Il Milan soverchiato!
Data: 15/09/2008 09.35
Argomento: il Grifone in campo


 

Genoa  C.F.C.                       2

(30’ I t. Sculli; 46’ II t. Milito, rigore)

 

Milan   A.C.                            0

 

 

Finta e scarto secco di Milito, palla al piede: il vecchio glorioso stanco capitano del Milan, superato, protende lo sgambetto. E’ passato il novantesimo minuto.

 

In questo episodio, significato ed emozioni profondi.

 

 

 

 



Cercando di astrarsi dalla passione genoana esaltata dal momento, sentiamo ora anche un tocco di melanconia per questa legge inesorabile del tempo, che conduce al tramonto ciascuno di noi. La stirpe dei Maldini rappresenta un valore tecnico e direi uno stile italiano da moltissimi anni davvero.

 

Ma immergiamoci senza remore nella nostra passione! Ecco questo giocatore delizioso, desiderato e tornato a noi, come lo ricordiamo, ancora una volta sul dischetto, senza perdono per il portiere avversario.

 

Godiamoci ancora il suo ondeggiare, le finte, i cambiamenti improvvisi di direzione; lo sconcerto degli avversari, anche se ben giovani e scattanti, e il suo tocco preciso, di prima intenzione come fosse meditato.

 

Lodato ancora sia, e principalmente, pel suo comportamento, senza ombra di supponenza, senza il minimo tentativo di strafare per imporsi all’ammirazione; sempre con attenzione alla manovra anche nel suggerirla e alla posizione dei  compagni.

 

Benvenuto, Diego Milito, ti rivediamo con molta gioia..

 

Bene, mi sono alquanto sfogato.

 

Il Genoa si è applicato a soffocare gli spazi agli assi del Milan, imponendo ai due attaccanti laterali un gravoso compito di ripiegamento. Questo era così anche l’anno scorso. A differenza però dall’anno scorso si deve oggi dare un appoggio più ravvicinato al centravanti, per le sue diverse caratteristiche. Abbiamo così visto un Milito a tratti isolato, ma di frequente affiancato dal tecnico Gasbarroni o da Sculli. Il Genoa non ha fatto, ieri, gioco aperto sulle ali come si vedeva in passato, invece a Gasbarroni e Sculli è stato richiesto di inserirse più centralmente.

 

Vedremo in futuro l’evoluzione di questa tattica, sul perno della punta unica centrale, con gli innesti di nuovo arrivo.

 

Il rigore finale ha dato una bella tournure al risultato: il 2-0 dà più soddisfazione! Dà ragione sia all’attacco che alla difesa – vale a dire che dà ragione alla metà campo. In realtà la vittoria è venuta dal blocco mediana-difesa. C’è stato un pazzo, su questo sito, che dubitava dell’ultimo Criscito: dovrebbero ritirargli il permesso di scrivere.  Ferrari è stato un bel baluardo, perö troppo propenso a ronsare : va bene finché l’arbitro lo permette, ma oggi non si può. Ma il blocco era compatto e lì davanti giostrava il savio Milanetto con i compagni.

 

La vera differenza tra le squadre l’ha fatta la volontà quasi rabbiosa del Genoa in confronto all’inferiore condizione fisica del Milan, particolarmente degli attaccanti, i quali ne sono risultati sfilacciati e a corto di idee di gioco. Volevamo vedere Ronaldigno? Il vero Ronaldinho è finito da anni, in Inghilterra.

 

Il Milan ha avuto un paio di buone occasioni solo verso la metà del secondo tempo. Avrebbe potuto lì anche pareggiare e in questo caso forse noi oggi avremmo cambiato il colore delle lenti dei nostri occhiali. Tuttavia la sostanza e la forza sono stati dalla nostra parte. 

 

Il Milan di ieri aveva una buona metà campo ma non era una squadra organicamente completa. Il Genoa, che sapeva benissimo il proprio gioco di squadra, l’ha evidenziato spietatamente.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 







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