Ancora una volta, una stoccata basta
Data: 13/12/2005 01.09
Argomento: il Grifone in campo



Genoa                                 1
(Stellini 3' s.t., rigore)

Sambenedettese                 0


Quinta vittoria per 1-0 del Genoa nelle ultime 10 partite.

Come tutte le quattro precedenti con questo punteggio (Pavia, Pro Sesto, Spezia, Lumezzane), non è stata una vittoria facile da conquistare. La Sambenedettese, quantunque fino a ieri fosse la peggiore difesa del campionato e fuori casa, dopo la prima partita vittoriosa a Teramo, avesse sempre perso (0-3, 0-1, 0-2, 0-5), ha impostato una partita rognosa e molto volitiva, presentandosi come un avversario piuttosto coriaceo da masticare.

 



Ha fatto vedere anche qualche ottimo giocatore, come  il N° 10, il giovane Perulli, un tipo alla mezz'ala antica, sgusciante, anche autore del passaggio che ha aperto la via all'azione più pericolosa degli adriatici, quella sventata da Gazzoli in uscita. Il nostro Lamacchi, che rientrando in isquadra certo aveva desiderio di brillare in avanti, ha trovato sulla sua strada questo ostacolo!. 

La risoluzione, come altre volte, è arrivata da un episodio favorevole, cioè dalla decisione dell'arbitro di darci un calcio di rigore. Favorevole, in quanto di  richieste di rigori ce ne sono state più d'una e il giudizio dell'arbitro poi cade tra noi dalle stelle. Non era certamente rigore quello chiesto da Caccia al quarto d'ora circa del primo tempo, perché atterrato. Quello concesso veniva da una lotta corpo a corpo di Zaniolo col suo marcatore, su cui avrebbe potuto piovere il fischio dell'arbitro che favorisce il difensore in caso di fallo contemporaneo e reciproco; ma Zaniolo la vinse e arrivò al tiro, che fu impedito dalla trattenuta del difensore, determinante. Ci fu poi un fallo questa volta netto e importante, anche se non plateale, di trattenuta per la spalla mi sembra su Caccia, su un'azione che continuò con un forte tiro di Rossi. Infine il N° 8 della Sambenedettese ebbe agganciato il piede da Baldini e si tuffò a terra, anzi lo fece in anticipo. Abbiamo visto molti rigori dati per azioni simili. Gli amanti della moviola dicono che se c'è contatto allora c'è rigore, ma naturalmente non è così.      

Dunque, la stoccata decisiva proviene un po' dal al caso.

Ma il caso ha davvero importanza?

E' una vecchia domanda.

Per quanta parte ha influito la casualità in questa serie di risultati positivi della nostra squadra?

Forse il Genoa quest'anno in campo (dico in campo) ha una certa fortuna amica?

La storia del calcio dice che molte vittorie per 1-0 appartengono a squadre forti. Una serie famosa di risultati di 1-0 fu della "Juventus del quinquennio" (5 scudetti di fila) negli anni '30. Io personalmente ricordo una serie del forte Modena intorno al  '48, con un terzino che conoscemmo poi da allenatore, Silvestri (la ricordo come una difesa molto dura).

Basare la forza della squadra sulla difesa, fare attenzione a bloccare la via agli avversari, attendere che venga il momento favorevole per mandare la palla nella porta di fronte. Questo momento appaia anche per caso – ma sarebbe un caso che non apparisse nello svolgersi della partita. Saperlo cogliere. Una stoccata basta.

Facile a dirsi, ma per farlo occorrono delle qualità morali, ancora più che tecniche. Queste qualità sono: compattezza nella squadra, collaborazione, fiducia in sé.

Allora queste vittorie non sono più un caso.

Esiste però un  pericolo.

Le qualità morali del collettivo e la fiducia in sé individuale possono cedere di fronte a difficoltà esterne, vale a dire partite sfortunate, o interne alla compagine, vale a dire dissapori; e le prime possono essere cause delle seconde.

Attenzione, dunque, che la bella macchina non abbia a subire intoppi.

Vittorio Riccadonna

 







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