La frase "Tutti i sogni possono diventare realtà se solo abbiamo il coraggio di inseguirli" che così bene si avvolge intorno alla genoanità fu pronunciata da Walt Disney, uno che di sogni realizzati se ne intendeva moltissimo e che grazie ai sentieri misteriosi che solcavano la sua mente è stato capace di fare sognare tutti i bambini del mondo.
Credo che questo modo un poco onirico di vivere il nostro grande amore per il Genoa sia sostanzialmente la caratteristica che ci permette di essere diversi da ogni altro tifoso e che ci consente di sopravvivere ai milioni di tsunami che hanno inondato ciclicamente i nostri territori.
Non solo di sopravvivere, ma di rafforzarci di crescere e di attestarci su posizioni sempre più inespugnabili entro le quali abbiamo saputo consolidare una sorta di "resistenza rossoblù" che ci permette di sopportare con serenità l'incongruente diverso trattamento che subiamo da sempre rispetto alla squadra che abusivamente occupa i nostri spazi.
La cosa che amo moltissimo è che, poi, all'interno stesso di questo movimento unitario si sviluppano parole e pensieri del tutto diversi , anche antitetici alcune volte, ma sempre, o quasi, tali pensieri vengono espressi tenendo conto che originano, in maniera inequivocabile, da un sentimento di amore condiviso.
Non so se capita anche a voi, ma io mi emoziono sempre quando incontro un genoano fuori dai nostri territori , cosi come mi succedeva trenta o quarant'anni fa quando le targhe erano ancora interpretabili e i viaggi in auto avevano ancora un minimo di sapore d'avventura e, in autostrada, magari a Bolzano, incociavo o superavo un auto targata GE e lo salutavo festosamente a colpi di clcason per celebrare quel momento di riconoscimento.
E' bello essere genoani.
Sono stato diverse volte alla mostra della Fondazione e ho camminato lungo la nostra storia grazie anche allo splendido allestimento che ci permette dapprima di inoltrarci nei paesaggi di allora grazie e quelle bellissime foto di una Genova dimenticata per poi, una volta inseriti nelle atmosfere urbanistiche di un tempo, ritrovare vecchi palloni pericolosamente cuciti con corde taglienti e vecchie maglie inzuppate di piogge non ancora acidificate dall'inquinamento e, qualora ce ne fosse stato bisogno ho ribadito a me stesso quanto Noi siamo la storia mentre tutti gli altri, nessuno escluso sono poi solo i comprimari di una avventura che da Noi origina.
Non è presunzione e neppure supponenza .
E' solo la pura e semplice verità e , per quanto alcuni cerchino disperatamente di ritagliarsi spazi inesistenti, ustionati, nel confronto diretto, dalla insussistenza stessa di un passato, nessuno potrà mai toglierci la gioia che tale verità sa procurarci.
Un abbraccio rossoblù a tutti.
rikipuleo