Milito e Gene Gnocchi
Data: 12/02/2009 10.09
Argomento: dalla redazione


 

Dopo aver sentito il Prez ed aver letto della Juve, dell'Inter, dei super ingaggi all'orizzonte, va bene, magari anche di Acquafresca, però, lo confesso mi sono un po' intristito.

 

 



Che bello il Milito appena arrivato, con tutto quell'entusiasmo, ha fatto sfracelli, e noi a sognare...

Si sa che le cose belle non durano molto, difatti poi è arrivata la pubalgia, poi tutte queste notizie, poi ancora le prove un po' sottotono, sempre lui, sia chiaro, dopo il rientro, ecc.

Possibile sia già finito tutto?

Paure ancestrali, probabilmente, ma come si fa a non farsi venire qualche dubbio ed un minimo di preoccupazione?

Con quelle prospettive nella testa l'entusiasmo e le motivazioni potranno essere ancora e sempre quelle di quando è tornato a casa dal Saragozza?

Certo la garanzia è la professionalità del giocatore, apprezzabilissima ed indiscutibile, però un minimo di pensiero sul triste non è facilissimo evitarlo.

Ecco allora che arriva al momento giusto Gene Gnocchi che...

"E Milito?

Pochissimi come lui al mondo, miglioramento incredibile dopo la Spagna. Fa reparto da solo, sa mettere giù il pallone, segna, fa ballare la difesa da solo. Guai a muoversi, se va all´Inter finisce a fare la quarta punta e si intristisce. La dimensione più favorevole la trova qui a Genova."

Parole sagge, condivisibili, pillole di buon senso ed allora (dimenticandosi anche che nella vita dei calciatori esistono i procuratori) un po' ritorna il sorriso che, speriamo, domenica possa trasformarsi in una bella, grassa, risata dopo una straordinaria, orgogliosa, prova del Principe, ora di nuovo in buona salute, che tornerà a trascinare il Genoa alla vittoria.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2354