Chilometri e chilometri.....
Data: 25/04/2008 09.35
Argomento: dalla redazione


 

Viviamo un periodo che, genoanamente parlando, il minimo che lo si possa definire, sarà anche banale, è straordinario.

 

 



Ottavo posto in classifica, sogni di UEFA, Borriello, Konko, Criscito, Bovo, Figueroa, mercato, ecc.
 
In questi frangenti capita di fare tra se e se più di una riflessione e poi magari ti accorgi che non sei il solo e che un certo comune sentire non è poi così tanto raro.

Intendiamoci il tifo e, temo, quello rossoblu in particolare, difficilmente vive situazioni di grandissima unanimità, anzi, diciamocelo, forse neppure in periodi tanto propizi quanto questi.

A volte, e non proprio raramente, viene, pure, di dubitare che sia in atto una gara (guerra mi parrebbe eccessivo) non dichiarata tra chi è più "bravo”, intendo dire più genoano.

I cartelli immancabili che in TV vedi, con un po’ d’invidia, sui campi più lontani e disparati della penisola (e, chissà, speriamo presto di nuovo d’Europa)  “XYX......” PRESENTE!" sono po’ come apporre il certificato “doc” sui vini migliori.

Conoscevo una brillante e garrula ragazza che non nascondeva di misurare in km di “arnese” diciamo così entrato in galleria (però che fantasia..)  la capacità femminile d’avere ottimi, intensi e piacevoli rapporti con l’altro sesso.

Il genoano vanta e raffronta la sua genoanità con gli altri  in km percorsi per viaggiare e sostenere la squadra del cuore.

Sempre con un pizzico di malcelata invidia non di rado mi succede di scherzare con gli amici… “Voi prima che tifosi siete dei globtrotters”…...

Come in ogni medaglia anche qui c’è un rovescio: solo due nomi tanto per capirci, “Firenze” e “Ravenna” (a proposito è proprio vero che nella vita a volte “ci si rincontra", vero Novellino?).

Preso oramai l'abbrivio, mi lascio scappare anche alcune “battutaccie” sull’eterna ed all’ultimo respiro (magari non è propio così) “competizione” del genoano più “doc” che vede in lizza:

- i "sapientoni", meglio gli eterni mugugnoni, ma guai a chiamarli “incontentabili”; non pochi di questi preferiscono la tribuna, del resto, visto che pagano di più (proprio tutti?) scontato un certo loro atteggiamento abbastanza "sostenuto";
-  i "severi" custodi dell’ortodossia genoana; non arrivo a definirli “guardiani della rivoluzione”, ma il loro argomento preferito, se non proprio l’unico, è “ ironizzare e censurare” ” senza tregua gli incauti giudizi dei meno ortodossi (anche se certi giornalisti.....); al loro confronto la Santa Inquisizione e/o Mc Carty erano dei dilettanti (forse esagero, ma questi non te ne fanno davvero passare liscia una……);
- i pragmatici che, come S. Tommaso, vogliono sempre “mettere il dito”; loro non lesinano l’applauso quando si vince, sono, però, inflessibili a fischiare se e quando le cose vanno meno bene; purtroppo per costoro, una certa razionalità non gode di grandi simpatie, anzi, più facile sia loro "rinfacciato" d’essere piuttosto bravi nell’ahimè diffusa specialità della “salita sul carro”;
- gli specialisti in striscioni (qualche volta anche apprezzabili, tipo..”ti aspettiamo Pippo”); guai ad adombrare che “soffrano” di una malcelata e, temo, malintesa voglia di protagonismo;
- i genoani dei distinti, spesso con i capelli sul grigio (ma ne conosco anche variabili sul rosso e/o biondo nonchè castano che levati!), un ”incrocio” tra il genoano della nord (ma lì pare che “grigioni” ora non ne vogliano più) e della tribuna; costoro sono, per lo più, d’indole “governativa“ e praticamente quasi sempre “allineati e coperti” (a me in talune occasioni fanno pensare un po’ al famoso corteo d’impiegati e quadri della FIAT), ma guai a dirgli che, a volte, sono piuttosto “suscettibili”, se però qualcuno li costringe a vedere la partita in piedi, s’incazzano di brutto.

E qui si potrebbe andare avanti ancora per un po'.

Proprio vero, però, che, quasi senza accorgertene, in certi casi la tastiera ti prende la mano.

Quella che, infatti, avrebbe dovuto essere una breve premessa a certe idee e ragionamenti che avrei voluto esporVi sul momento del Genoa, sul mercato, sulle situazioni intriganti di Borriello, Konko, Criscito, Bovo, Figueroa, ecc. è diventata un po’ tanta, forse anche….. “troppa”.

Più che un “pezzo” sono davvero pensieri in libertà, a proposito di, ecc. che, tra l’altro, e non vogliono essere una critica né un attacco verso alcuno, magari mi si chiederà, ma tu come ti “cataloghi”?

Credo di avere i pregi ed i difetti di un po’ tutte le categorie che ho provato ad elencare (anche se non ho mai fatto striscioni, qualche manifesto, anni ed anni fa, però si).

Ho la mia storia di genoano su cui mi capita a volte anche di riflettere, forse ci sono stati anche errori ed eccessi di gioventù (verbali, ma non mai di tipo teppistico e/o giù di lì), ma credo e spero che la passione autentica e genuina finisca per valere e conti, per me come per tutti, più di tutto il resto.

Forza Genoa, sempre.

Di Borriello, se volete, ne parliamo la prossima volta.

Giancarlo Rabacchi







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