Le carte in tavola di Gasperini
Data: 30/03/2008 01.10
Argomento: dalla redazione


 

 

Ho letto questa sera i vari commenti circa lo scambio di pubbliche dichiarazioni tra Gasperini (anzi, addirittura, parmi, conferenza stampa) e Preziosi. Begli, estesi commenti, dei miei cari e intelligenti amici, ma ora voglio io tirare più al centro, semplificando la questione, che è banale.

 

 



Gasperini sentiva su di sé la pressione di chi sognerebbe di vedere Borriello e Figueroa collaborare a un giuoco d’attacco di altissima fattura e pensa che rinunciare a uno dei due sia un delitto. Questa pressione dura da tempo e ora la fa impellente l’epifania di Figueroa.

 

Gasperini invece vuole in isquadra 9 cursori votati alla difesa nei momenti di non possesso di palla.

 

Gasperini oggi è un vincitore. Le sue idee si sono dimostrate efficaci. Il suo lavoro, di alta qualità. Merita riconoscenza e riconoscimento. Ha ricevuto offerte (presumo). E’ ammirato e può imporre condizioni.

 

Ha voluto affermare: sapevate come voglio disporre la squadra, se non vi vado bene ditemelo. Ha voluto confermare in pubblico la sua inflessibilità tattica.

 

La mia personale opinione, sulla questione, non ha importanza. Se la volete sapere, in generale apprezzo il giuoco d’attacco a tre punte, ma non penso che esista una tattica ottima indipendentemente dalle caratteristiche dei giocatori; questo mi suggerisce la storia del calcio, ricordando formazioni di vertice in cui, di volta in volta, tattiche diverse erano meravigliosamente connaturate alle inclinazioni dei giuocatori. Forse se allenata da Gasperini la grande Ungheria del 1952 non sarebbe esistita... ma i paragoni sono difficili, anzi forzati; quei tempi sono lontani - dimenticate questa frase.

 

Ma si può trasferire Borriello tra le riserve, o fargli fare mezza partita, o una partita sì e una no?

 

E si può ricacciare nell’oscurità un Figueroa, che, a parte la sua valentia, tanti sacrifici ha sofferto, tanto affetto per l’ambiente porta, e sul quale tanto il Genoa ha investito e puntato?

 

Quindi, a fine stagione uno dei tre, tra Gasperini, Borriello e Figueroa, se ne deve andare, irrimediabilmente.

 

Penso che sarà Borriello.

 

Il quale, prima ancora che per valutazioni di mercato ancora da definirsi, dunque ci lascerà per rispetto alla granitica visione tattica del nostro allenatore.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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