Sereno Variabile
Data: 26/01/2009 19.18
Argomento: dalla redazione


 

Cari ragazzi, prima di tutto vorrei ringraziare l’arbitro Banti per non aver annullato anche il secondo gol di Milito, così abbiamo potuto pareggiare.
Ma soprattutto ringrazio il segnalinee che non ha sbandierato, perché ho l’impressione che a partire da questo campionato siano soprattutto i segnalinee ad essere incaricati di sobbarcarsi il cosidetto lavoro sporco, per
mascherare un po' le responsabilità degli arbitri che sono sempre nel mirino.


 



Il Catania ci ha creato non pochi problemi anche in 11 contro 11, nel primo tempo. E tuttavia se Bocchetti non si fosse mangiato un gol fatto, mandando contro la traversa un facile pallone a pochi metri dalla porta (stessa posizione da dove Martinez ha segnato facilmente), saremmo andati al riposo in vantaggio.
Ammesso che Banti avesse convalidato il gol o che il segnalinee non lo avesse fatto annullare.
*
Comunque tre pareggi nelle ultime quattro partite in casa qualcosa vorranno pur dire, tenendo anche conto che Milito c’era in tutte e tre le partite pareggiate.
Anche se in verità l’unica squadra che ha davvero meritato il pareggio è stata il Bologna.
Atalanta e Catania, infatti, sono uscite indenni dal Ferraris anche perché al Genoa sono stati a annullati complessivamente tre gol regolari.
Ma tre pareggi su quattro partite casalinghe, secondo me qualche pensiero a Gasperini lo danno.
*
Il Genoa gioca per andare in porta col pallone. A me sta bene, è il gioco che mi piace.
Fa tanto Brasile e Argentina, che sono il calcio che mi incanta.
Ma si dà il caso che io sia appassionato anche di calcio inglese.
E allora un po’ di spirito anglosassone in questo Genoa “bailado” alla sudamericana, un po’ tango e un po’ samba, se fossi in Gasperini ce lo metterei proprio.
*
Si parla tanto, per il mercato di gennaio, di un vice Milito ma io vorrei un centrocampista.
Il Genoa ha un gioco basato sul possesso di palla e, per poterlo fare bene, ci vuole un grande centrocampo.
Il nostro è un buon centrocampo, ma se manca Juric (o se mancasse Thiago Motta) diventa molto meno buono.
E se gli avversari ci mettono sotto a centrocampo come facciamo a fare il nostro gioco?
*
A proposito di Milito.
A pochi minuti dalla fine della partita, nonostante le gambe massacrate dai crampi, è entrato in area proprio sotto i miei occhi zona parterre Nord, lato distinti, avendo davanti un avversario che lo contrastava.
Mi sono goduto la scena, perché quasi li toccavo tutti e due con mano.
Milito avanzava lentamente, con piccoli ma imprevedibili passi, roba da tango, e l’avversario arretrava un passo indietro per ogni passo avanti di Milito, come se avessero ballato in coppia.
Poi improvvisamente Milito, con lo stesso piede con cui aveva spostato il pallone, rubando il tempo all’avversario, ha calciato violentemente cercando l’incrocio dei pali.
Una cosa sublime che mi ha fatto tornare alla mente il grande giornalista inglese Ivan Sharpe che leggevo da ragazzo negli anni ’50 sulla rivista "Il Calcio Illustrato".
Sharpe, che aveva visto il calcio inglese al tempo dei “maestri” nel primo ‘900, ripeteva in continuazione che “il football non è frenesia”.
Parole sacrosante che ho sempre condiviso in pieno.
Il calcio non è frenesia, infatti. Il calcio è Milito, che gioca a passo di tango.
E il resto mancia.
*
Sembrerà strano ma stasera nonostante il pareggio casalingo, sono sereno.
Secondo me non siamo ancora da Champions.
Non dico che non possiamo andarci, perché se ci girasse tutto bene potremmo anche farcela.
Il fatto è che io vedo le squadre che giocano in Champions, quelle grandi intendo, e per me il Genoa finora non è così.
Contro il Catania ho avuto l’impressione che quando non riusciamo a fare il  nostro gioco a memoria –non importa se per nostro demerito o per merito degli avversari- la manovra diventa subito più lenta e quindi più
prevedibile, perché abbiamo ancora tanti giocatori che davanti a difficoltà impreviste non riescono a inventare calcio, come sanno fare invece i fuoriclasse. Vedi Barcellona o Manchester.
Oppure Milito o Thiago Motta, per stare in casa nostra.
E allora cosa facciamo?
Andiamo in Champions per fare numero?
Per me il Genoa non merita questo ruolo da parente povero.
Abbiamo una storia da difendere.
E allora si capisce perchè sono tranquillo: perché non ho l’ansia del quarto posto.
Magari l’Uefa….chissà.
Forse in Uefa potremmo anche fare la nostra bella figura.
Ma ci vorrebbe qualche altro Milito e qualche altro Thiago Motta, così, tanto per andare sul sicuro...

abraços

Franco Venturelli


 







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