Scialbo secondo tempo, sconfitta inevitabile
Data: 02/03/2008 18.14
Argomento: il Grifone in campo


 

Cagliari      2      (pt 29'-46' Acquafresca)

Genoa        1      (pt 14' Lucarelli)

 

In una giornata abbastanza storta sorge spontanea una domanda: già esaurite la rabbia e la gran voglia di rivalsa post derby?

 

 



Il Genoa, infatti, è apparso un po’ scarico e senza le grandi motivazioni messe in mostra, ad esempio, nella partita di Udine.

Per di più la squadra intoppa anche in una giornata abbastanza storta di quelle, per intendersi, in cui gli altri raccolgono oltre i loro meriti.

Alla fine lasciamo al Cagliari tre punti per sperare ancora, mentre noi vediamo allontanarsi il possibile insperato obiettivo UEFA che cominciava a stagliarsi all’orizzonte.

Se ne potranno dolere solo gli incontentabili, certo che però, auguriamoci che, d’ora in avanti, non vengano meno le motivazioni necessarie per centrare un altro obiettivo non trascurabile e cioè, detto fra noi, quello di provare a vincere lo scudetto cittadino.

La traversa a portiere battuto di Criscito ed il quasi immediato eurogol costruito dalla premiata ditta Cossu – Acquafresca (spettatore un po' distratto De Rosa) hanno tagliato molto le gambe ad una squadra bella come sempre, ma meno cattiva ed incisiva del solito.

La “mazzata” è stata poi data da quel gol piuttosto occasionale al 46 del primo tempo e dall’evidente venir meno delle forze fisiche e mentali accusato nella ripresa.

Non credo, infatti, ci sia stato un peccato di sottovalutazione della squadra avversaria né di “montaggio della testa” dopo le due belle recenti vittorie, più facilmente hanno ridotto le nostre possibilità la stanchezza per le tre partite ravvicinate, le squalifiche e certe assenze, in particolare nel reparto arretrato.

Dei singoli dirà meglio il pagelliere, certo che le prove di Leon e di Sculli non sono state esaltanti, e gli infortuni patiti da Fabiano e Rubino hanno condizionato i cambi e, in conclusione, nella "famosa" ripresa non siamo stati praticamente neppure in grado di creare decenti occasioni da gol.

Lo stesso Borriello non può fare sempre “miracoli”, mentre Figueroa, a differenza di altre volte, non riesce più ad “entrare in partita” sfruttando gli spezzoni che gli vengono concessi.

Intrigante poi, e purtroppo in senso negativo,  è la contemporanea ”esplosione” fiorentina di Papa Waigo.

Un giocatore per il quale, forse, non abbiamo avuto abbastanza pazienza, ma può capitare, vedi in positivo per noi il “caso” Borriello.

Il Genoa, comunque, ne avrà in ogni caso dei vantaggi o economici o riprendendoselo a fine stagione se continuerà così.

La cronaca della gara è ricca d’episodi nel primo tempo dove il Genoa non avrebbe meritato lo svantaggio, ma poi la sterile ed inconcludente supremazia territoriale della ripresa ha fatto dire al solito “acido” nostro ex Presidente Massimo Mauro, che il Cagliari è stato “meglio”.

Sarà, e, comunque, chi vince, alla fine chi vince ha sempre ragione e, dunque, viva il Cagliari squadra con la quale, del resto, la tradizione non ci è mai stata troppo favorevole.

Ora ci aspetta anche un ciclo abbastanza impegnativo al quale non ci avviciniamo proprio al meglio, ma questo non esclude, anzi, che ci aspetti qualche bella sorpresa, a cominciare, perché no, proprio dalla sfida di domenica prossima con la Juve.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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