanti" prima citati (giovani e storia del Genoa) quelli nei quali, a dire il vero, i vari Presidenti che si sono avvicendati alla guida della Società non hanno mai manifestato molto interesse e tanto meno entusiasmi particolari e che invece avrebbero meritato e meritano sempre il massimo dell'attenzione.

Chiaro che i Presidenti di turno fanno di tutto per ottenere con la prima squadra i migliori risultati possibili ed a questo obiettivo si dedicano anima e corpo.

Ben venga allora chi, come parrebbe appunto la Fondazione, vuole avere anche altre missioni per le quali "investire" (in senso lato) le sue migliori energie.

Ho qui fatto due esemplificazioni di campi di possibile "interesse" della Fondazione, ma è chiaro che ce ne sarebbero moltissimi altri come tante altre sono le possibili iniziative da perseguire, se volete, altrettanto importanti.

Possibilmente  senza arrivare a certi "lugubri" spargimenti di ceneri e pratiche simili di cui si legge in questi giorni che, francamente, lasciano un po' perplessi, intristiscono abbastanza e sulle quali non so in quanti si sarebbe d'accordissimo.
 
In questo contesto, sia pure garantendo all'"idea" Fondazione il massimo di disponibilità, non trovo controproducente la posizione di coloro che preferiscono attendere quel minimo necessario per vedere fissate poche e fondamentali regole, auspicando siano chiare, precise, trasparenti e ben meditate, oltre che condivise e soprattutto condivisibili dai più.

Tutto questo in modo che (anche se immagino non ce ne sarà gran che bisogno) i genoani tutti siano incentivati al massimo a dare il loro entusiastico (come sempre) contributo e pazienza se, come argutamente ha osservato Nemesis, le Orsoline se la dovessero avere un po' a male.
 
Questo non vuol dire fermare la discussione, ma solo auspicare che la stessa, oltre a preoccuparsi della "materialità" (mai abbassare la guardia da buoni genovesi) si articoli possibilmente anche e soprattutto in modo propositivo concentrandosi, magari, sulle proposte meglio viste e ritenute che possano portare, ammesso che ce ne sia bisogno, nuovi ed ulteriori entusiasmi a quest'iniziativa che, giustamente, sta suscitando così tanto interesse.

Giancarlo Rabacchi

 







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