Caro Donchi
Data: 09/10/2008 11.56
Argomento: dalla redazione


 

consentimi di dirTi, per quello che vale, che mi piace come scrivi e spesso, direi quasi sempre ne condivido anche i contenuti.

 

 



Su di una cosa meno, secondo me, scusa se mi permetto, te la prendi troppo e, in un certo senso, dai abbastanza soddisfazione a chi ora si agita, dopo la delusione patita per aver fatto di tutto e "di più", purtroppo per loro, senza risultato,  affinché la Società e l'allenatore cambiassero idea su Figueroa.

Aspettativa peraltro legittima, a parte, forse, in alcuni casi, il "di più" ed adesso, al di à dei risultati, con evidente intenzionalità (liberissimi sia chiaro), se la prendono con il bersaglio più comodo, quello più facile da colpire e cioè l'allenatore soggetto ogni domenica all'esame del risultato.

Anche ora emergono,  da quelli probabilmente un po' meno "scafati",  dei "di più" che, francamente, avrebbero potuto risparmiarci.

Vista l'irriducibile ostinazione, non avrei escluso striscioni allo stadio, invece si è passati direttamente agli "spry urticanti", parlo, chiaramente, di quanto, davvero improvvidamente, è stato scritto su Paro.

E' singolare, tra l'altro, come la storia fortunata di questo ragazzo abbia più di una similitudine con quella di Figueroa.

Solo che Paro evidentemente non eccita le fantasie della gente, nessuna telenovela con lacrime finali ed il “cattivo”, sullo sfondo, che se la sgignazza e tutti, rabbiosi e con la bava alla bocca, che aspettano solo che qualcuno gliela faccia pagare.

Per Paro invece no, sarà per il suo nome un po' meno esotico, l'altro, mica *azzi, evoca anche tentazioni erotiche, vuoi mettere, meno per Paro, dai ammettiamolo, cui il destino ha, invece, regalato un nome abbastanza insignificante.

Cosa vuoi poi che conti se lui il ginocchio se lo è massacrato difendendo i nostri colori e/o se per il Genoa hanno segnato più o meno gli stessi gol.

Che differenza fa, poi, se il centrocampista piemontese ex Juve (marchio di fabbrica imperdonabile! che per Gasbarroni invece , forse per i di lui i trascorsi ciclistici, prevale l'amnesia, pare che importi meno, evviva la coerenza!) da sano, come speriamo ritorni appena possibile, non ha mai sognato di giocare ora con questo ora con quello, ovviamente insieme al fenomeno del momento, lui no, poverino, cercava solo di dimostrare di meritarselo il posto in squadra non come spalla o complemento di qualcun altro.

Ma si sa che l'umiltà è la virtù dell'asino ed allora cosa pretende, poche storie, viviamo in tempi moderni ed  il cuore di certi genoani è sì grande, ma solo per chi pare loro e poi, dai, proprio con tutti come si fa?

In effetti questi due sfortunati ragazzi una cosa in comune ce l'hanno: entrambi sono venuti bene come armi da scagliare contro un allenatore che più vince e più sta sulle "palle" (scusate davvero tanto il francesismo) a qualcuno nonostante gli osanna che riceve ogni volta che esce dal campo.

Guai, naturalmente, a pensare che, oramai travolti da questa deriva, ci possa essere anche chi ad ogni gol del Genoa esulta esteriormente, ma interiormente chissà?

A pensare male si fa peccato, con tutto quello che segue.

Ecco, vedi Donchi, in questo contesto, almeno personalmente, credo che "a difesa" ci rimanga solo quel giocatorino (voglio dire bravo, ma anche lui non molto alto) che mi pare giochi in Lombardia.

Ora non mi sovviene il nome, ma Tu che sei bravo con i quitz (a proposito complimenti e scusa se non partecipo, ma non ho potuto farlo lo scorso anno ed ora più o meno è lo stesso) potresti aiutarmi.

Ah si, ora ricordo, mi pare si chiami Sigarini, Sigaretti,no scusa volevo dire invece Cigarini (faccine, faccine e faccine).

Pensa che se non ce lo fossimo lasciati scappare questo fenomeno, intanto ci sarebbero tante vedovelle inconsolabili in meno, e questo, per certi importanti risvolti sociali pare un po' carenti in casa rossoblù, non sarebbe stato male, ma anche perchè, per me, ora potremmo lottare per lo scudetto.

Specie se, oltre al nuovo Rivera padano, si fosse anche dato una bella pedatona a Gasperson assicurandoci il grande Fatim Terim ( se ho sbagliato non è intenzionale).

Anche qui, oltre al nome esotico, vuoi mettere, se non altro potremmo vedere un po' più spesso l'allenatore del Genoa in Tv, pazienza se, come spesso in passato, anche solo come zimbello di turno per essere preso per i fondelli, sai come si dice, bene o male, importante che se parli.

Più faccine Donchi e, se goliardia deve essere, goliardia sia, cosi, invece che nervoso, ci facciamo due risate, dai che non guasta.

Solo ad una cosa, seriamente parlando, bisogna a mio avviso stare attenti e cioè a non cadere nella deriva di sperare che il Genoa vinca solo per il gusto di veder prevalere le proprie idee ed i propri punti di vista.

Ci si può appassionare sulle varie discussioni e problematiche, quando ad esempio leggo Nemesis mi incanta e quasi quasi cambio idea (nessuna ironia, anzi) meno, molto meno altri.

Il punto è non farsi prendere la mano e snaturare il proprio tifo in funzione di contro o pro qualcuno perdendo di vista le emozioni ed i valori veri in cambio d'una abbastanza miserevole faziosità, erba gramigna, purtroppo, molto diffusa.

Buona giornata e buon quitz.

Ciao.
 
Giancarlo Rabacchi







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