Momento Genoa
Data: 31/03/2009 20.23
Argomento: dalla redazione


 

"Momentaccio", forse, per qualcuno. Certo non il massimo, questa sosta ha portato un certo numero di “rugnate” di cui avremmo fatto volentieri a meno.

 

 



Partiamo dal dire che il Genoa comincia davvero a far paura e "volo alto" perché penso, prima ancora che alla Fiorentina (che gioia sarebbe per il Prez stare davanti sino alla fine a Della Valle!), al Milan ed alla Roma.

Esagero? Forse, ma sento solo io puzza di bruciato dall’offensiva mediatica destabilizzante, leggi prima Thiago Motta (ma che razza di procuratore si è andato a scegliere?), poi Milito, poi ancora l’ex "ballerino" Zazzaroni (ma perché non si dedica a tempo pieno alla danza?).

Ai tempi di Spinelli per motivi contingenti ero diventato amico di Casasco, una persona molto distinta, un entusiasta con una più che discreta esperienza nel mondo del pallone.

Un'amicizia che ricordo ancora con piacere.

Raccontava spesso il buon Casasco come fosse inveterata abitudine nel mondo del pallone in allora, quella di provare costantemente a “destabilizzare” gli avversari diffondendo nei momenti più delicati notizie che potessero provocare tensioni e cali di concentrazione sfruttando l’amicizia interessata di qualche giornale e/o giornalista.

Questa "mala" abitudine evidentemente persevera.

Da qualche parte, allora, si devono essere detti, dai, proviamo a dare qualche colpettino a quegli impertinenti dei Grifoni che si sono messi in testa di farci le scarpe…

Gioco scoperto che non solo non pare abbia fatto neppure il solletico, ma anzi ha dato modo alla Società Genoa di “alzare la voce” e qualcuno con la coda tra le gambe si è già visto…

Non parlo ovviamente del procuratore di Milito che ha dimostrato una serietà ed una correttezza che oserei dire (se non fosse anche lui procuratore…) quasi pari a quella notoria e molto apprezzabile del suo assistito.

Difficile dire ora col "Principe" come andrà a finire, certo che le sagge parole di Preziosi, l’età non più verdissima del ragazzo, qualche “acciacchetto” ed il momento un po’ particolare che, probabilmente, esclude pazzie da parte un po’ di tutti, sono elementi che fanno propendere per una possibile conferma, tanto più che già ora il suo contratto non è poi così "malaccio".

Ben rigettate, dunque, le azioni di disturbo,  ci ha pensato la sorte ad…”alzare l’asticella”.

Non so Voi e sia pure senza alcuna intenzione di strapparmi i capelli, ma nell’attesa, come si era, del miglior Milito per dare spessore alla volata finale, vederci, invece, piombare addosso questa "tegola" dello stop, dicono di un mesetto, insomma non mi parrebbe sia proprio il massimo della vita.

O.K il giocatore non era al meglio, non ancora il devastante e “stratosferico” delantero del girone d’andata, ma la sola sua presenza dava personalità ai nostri e creava problemi agli avversari che sempre dedicavano a lui attenzioni speciali, favorendo gli altri attaccanti (vedi spesso Sculli e, ad esempio, Olivera a Cagliari, ecc.).

Ora bisognerà arrangiarsi, speriamo che gli “orfani” si dimostrino "coraggiosi" e, perchè no, bravi quanto basta.

A volte, però, non tutto il male viene per nuocere, forse banale, ma di frequente vero.

Olivera, sinora abbastanza sacrificato, e con lui Jankovic e Palladino, avranno ora una chance importante.

L’uruguagio ed il serbo in patria sono considerati giocatori importanti, qui hanno già fatto non poco, adesso hanno l’occasione per esplodere definitivamente, lo stesso vale per Palladino, auguriamoci ci riescano, possibilmente tutti e tre.

Importantissima in questo periodo ed in questa situazione sarà la coesione e la solidarietà del gruppo, allenatore e giocatori intendo, ed insieme Società e tifosi, che possiamo ragionevolmente immaginare sempre più all’insegna del “uno per tutti, tutti per uno”.

In questo contesto certe scelte, magari non facili, e per qualcuno, forse, poco comprensibili, specie se si ragiona più che altro con i sentimenti, sono quelle che hanno, probabilmente, contribuito all’instaurarsi all’interno dello spogliatoio di un clima di grande armonia, ottimale e collaborativo.

Tutto ciò ha pesato, e non poco, nel conseguire i risultati importanti già ottenuti sinora, di più ancora, potrebbe essere di grande determinante aiuto, Milito o non Milito (che speriamo però torni presto), per affrontare nel modo migliore questo straordinario, impensabile, incredibile finale di campionato.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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