Il pareggio che tu volevi
Data: 19/12/2005 17.27
Argomento: il Grifone in campo


 

Cittadella                   1

(Sestu, 18' p.t.)

 

Genoa                         1

(Zaniolo, 38' p.t.)

 

 

 

Ce ne ritorniamo dal sole freddo di questa simpatica cittadina addossata alle Prealpi con in tasca quel punto in classifica che abbiamo perseguito.

 

E' stato il secondo pareggio consecutivo in trasferta, ma quanto diverso da quello di Monza. La' era stata una battaglia sul fango, contro una squadra ancora ambiziosa; qui, una contenuta difesa di fronte ad una bella squadra manovriera, soddisfatta della sua classifica e non  posseduta da una vera volontà di vittoria.

 

 

 

 



 

Il Genoa è stato veramente vivo soltanto quando si è trovato in perdita. Allora ha  prodotto uno sforzo offensivo che, per merito o per fortuna, ha ottenuto il pareggio nel giro di venti minuti. Dopo di che, tutta la squadra ha manifestato interesse più a proteggere la propria porta che a violare ancora quella avversaria.

 

Le due porte sono state segnate su calcio d'angolo, in modo tatticamente interessante. Infatti è strano che Zaniolo abbia potuto segnare il suo bellissimo gol in piena area di rigore tuffandosi quasi a terra: la palla ha superato un assembramento di giocatori sul primo palo ed è caduta in uno spazio vuoto con traiettoria molto curva – così almeno mi è sembrato. In precedenza il Cittadella aveva sfruttato, durante il calcio d'angolo, un blocco ai danni di Gazzoli, formato dagli attaccanti ma anche dai difensori: la palla era arrivata in area di porta un po' corta e il nostro portiere, inizialmente sul palo distante, non ha trovato spazio sgombro per intervenire in linea diretta. La palla è spiovuta tra diversi giocatori ed è entrata nella porta libera.

 

Ancora una volta, osserviamo in questa serie C un avversario bene organizzato, che sul piano del gioco collettivo dobbiamo riconoscere bravo e superiore a noi. Al confronto, sembra quasi che la nostra squadra sia ancora da costruire; eppure questi ragazzi hanno fatto risultati meravigliosi, non hanno fallito un colpo, ed evidentemente non è più un fatto casuale. La forte difesa è il nostro scudo, valido ancora pur se anche ad essa mancavano titolari. Poi dovranno pure finire questi infortuni e malanni a catena, il nostro allenatore potrà dedicarsi a un compito più creativo, diverso dall'inventare continuamente nuove formazioni. Vedremo se passate le feste si potrà lavorare per una migliore articolazione del gioco d'attacco.

 

Vittorio Riccadonna

 

  

 







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1576