''Genoa mio...'' di Nemesis
Data: 01/10/2006 10.34
Argomento: l'opinione


Genoa mio, oggi ti ho amato profondamente.

 



La contabilità ha sentenziato i tuoi limiti ma non i tuoi confini, e il messaggio segreto del tuo divenire accarezza il domani.

Ti ho amato mentre spremevi le ultime gocce di energia, ed io con te a contorcermi sulla sedia elettrica del mio tinello maron.

Hai tracciato un solco insuperabile tra il fango che abbiamo alle spalle e il giardino che ci ospiterà, perchè i tuoi affondi incidono il futuro.

Hai mostrato ai ragionieri della pedata il coraggio della tua partita doppia, sconfitto sul campo e vincente nel cuore.

Si dirà... sì, ma i punti... e i punti verranno come ben sa il contadino che semina il grano misurando la luna e la pazienza.

Quando cuci la tela del tuo gioco, noi che sappiamo, si resta muti, attenti, fiduciosi, perchè il lampo è imminente e solo gli scettici stupiranno.

Lasci intendere che solo vincendo ti placherai, e perdere così non è morire.

Oggi ti ho amato profondamente perchè temevo di coglierti debole e impaurito, ma il pavido ero io che  mi tappavo gli occhi per non soffrire mentre tu danzavi in campo come il cigno di Tchaikovsky.

Ti ho visto saltare incitando gli infedeli... "lo cavalcone è solido et robustoso, homini di poca fede" e il precipizio, che pure brucia, si fa più lieve.

C'è un'altra partita che giochi ogni volta, che non distribuisce punti ma accredita riscossa morale: il tuo modo di mostrare il Grifo sul petto è il nostro orgoglio e la tua occasione per farti ammirare, e anche invidiare per quel piglio coraggioso che offre la catarsi all'immagine ferita.

Oggi ti ho amato profondamente perchè mi hai rappresentato, perdente ma non vinto, battuto ma non sottomesso, ingenuo ma coraggioso e il vederti così umano, gravido della fatica di vivere e rapinato dei tuoi meriti, è stato come ritrovarmi.

Il bilancio assegna le colpe ma non distingue fra un portiere che esce male, un esterno che esce espulso o chi ha il goal nei piedi però non gli riesce, ma la cronaca è debole rispetto al messaggio che impregna l'aria: questo Genoa è l'esitazione tra un prima e un dopo, è il sussulto di chi ha compreso che la felicità non sta sulla vetta, ma nell'energia che serve per arrivarci.

Alè.

Nemesis







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