Il Genoa gioca, diverte e vince
Data: 13/04/2008 23.19
Argomento: il Grifone in campo


Genoa        3  (st. 8' Di Vaio; 15' Borriello; 24' Sculli)

Torino        0

e complica la situazione al Toro (peccato) ed a Novellino (pazienza...)

 

 

 



La partita della domenica è, od almeno dovrebbe essere, divertimento, festa, allegria.

Verità tanto ovvia e scontata che rischia d’essere banale, solo che, oramai da tempo, non è più così.

Quello che ancora ci si ostina a definire lo sport più bello del mondo si è molto trasformato, meglio dire "deteriorato" ed un po’ tutti hanno fatto la loro parte per rompere il giocattolo, rovinarne l’immagine e renderlo sempre meno fruibile e godibile.

Queste premesse, solitamente, s’usano per introdurre e commentare eventi negativi ai quali di volta in volta capita d'assistere.

Per una volta, invece, si vuole andare a parare da un’altra parte vale a dire commentare l’ennesima bella e divertente partita che, in particolare quest'anno, il Genoa ci ha abituato a vivere e godere.

Questa domenica è stato battuto il Toro conquistando anche la matematica salvezza in Serie A, considerati i risultati delle squadre che "annaspano" a fondo classifica.

Ora bisognerà difendere questo splendido ottavo posto in classifica al quale ci siamo un po' affezionati e, magari, provare a migliorarlo ancora, visto l'attuale straordinario stato di grazia dei nostri giocatori.

Unica nota stonata, e non certo per "colpa" della Nord, i ripetuti cori anti Secolo (e le contestazioni ai giornalisti di quella testata in tribuna).

Ancora una volta il primo (?) giornale cittadino l'ha fatta grossa.

O.K. c'è stato un deferimento, lasciamo stare il merito sul quale ci sarebbe e ci sarà da discutere, ma certi titoloni in prima pagina...CAOS NEL GENOA ....e le locandine allarmistiche affisse per tutta la città sono state un pessimo esempio di gogna mediatica fuori luogo, peggio di cattivo giornalismo.

Delle due l'una: o sono poco e male informati (alla faccia della loro professionalità) od hanno voluto strumentalizzare l'episodio per provare a vendere qualche copia in più.

Ci saranno forse anche riusciti, ma ora altri ancora si uniranno alla schiera dei non pochi che il monono già non lo acquistano più dopo la nota "gogna mediatica" (evidentemente un vizio cui non sanno resistere, ma solo se c'è il Genoa di mezzo) di qualche estate fà. 

Un bel Genoa dicevamo, molto meglio organizzato dell’avversario di turno, il deludente Toro di un Novellino sbeffeggiato alla grande da chi, più ed oltre le panchine genovesi sulla sponda sbagliata, non dimentica certi episodi del passato giudicati non troppo trasparenti (il genoano si sa ha la memoria lunga sia nel bene che nel male).

Che piacere dicevamo quest'anno andare allo stadio, oramai il divertimento è garantito ed il Genoa made Gasperini continua a volare alto dimostrando crescenti autorità e disinvoltura.

Come al solito meglio nella ripresa quando il Genoa, spesso, diventa irresistibile, prima lavora ai fianchi e poi getta sul piatto della bilancio la sua migliore condizione fisica.

Se poi al solito Borriello, oramai incontenibile verso la vetta dei capocannonieri, il record rossoblù di Trevisan e la maglia azzurra, ci aggiungi un Di Vaio sempre più convincente (anche qui bravo il Mister ad averlo capito)  chiaro che per il Toro abbastanza disastrato ed inconcludente, almeno oggi, non c’era scampo.

Tutti bravi e degni d’applauso i nostri giocatori.

Un tantinello sopra gli altri lo straordinario Milanetto che impressiona per la padronanza del gioco e l’autorità che dimostra e Bovo che quasi sempre anticipa splendidamente l’avversario e poi inizia l’azione offensiva.

Il Genoa ha però anche altre notevoli frecce al suo arco quali l’inesauribile Rossi, Konko e Sculli che cresce di partita in partita in partita ed è oramai insostituibile, visto che ora ha pure il "vizietto" del gol.

Dietro poi Rubinho, Lucarelli e Criscito sono tre sicurezze e Leon, giocatore che a volte fa arrabbiare qualcuno, da sempre il suo contributo in termini d’imprevedibilità, ma copre anche e dimostra anche di saper finalmente leggere meglio la partita.

La conclusione che suggerisce l’esame della partita con il Toro, a conferma di quanto visto nelle precedenti, è che il Genoa è una squadra vera, costruita bene, allenata meglio dove tutti sanno dove e come stare in campo, e si aiutano tantissimo.

Si è creata insomma la situazione ideale nella quale i giocatori tutti sono portati a, e messi nella condizione di, dare il massimo, cosa che è avvenuta puntualmente anche oggi come durante l’arco di tutto il torneo con poche eccezioni dovute a fattori e situazioni contingenti o casuali.

Ma cosa volere di più considerato che la perfezione non è di questa terra?

Magari solo che una squadra costruita tanto bene non venga “smontata” subito, ma, per quanto ragionevolmente possibile, confermata e migliorata.

Buon lavoro Prez, Mister e quant’altri addetti ai lavori.

Giancarlo Rabacchi







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2149