''L'anno che verrà'' di Frizzi 44
Data: 15/01/2009 17.17
Argomento: l'opinione


 

Non dovremmo mai occuparci di quelli là e, soprattutto, non dovremmo parlarne in questo sito, ma sul nostro sempre più glorioso Grifone non so più cosa dire!


 



Ora che è in atto un unanime processo di beatificazione nei confronti del Prez, ora che più nessuno considera Gasperini un presuntuoso, ora che nemmeno i più sofisticati esteti del calcio si sognerebbero di mettere in discussione Sculli, ora che abbiamo scoperto che anche nel centrocampo del Crotone può nascere il Messia (del resto, 2000 anni fa, qualcuno diceva che niente di buono può arrivare da Nazareth), come si può ormai parlare di Genoa senza cadere nella più melensa retorica e senza rischiare l’auto-esaltazione?

Ecco quindi che, reduce dall’epica serata di S. Siro, dove i nostri eroi sono caduti coprendosi di gloria come i valorosi texani nella battaglia di Alamo, mi sono concesso una breve vacanza nella normalità, decidendo di assistere alla partita fra la convalescente Rometta (orfana dei suoi pezzi migliori) e quelli tanto forti da farci impallidire.

Le ragioni di classifica mi dovevano portare razionalmente a sperare in un’impresa dell’ex “armata bruciacchiata” ma al cuore non si comanda e inevitabilmente mi sono trovato a “gufare” come al solito.

Almeno nei primi minuti, perché poi…

Non mi soffermo sugli aspetti tecnici (ormai so bene su quale canale sintonizzarmi per vedere giocare al pallone come Dio comanda!), ma almeno un po’ di sano agonismo me lo sarei aspettato.

E invece ho assistito ad un deprimente spettacolo d’impotenza, di rassegnazione, di “mollezza” e di apparente disinteresse, ravvivato solo dalle intemperanze circensi del loro vanaglorioso condottiero.

Ho visto gli occupanti di quelle odiate maglie vagare per il campo con lo stesso furore agonistico di un impiegato delle poste in odor di pensione.

Tanto che, anziché gioirne (come avrei dovuto), ho finito per sentirmi indignato per conto della mia povera nipotina, traviata in gioventù dai Vialli e dai Mancini.

Per fortuna che, almeno per i media locali, è come se questa partita non si fosse giocata: l’unica notizia degna di rilievo è l’arrivo di Pazzini!

E, in effetti, fa notizia che Ruzzolo abbia deciso di svenarsi (forse la Fiorentina si sarebbe accontentata di meno se non avesse dovuto accollarsi Bonazzoli), ma ne valeva la pena!

Ora tutti i problemi si risolveranno d’incanto:

I conigli diventeranno leoni, Castellazzi diventerà un portiere e gli altri, sfilandosi dal petto la stecca del calciobalilla, cominceranno a muoversi per il campo e magari anche a correre.

Dessena scoprirà il pallone e forse risparmierà gli stinchi avversari e Fantantonio smetterà di ingurgitare (fra una torta e un profiterol) dosi equine di bromuro e finalmente uscirà dal letargo.

Coraggio cacirri: l'anno vecchio è finito!

Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno…

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno…

Per noi invece…non cambierà niente.

Per fortuna!

Frizzi 44







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