Dobbiamo puntare al terzo posto
Data: 23/03/2009 08.44
Argomento: dalla redazione


 

Ferrari il nostro bravo difensore e Charlemagne il grande tifoso rossoblu di Parigi ci suggeriscono, piuttosto, di "guardare davanti", credo sia il caso.

Ferrari, già in tempi non sospetti, ci aveva azzeccato quando spronava a tutti a convincersi che "siamo una "grande". In allora eravamo contenti, ma, per certi traguardi, anche piuttosto scettici.

 



Questo giocatore è abituato a vivere, calcisticamente parlando (per il resto sono fatti suoi) a certi livelli, ha esperienza, se ne intende e non è lo sbruffone di turno, dunque seguiamolo perchè sa il fatto suo e non solo come giocatore.

Dopo questa partita, dove non ci sono stati fatti eclatanti, ma sicuramente, questa volta, non siamo stati danneggiati dalle decisioni arbitrali, viene anche un po' da chiedere: ma allora tutti questi complotti?

Lasciamo perdere, giusto, però, sottolineare che è meglio, dai, la tesi "Lussana" ..."in giro c'è molta più mediocrità di quello che si creda"... , parlando di arbitri e dei loro errori.

Credo, invece, sia tutt'altro che campata in aria la tesi del condizionamento mediatico nei confronti degli arbitri.

Seguo raramente le trasmissioni in TV che parlano di calcio, a parte ovviamente le nostre partite esterne, ma leggo sui siti rossoblu giudizi infastiditi, pare soprattutto per i “salotti” Mediaset, da parte di quelli che, invece, non se perdono una.

Ribadisco che non è cosa da sottovalutare e temo ci sia poco da fare, se non augurarsi che non tutti gli arbitri siano dei quaqquaraquà.

Alcuni, nel caso di Mediaset, si meravigliano che un cliente importante per la loro pubblicità come Preziosi non sia tutelato un minimo ed invocherebbero "ritorsioni".

Immagino che il Presidente giustamente voglia, invece, tenere separate e ben distinte la passione per il calcio e la sua attività imprenditoriale.

Certo che, però, una toccatina sul tempo a personaggi "squallidi" e faziosi come ad esempio Liguori qualcuno dovrebbe provare a dargliela.

Auguriamoci che, alla fine, all'ostilità mediatica si sovrapponga un qualcosa come "l'effetto Chievo" e cioè che, magari "obtorto collo", possa scattare la simpatia generale per questa squadra rivelazione che, sorprendendo tutti, sta sovvertendo ogni pronostico, insomma un po' come la favola di Cenerentola...

In ogni caso la "sudata" vittoria sull'Udinese, oltre ai tre punti, ci ha regalato uno Sculli di nuovo ai suoi livelli iniziali ed il ritorno al gol del Principe (la sua esultanza dimostra quanto gli pesasse quest’inconsueta "astinenza").

Prima della partita, un po' perfidamente, avrei auspicato un nuovo gol di Olivera...

Ognuno, si sa, ha le sue "fisse".

Devo ammettere, però, che ora sono, invece, molti più contento che si sia, finalmente, sboccato Milito perchè, lapalissiano, con lui al massimo difficilmente ci sfuggirà il prestigioso traguardo che stiamo, inopinatamente, inseguendo.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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