Queste righe sono dedicate al ricordo della bella figura di Antonio Di Terlizzi, del Genoa Club Gaitanin, colpito ancor giovane da una morte improvvisa, da felicità, e delle vicende intorno a quella morte.

Era un entusiasta, volonteroso, disponibile e col sorriso aperto. Era con noi nel Direttivo del Coordinamento dei Club Genoani con la funzione di addetto alle manifestazioni.

(Qualche maligno diceva invece che era addetto, insieme con Mauro Devoti, ai “casini organizzati”).

Quante cose si fecero insieme.

Torino, 20 gennaio 1991. Stadio delle Alpi.

Juventus-Genoa.

Skuhravy segna in mischia con un siluro basso.

Dopo tanti anni, il Genoa passa vincitore sul campo dei bianconeri.

A fine partita, quando già era salito sul pullman da lui stesso coorganizzato, viene colto da malore. Infarto. Trasportato subito all’Ospedale di Venaria, assistito da Sergio Turco, vi arriva già cadavere.

Era presente il segretario del Coordinamento, Mauro Devoti del G.C. Gadolla. Rientrato a Genova riferì subito: io da Torino ero partito in precedenza, con altro mezzo. Tonino, orfano di padre, viveva con la madre. Bisognava comunicarle la notizia.

Invitammo, io e Devoti, in automobile la povera anziana signora e tornammo a Torino, tacendole l’irreversibilità del dramma. L’accompagnammo all’ospedale e successivamente la lasciammo presso suoi parenti di Torino. Tornammo a Genova che era già l’alba.

Pietro Kessisoglu