Sportività, fair play ed educazione
Data: 06/03/2009 19.26
Argomento: dalla redazione


 

Non escludo che la Nord accolga l'invito del Prez a non "infierire" sugli ospiti, anzi.

 

 



Non sono un habituée delle trasferte, ignoro, quindi, i "precedenti" con i "bauscia" (detto simpaticamente).

Sarebbe, in ogni caso, molto bello da domani cominciare ad instaurare per poi mantenere un clima nuovo, diverso, più sereno e disteso.

Calcio è gioco, spettacolo, divertimento, perchè provare tanto spesso a trasformarlo?

Perché pretendere di vincere sempre e comunque?

Per favore, dai, meno eccessi, più fair play e sportività.

Continuo a pensare ed a credere fortemente che, alla fine, magari non una singola partita, ma i campionati li vince sempre il migliore.

Sia chiaro, so bene che gli arbitri sono uomini, come tali con i loro pregi e difetti, magari con le loro furbizie e, a volte, anche meschinerie.

Penso alla sudditanza psicologica nei confronti delle grandi, alla "vigliaccheria" che li porta ad essere meno severi con alcune, sempre le stesse diciamocelo, ed "inflessibili" (pioggia di cartellini, espulsioni, rigori, ecc.) con le altre, condizionati non poco dalla preoccupazione che se sbagli con una delle "majors" poi i media ti massacrano, ed allora nel dubbio...

Credo anche, però, che non tutti gli arbitri ed i guardialine siano dei "quaquaraquà, che abbiano un minimo di dignità e d’orgoglio, di spirito competitivo nei confronti dei colleghi e che, quindi, si sforzino costantemente per migliorare, per essere bravi e per sbagliare, comunque, il meno possibile.

Credo anche che il più delle volte errori a favore e sfavore, alla fine, si compenseranno, anche se la memoria è più ferrea e difficilmente dimentica, a differenza degli altri, quelli a nostro sfavore.

Devo dire invece che davvero mi "intriga" molto di più continuare a verificare che il Genoa squadra è arrivato e s'è assestato a certi livelli sinora "impensabili".

Come il rendermi conto che domani si scende in campo con l'Inter ed il pronostico non esclude, anzi, la tripla, ragazzi con l'Inter prima in classifica e campione d'Italia!

No che so, con il Roccacannuccia!

Allora reputo non  sia davvero il caso di "guastarmi", ad esempio, per un gol valido annullato (qualcuno potrà dire: per uno magari no, ma per cinque...?).

Dai, neppure per cinque chi, ce lo fa fare rovinarsi od anche solo attenuare la gioia e la soddisfazione di questo momento sempre più straordinario e perdersi continuamente in rammarico e recriminazioni.


Tra l'altro non si può "piagnuccolare" dopo ogni partita perchè, a ragione od a torto, dai che ti dai, poi si rischia di finire per passare per "i soliti".

Si lo ammetto, spiace anche a me, e non poco, per Milito.

Senza le oramai troppe decisioni "sfortunate" potrebbe essere, meritatamente in vetta , da solo, alla prestigiosa classifica dei cannonieri, (qualcuno dirà: e perchè no qualche punticino in più che, magari, speriamo arrivi da qualche altra decisione tipo Roma - andata).

Come usava dire un caro collega d'ufficio alcuni anni fa, dai, sono "dettagli", riuscendo così, a mio avviso molto elegantemente, a depotenziare ed esorcizzare le situazioni meno gradevoli.

Sono, infine, convinto che, con questo spirito e serenità, alla fine, diventa anche più facile vincere sul campo, oltre che in sportività e fair play.

Conta anche questo, eccome se conta.

Alè!

Giancarlo Rabacchi 

 







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