Ripescaggi
Data: 24/06/2006 07.26
Argomento: dalla redazione


Parlare di ripescaggi in questo momento è certamente inopportuno, oltre che prematuro.
Peggio si rischia di fare la pessima figura degli avvoltoi.
Credo, invece, ci voglia per le tifoserie delle squadre coinvolte in Calciopoli quel rispetto e la solidarietà che a suo tempo, per la verità, ben pochi hanno avuto per noi.

 



Ci sono però dei parlamentari che già si sono mossi, si sono, come si dice, portati avanti con il lavoro, meno prosaicamente direi che hanno messo le mani avanti.

Certo che se in A ed in B si libereranno dei posti qualcuno dovrà pur occuparli.

Personalmente le promozioni ho sempre preferito conquistarle sul campo piuttosto che a tavolino, ma è anche vero che a noi non è stata concessa alcun’attenuante, c’è stato negato un giusto processo e c’è stata sottratta, a tavolino, la serie A conquistata sul terreno di gioco (siamo stati meritatamente in testa al campionato per tutta la stagione).

Per evitare polemiche e prevedibili facili ironie, affermo subito che al risarcimento "in natura" (non si parla ovviamente di vallette TV) preferirei un congruo risarcimento economico e la ripetizione del processo dove avremo, finalmente, modo di difenderci di fronte a giudici che sappiano ascoltare anche le nostre ragioni, che non si riuniscano in camera di consiglio insiema ai rappresentanti dell'accusa, che maturino le loro oneste convinzioni senza veline preventive e che ci diano la giusta punizione, magari riconscendo anche le minime ragionevoli attenuanti.

E che la nostra pena (se risulterà che abbiamo sbagliato) sia proporzionata, conforme alle regole e coerente con quelle che saranno applicate per i ben più gravi illeciti che sono sotto giudizio in questa tornata.

Chiaro che rimanere in B, e cioè in una categoria che sarà presumibilmente affollata da tanta “nobiltà decaduta” (non solo nel calcio….), non è in questo momento il massimo, almeno che non si ritenga di appioppare anche tanti e sacrosanti punti di penalizzazione per riequilibrare la situazione, non danneggiare le squadre di questa categoria e rendere il prossimo campionato cadetto ancora più bello ed interessante.

Altra situazione che si prospetta è quella di riportare il campionato di A a 18 squadre.

Pare, a questo proposito, che lo richieda anche l'organismo internazionale che guida il calcio ed anche, soprattutto, per chiudere, finalmente, con le macerie dell’era Carraro (voleva radiare noi, pare proprio che alla fine le pedate nel sedere le prenderà invece lui!).

Lieti che l’uomo nero abbia fatto la fine che si meritava, dobbiamo, però, prendere atto che i criteri di ripescaggio che lui aveva fatto approvare, probabilmente per mettersi in pace con la sua coscienza sporca, difficilmente potranno essere confermati e, dunque, meglio non farsi troppe illusioni e, come dicevo, organizzarsi mentalmente e materialmente per conquistarsi la serie A sul campo.

Chiaro che in caso di ripescaggi al Genoa, per tanti motivi, non mancherebbero le credenziali ed i titoli sufficienti.

Vorrei in materia spendere una parola anche per un’altra squadra e cioè il Bologna, di cui si è parlato qui più volte argomentando di zozzerie ed in particolare di doping amministrativo.

Gazzoni il suo ex presidente è, in sostanza, fallito per aver voluto sempre pagare l’IRPEF sino all’ultimo centesimo.

La sua squadra, che non ha potuto rinforzare, è finita in B a differenza di altre che, anziché pagare il dovuto, hanno fatto ricorso a mille ed uno stratagemma, rateizzazioni a hoc comprese, si sono invece rafforzate con acquisti di giocatori, che sinora hanno continuato a militare nella prima serie, anche, e soprattutto, grazie ad amicizie e coperture illecite che ora sono state scoperte.

Le vittime di Carraro, l’uomo nero ora si può dire per la vergogna, le vogliamo indennizzare, anche per dare un segnale forte?

A suo tempo la Fiorentina era stata “risarcita” per il trattamento subito (e le storie attuali non sono molto diverse), un precedente mica da poco.

Insomma non si vuole tirare nessuno per la giacchetta, ma il Commissario Rossi, persona autorevole che merita rispetto e stima, speriamo sappia affrontare anche questo delicato passaggio con la decisione, l'abilità e la misura dimostrate sin qui e che, alla fine, faccia con equità in modo che tutti i conti tornino.


Giancarlo Rabacchi







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